Secondo il calendario martirologio romano, nel giorno del 7 maggio la santa Chiesa cattolica romana festeggia e ricorda tra i tanti che si sono distinti nel corso della propria vita terrena, Santa Flavia Domitilla che essendo stata una cristiana in un periodo particolarmente avverso come il primo secolo dopo Cristo, è stata fatta oggetto di una terribile persecuzione e martirio. Di Santa Flavia Domitilla non si conoscono con certezza tantissime informazione a partire dalla propria data di nascita. Tuttavia si è a conoscenza di come fosse nipote dell’imperatore romano Domiziano. Flavia Domitilla nacque a Roma nel corso del primo secolo e più precisamente intorno all’anno 60, o quanto meno questa è una data che è stata indicata dagli storici e dagli studiosi in base ad una serie di considerazioni.



Sua madre era Flavia Domitilla minore e suo padre Quinto Petilio Ceriale, due personaggi che appartenevano ad una delle più nobili famiglie romane come del resto dimostra la parentela con l’Imperatore Domiziano. Purtroppo ancora bambina, a soli nove anni, perse sua madre e si ritrovò ben presto sola, circondata dal fasto del Consolato romano per cui non poté crescere in un ambiente orientato verso la religione cristiana. Sposò il console Tito Flavio Clemente che poi era anche suo cugino essendo figlio del fratello maggiore di suo nonno Vespasiano. Fonti storiche riportano che Flavia Domitilla avesse fatto anche da allevatrice ed educatrice a due bambini, che erano i nipoti dello stesso imperatore Domiziano. In realtà però qualche altra teoria afferma che Flavia fosse la nipote di Vespasiano che poi era il padre di Domiziano. Si narra inoltre che fu lo stesso Domiziano a designare come suoi successori, i figli di Tito Flavio Clemente prima che lo stesso Tito e Flavia perdessero la vita.



A questi assegnò i nomi di Vespasiano e di Tito. L’imperatore Domiziano era però devoto al paganesimo e alle sue mille divinità perciò incominciò ad oltraggiare la fede cristiana attuando delle vere e proprie persecuzioni nei confronti dei cristiani. Flavia Domitilla allora per via della sua forte fede cristiana rinnegò il paganesimo e le relative adorazioni così l’imperatore la trasferì all’isola di Ponza dove le fece scontare un lungo e doloroso martirio. C’è anche però chi riporta che la sua morte sia avvenuta a Ventotene tra il 95 e il 100 secolo. In luogo di questa fonte storica si narra che Flavia fosse stata solo relegata a Ventotene e accusata di ateismo. Secondo altre fonti invece Tito Flavio Clemente e Flavia Domitilla decisero di convertirsi al giudaismo ma evidentemente questa fonte è in pieno contrasto con la Chiesa Cattolica che la venera e ne ricorda la ricorrenza il 7 maggio. Il santuario principale dove si celebra Santa Flavia Domitilla è quello della Chiesa dei Santi Nereo ed Achille, ubicata nella città di Roma.

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