Poco fa la Madonna di Medjugorje ha affidato il seguente messaggio ai fedeli: “Cari figli! Anche oggi l’Altissimo mi dona la grazia di potervi amare e di invitare alla conversione. Figlioli, Dio sia il vostro domani, non guerra ed inquietudine, non tristezza ma gioia e pace devono regnare nei cuori di tutti gli uomini e senza Dio non troverete mai la pace. Perciò, figlioli, ritornate a Dio e alla preghiera perché il vostro cuore canti con gioia. Io sono con voi e vi amo con immenso amore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
Durante l’omelia di oggi a Casa Santa Marta, Papa Francesco ha parlato dei cosiddetti “pseudoprofeti”, i quali si riconoscono dagli atteggiamenti: “tante parole, parlano, fanno prodigi, fanno cose grandi ma non hanno il cuore aperto per ascoltare la Parola di Dio, hanno paura del silenzio della parola di Dio”, ha detto il Santo Padre. “È vero, fanno cose buone, è vero, ma gli manca la roccia”, e senza questa roccia “non possono profetizzare, non possono costruire: fanno finta, perchè alla fine tutto crolla”. Poi il Papa ha parlato anche degli pseudo pastori, cioè “i pastori mondani, i pastori o i cristiani anche che parlano troppo, hanno paura del silenzio, fanno forse troppo. Ma non sono capaci di fare dall’ascolto, fanno da quello che parlano, fanno dal proprio, non da Dio”. Il Pontefice ha quindi concluso il suo discorso citando l’esempio di madre Teresa di Calcutta che “non parlava, e nel silenzio ha saputo ascoltare”. I grandi, ha aggiunto, “sanno ascoltare e dall’ascolto fanno perchè la loro fiducia e la loro forza è sulla roccia dell’amore di Gesù Cristo”.
L’ultima parola sarà quella del Papa. La conferma, se ce n’era bisogno, l’ha data il cardinale Ruini, presidente della Commissione di cardinali e teologi che hanno studiato il dossier Medjugorje. Da parte sua la Commissione ha fatto una proposta sul caso delle presunte apparizioni, proposta che Ruini parlando con “Avvenire” l’8 giugno scorso non ha detto quale sia. Tocca adesso alla Congregazione per la dottrina della fede dire se le apparizioni siano vere o no, ma comunque il papa potrebbe ribaltare anche il loro parere. Questa la procedura chiarita ancora una volta. Lo stesso Francesco tornando dal viaggio a Sarajevo aveva già spiegato come funziona: “La Commissione ha preparato uno studio e il cardinale Ruini me lo ha consegnato, dopo alcuni anni di lavoro. Hanno fatto un bel lavoro. Il cardinale Gerhard Müller (prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, ndr) mi ha detto che avrebbe fatto una “feria quarta” (riunione del dicastero, che si svolge il mercoledì, ndr)”.
Papa Francesco “rischia lo scisma” se negherà le apparizioni della Madonna a Medjugorje. Lo ha detto il giornalista e storico Vittorio Messori durante lo speciale “Radio Anch’io” su Radio1 Rai. “Se si sconfessassero non i vescovi ma le apparizioni addirittura temo qualcosa come uno scisma, perché Medjugorje ha rappresentato in questi anni il maggior movimento di masse di una cattolicità malridotta, dopo il concilio”, ha aggiunto. Messori parla di tanta gente che “a Medjugorje o ha ritrovato la fede oppure ha rafforzato una fede un po’ impallidita”: se “continuerà ad essere autorizzato il culto ci sarà probabilmente un riconoscimento di quella chiesa come santuario senza però fare riferimento all’origine di questo santuario”.
Bisogna fare distinzione tra i veri predicatori del Vangelo e gli “pseudoprofeti”. Lo ha detto Papa Francesco durante l’omelia del mattino a Casa Santa Marta. Questi pseudoprofeti, ha aggiunto il Pontefice come riportato da Radio Vaticana, “parlano, fanno, ma gli manca un altro atteggiamento, che è proprio la base, che è proprio il fondamento del parlare, del fare: gli manca l’ascoltare. Perciò continua Gesù: ‘Chi ascolta queste mie parole e le mette in praticà: il binomio parlare-fare non è sufficiente? ci inganna, tante volte ci inganna. E Gesù cambia e dice: il binomio è l’altro, ascoltare e fare, mettere in pratica: ‘Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccià”. E ha aggiunto: “quello che ascolta le parole ma non le fa sue, le lascia passare, cioè non ascolta sul serio e non le mette in pratica, sarà come quello che edifica la sua casa sulla sabbia”.
Ieri, 24 giugno 2015, si è riunita l’assemblea plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede per stabilire alcune linee guida sul dossier delle apparizioni a Medjugorje. La relazione finale è stata passata a papa Francesco che dovrà decidere se accoglierla e quando pubblicare il decreto. Secondo il “Giornale”, si tratterebbe del riconoscimento di Medjugorje come luogo di fede, ma non la sua trasformazione in Santuario e il divieto di avere contatti con i veggenti e di partecipare alle apparizioni per evitare l’esaltazione delle figure dei veggenti. L’invito del Vaticano è di non considerare le apparizioni come “rivelazioni soprannaturali”. Intanto oggi sarà diffuso il messaggio annuale che la Vergine affida il 25 giugno di ogni anno. Sono passati trentaquattro anni dalla prima apparizione della Vergine. Si attende con fervore il giudizio del papa. (Serena Marotta)