Prenderà il via venerdì 3 luglio 2015 il processo a carico di Massimo Bossetti, l’uomo arrestato il 16 giugno dell’anno scorso con l’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio il 26 novembre del 2010. La difesa del muratore di Mapello si prepara alla battaglia legale annunciando di voler chiamare a testimoniare 711 undici testimoni tra amici, vicini di casa e conoscenti di Bossetti e della famiglia Gambirasio. A sua volta, l’accusa chiamerà a deporre 120 persone: tra queste, come riportato da Tgcom24, ci sarebbe anche Alma Azzolin, la donna che ha affermato di aver visto Bossetti e Yara insieme tre mesi prima della scomparsa della tredicenne di Brembate. La difesa proverà nuovamente a smantellare quella che è ancora considerata la prova “regina” contro Bossetti, il test del Dna. Intanto, intervenuto su Telelombardia, il legale di Bossetti Claudio Salvagni ha detto: “Non abbiamo l’asso nella manica, ma Yara è stata uccisa da un branco di ragazzi malati. E’ un delitto maturato in ambito giovanile, legato al bullismo”.



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