Ci sono solo due santi, all’interno dell’intero calendario liturgico della Chiesa cattolica, dei quali si celebra non solo il giorno della morte, ovvero della nascita in Cristo, ma anche quello della nascita fisica. Il primo è Santa Maria, la venerata Madre di Dio; il secondo è San Giovanni detto il Battista, una delle figure più alte dell’intera storia della salvezza, del vecchio e del nuovo testamento. ll 24 giugno, infatti, si commemora il giorno della nascita del figlio di Santa Elisabetta, cugina di Maria, e di san Zaccaria. Questa data viene calcolata ponendo la nascita del precursore di Cristo sei mesi prima di quella del Nazzareno. Il Vangelo di San Luca racconta come l’arcangelo Gabriele visitasse Zaccaria, per annunciargli che sua moglie, che era sterile e ormai anziana, gli avrebbe dato il figlio che tanto desideravano. L’uomo però rimase incredulo, ma quando scoprì che Elisabetta attendeva realmente un bambino, restò senza voce, e fu muto fino a quando san Giovanni non nacque.



Lo stesso arcangelo Gabriele, visitando Maria per dirle che sarebbe stata Colei che avrebbe portato in grembo il Figlio di Dio, riferì anche che Elisabetta era a sua volta in attesa. Fu così che Maria corse da sua Cugina (Visitazione). I due bambini, Giovanni e Gesù Cristo, si riconobbero già dal grembo materno. Il legame che esiste tra questi due personaggi è fortissimo: quanto spesso, nelle sacre rappresentazione, si vedono i due fanciulli, il Cristo Infante e san Giovannino, giocare insieme. San Giovanni crebbe: della sua giovinezza san Luca non racconta nulla, fino al giorno in cui cominciò la sua predicazione nel deserto.



Egli infatti è considerato l’ultimo profeta del Vecchio Testamento, e il primo santo martire nel nome di Cristo, nonché Suo primo Apostolo, perché gli rese testimonianza mentre Gesù era ancora in vita. Infatti probabilmente la predicazione di Giovanni lungo le sponde del Giordano ebbe inizio intorno al 26, quando ancora il Nazzareno non aveva invece cominciato la Sua missione. San Giovanni è inoltre detto il Battista poiché prese a battezzare coloro che andavano da Lui, attirati dalla sua predicazione.

Molti credevano che Lui fosse il Messia: ma Giovanni ribadì sempre che il suo compito era solo quello di preparare la strada alla venuta prossima ventura del Signore, e che dopo di lui ne sarebbe venuto un altro capace di battezzare con il fuoco e non con l’acqua. Un giorno, lo stesso Gesù andò da san Giovanni per ricevere il battesimo, e fu in quell’occasione che Dio riconobbe il Cristo come suo Figlio, apparendo con la forma di una colomba bianca.



Il martirio di san Giovanni fu dettato dalla probità del suo animo. Il santo asceta viveva nel deserto nutrendosi di locuste e miele selvatico, e le sue predicazioni spesso attaccavano i potenti del tempo, come Erode Antipa, il quale era re d’Israele e aveva sposato la vedova di suo fratello, Erodiade, infrangendo le leggi sacre. Infastidita dalle parole del Sant’Uomo, Erodiade volle che fosse imprigionato e, attraverso l’intercessione di sua figlia Salomè, ottenne che san Giovanni venisse decapitato e che la sua testa gli venisse regalata, posta su un piatto d’argento.

Subito dopo l’uccisione del santo la sua fama crebbe e si diffuse, e la sua venerazione è tra le più sentite in ogni Chiesa del Mondo, non solo in quella cattolica. Le reliquie di san Giovanni, presunte tali, si trovano in moltissimi luoghi diversi: a Genova, nella cattedrale di San Lorenzo, si dice ne siano conservate le ceneri. Di San Giovanni si parla anche nel testo sacro dell’Islam, il Corano. Il 24 giugno è festeggiato in molte città con grande devozione popolare, poiché san Giovanni il Battista è patrono di molti centri urbani, italiani e non. San Giovanni il Battista fu il mortale che fu più vicino a Gesù, e, secondo le parole stesse del Cristo, il più grande tra tutti i nati da donna.