A pochi giorni dall’inizio del processo, Marita Comi torna a difendere il marito Massimo Bossetti, accusato di aver ucciso Yara Gambirasio. “Mio marito è innocente ma io ho ugualmente tanta paura”, ha detto la donna in una intervista esclusiva rilasciata al settimanale Oggi che uscirà mercoledì nelle edicole. La moglie dell’uomo arrestato il 16 giugno dello scorso anno si dice poi convinta di essere stata messa sotto sorveglianza molto tempo prima che Bossetti venisse fermato e portato in carcere: “Massi era sorvegliato già due mesi prima che fosse arrestato. Di notte e di giorno. Attorno a casa, nei campi sul retro della palazzina o all’imbocco della strada che dalla Provinciale porta nel nostro cortile c’erano spesso due persone che chiacchieravano o fumavano…”, racconta Marita Comi a Oggi. “Eravamo preoccupati, ne abbiamo parlato, ci siamo chiesti chi potessero essere, cosa facessero, cosa volessero. Abbiamo pensato a dei ladri. Mai avremmo immaginato quello che è successo due mesi dopo. Chissà perché dal 16 giugno 2014, il giorno dell’arresto di mio marito, quei due sono spariti”.



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