Si è appena conclusa la conferenza stampa nell’Aula Nuova del Sinodo dove è stata presentata la nuova Lettera Enciclica “Laudato si'”, sottotitolo “sulla cura della casa comune” di Papa Francesco. L’evento era atteso da tempo, si tratta della seconda enciclica del pontefice, la prima vera scritta in toto da Bergoglio, dato che la precedente “Lumen Fidei” ospitava molti spunti del Papa Emerito Benedetto XVI, che la stava preparando durante il periodo delle sue storiche dimissioni. Il cuore di questa nuova enciclica è racchiuso in questo interrogativo: «Che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo?». Il “mondo” evocato da Papa Francesco non riguarda solo l’ambiente in maniera isolata e parziale, bensì «Per quale fine siamo venuti in questa vita? Per che scopo lavoriamo e lottiamo? Perché questa terra ha bisogno di noi?». Senza queste preoccupazioni e tematiche decisive, il pontefice ritiene siano vane e senza effetto tutte le generali preoccupazioni ecologiche
Oggi, 18 giugno, viene presentata ufficialmente in Vaticano, nell’aula del Sinodo, la seconda enciclica di papa Francesco, “Laudato si'”, sottotitolo “sulla cura della casa comune”. Ne ha parlato ieri papa Francesco nella sua udienza del mercoledì. La casa comune, ha detto Francesco, è il creato; ma “Questa nostra ‘casa’ si sta rovinando e ciò danneggia tutti, specialmente i più poveri. Il mio è dunque un appello alla responsabilità, in base al compito che Dio ha dato all’essere umano nella creazione: ‘coltivare e custodire’ il ‘giardino’ in cui lo ha posto”.
La presentazione, prevista per le ore 11, vedrà come relatori Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, il Metropolita di Pergamo John Zizioulas in rappresentanza del Patriarcato Ecumenico e della Chiesa Ortodossa, dell’esperto mondiale di cambiamenti climatici Hans Joachim (noto come John) Schellnuber, fondatore e direttore del Potsdam Institute for Climate Impact Research, e Carolyn Woo, presidente del Catholic Relief Services e già decano del Mendoza College of Business, University of Notre Dame (Usa).
La Santa Sede fa sapere che il testo dell’Enciclica sarà a disposizione in lingua italiana, francese, inglese, tedesca, spagnola, portoghese (in formato cartaceo e/o digitale).
Da lunedì intanto sta circolando online il testo non ufficiale diffuso da l’Espresso, che ha diffuso, a mezzo di un articolo firmato da Sandro Magister, le quasi duecento pagine del documento. In conseguenza della divulgazione della bozza, la Sala Stampa Vaticana ha sospeso a tempo indeterminato l’accredito a Sandro Magister.