-Il giorno 24 maggio 2015 cade la festività cristiana della Pentecoste. Questa ricorrenza cade sempre di domenica, ma non ha una data fissa, perché si determina in base al giorno di Pasqua, a cui segue di cinquanta giorni esatti. Il termine Pentecoste significa letteralmente, infatti, cinquantesimo giorno, e questa ricorrenza era celebrata già dal popolo ebraico. Si trattava prevalentemente di una festa agricola, il cui scopo era quello di ringraziare Dio per i doni della Terra ricevuti. In seguito, dopo la promulgazione delle Dieci Leggi ricevute da Mosè sul Monte Sinai, la Pentecoste serviva anche a commemorare quell’evento.



Per tradizione, a Pentecoste si doveva fare un pellegrinaggio alla Città Santa di Gerusalemme. Così come osservavano la Pasqua, Gesù Cristo e i suoi Discepoli osservavano anche la festività di Pentecoste. Gli Atti degli Apostoli, redatti dall’evangelista Luca, raccontano che un giorno di Pentecoste, mentre i discepoli erano riuniti con Maria nel Cenacolo, dopo la morte e resurrezione di Gesù Cristo, e la sua ascesa al Cielo, lo Spirito Santo calò su di loro. Lo Spirito prese la forma di lingue di fuoco che si posarono sulle teste di ognuno di loro, e che donò a ciascuno il dono di parlare in varie lingue.



In questo modo la predicazione dei primi seguaci di Cristo poté iniziare in modo più attivo ed efficace, ed il Verbo iniziò a diffondersi nel mondo. Lo Spirito Santo è una figura fondamentale nella Trinità, completata dal Padre e dal Figlio, quale Amore vivo che scorre tra le essenze divine e ne costituisce il legame anche con la comunità dei fedeli. Fin dal I secolo, quindi, al significato della Pentecoste ebraica per i Cristiani si venne sovrapponendo questo nuovo significato, poiché la discesa dello Spirito sugli Apostoli e su Maria, madre della Chiesa, è diventato il momento ufficiale della missione della Chiesa di Cristo sulla Terra.



La festività iniziò però ad essere celebrata in modo solenne solo a partire dal IV secolo, e nel giorno di Pentecoste venivano anche battezzati coloro che non avevano potuto ricevere tale sacramento nel giorno di Pasqua. Il colore liturgico dei paramenti sacri è il rosso, e la Pentecoste, assieme alla Pasqua, viene considerata la festività più importante dell’intero calendario della Chiesa Cattolica.

Molto diffusa nell’iconografia è l’immagine di Maria e degli Apostoli sovrastati da una bianca colomba, che tradizionalmente è il simbolo fisico dello Spirito Santo. Sul capo di ognuno di loro si vede una fiammella di fuoco. Anche il fuoco ha un valore simbolico molto forte, fin dall’Antico Testamento: basti pensare al roveto ardente, che è la forma in cui Dio appare a Mosè, o alla colonna di fuoco che separa l’esercito egizio dal popolo ebreo in fuga. Il fuoco è infatti purificazione, rinnovamento e vita. E nel giorno di Pentecoste, la Chiesa ricorda solennemente il giorno in cui essa ha intrapreso il suo cammino terreno a maggior gloria di Dio.