Il 4 maggio si celebrano Sant’Agapio e Secondino. Sono due vescovi vissuti attorno al duecento dopo Cristo, i quali divennero martiri per volere dell’Imperatore Valeriano. I due provenivano dall’Africa, dove avevano subito diverse persecuzioni: il voler convertire a tutti i costi i pagani di alcune città africane aveva attirato su di loro l’odio della popolazione, che iniziava dunque a mal sopportare i due vescovi. Loro erano in compagnia anche di due vergini, ovvero Tertulla e Antonia, che accompagnarono i vescovi nel loro viaggio di purificazione. Durante la permanenza in una villa, dopo il loro esilio, assieme ad altri credenti i due vescovi vennero arrestati, e condannati a morte. Secondo l’editto di Valeriano infatti, tutti i cristiani dovevano essere condannati a morte senza subire alcun processo.



Alcuni giovani che erano con loro, e che casualmente si trovarono nella stessa villa, vennero interrogati e torturati, perché appunto vennero reputati cristiani convinti. In carcere, i due vescovi, assieme al soldato Emiliano ed alle vergini, ebbero delle visioni, ed in particolare Emiliano vide prima il fratello, che lo canzonava per la sua fede, e successivamente Agapio e Secondino, che cercarono di consolarlo. Alcuni cristiani, nei giorni successivi, vennero decapitati, e lo stesso accadde anche ai due futuri santi, che non ebbero paura di lasciare il mondo terreno per poter raggiungere la beatitudine del Signore. Prima della morte però, Agapio si rivolse al Signore, chiedendogli di far dono, alle due vergini, del martirio, ricevendo una risposta affermativa, dopo tante preghiere che lo stesso santo rivolse al Padre Eterno.



Tutti i martiri del quel periodo, seppur giustiziati in periodi completamente diversi, ovvero a distanza di pochi giorni gli uni dagli altri, vengono ricordati il 3 maggio di ogni anno, e vennero poi santificati e beatificati per le atroci torture che dovettero subire per mani dei pagani, stanchi del cristianesimo e di vescovi che diffondevano la parola del Signore. In quel periodo scoppiò dunque una grande ribellione, e diversi altri cristiani vennero torturati in questo modo atroce, prima di essere decapitati o comunque uccisi per mano dei pagani stessi. Queste atroci torture vennero inserite in tutti i Martirologi, anche se le date, in alcune occasioni, erano diverse, in quanto il gruppo comprendente anche Agapio e Secondino, che cercarono solo di convertire il popolo pagano, viene celebrato il 4 di maggio, mentre i restanti cristiani che vennero torturati sono ricordati il 6 di maggio, in quanto i loro supplizi terminarono in quella data. La storia dei martiri d’Africa dunque è formata da un gruppo di persone che vennero torturate nello stesso modo, e dunque è collegata malgrado le date siano differenti tra di loro.

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