Il 1° luglio, la Chiesa Cattolica venera San Domiziano di Bedron. Non si hanno notizie certe sulla sua vita, le poche giunte sono spesso contraddittorie e fornite da un autore autonomo risalente al periodo dopo il martirologio di Adone. Tuttavia, secondo lo storico Samuel Guichenon, San Domiziano dovrebbe essere nato intorno al 347 e morto nel 440. Secondo la bibliografica storica di Jean Irénée Depéry, prelato francese, Domiziano nacque a Roma durante l’impero di Costante II.



A solo dodici anni venne mandato dai genitori, Filippo e Marcianilla, in una scuola cristiana dove rimase per circa sei anni. Perse i genitori, quando era ancora adolescente, in seguito alle persecuzioni cristiane messe in atto dagli ariani. Dopo aver donato le sue ricchezze ai poveri, Domiziano decise di partire per la Gallia nel 426. Giunse a Marsiglia dove venne accolto dal rinomato autore latino Savin.



Si ha la certezza che il santo, inizialmente, sia stato abate nell’abbazia cistercense medioevale di Lerino in Francia posizionata in Provenza. Successivamente, fu abate e fondatore del Monastero di Bebron, che venne poi denominato Saint -Rambert- de- Joux, ubicato tra Bourg e Belley in Francia. Secondo una leggenda popolare, la città di Saint-Rambert- de- Joux deve le sue origini proprio a San Domiziano.

A detta di alcuni storici, San Domiziano fu l’artefice della fondazione del cristianesimo in alcuni territori della Borgogna. Il santo sembrerebbe che avesse anche fatto realizzare, intorno al 440, sulle rive del fiume Brevon ovvero un piccolo fiume dell’Alta Savoia, un oratorio dedicato a San Cristoforo. Poco dopo fece costruire un ospizio nei pressi del fiume Albarine nella regione francese sud orientale Alpe Rodano. San Domiziano trascorse la sua vita in totale isolamento nel monastero da lui fondato, qui seguì le rigide regole della vita eremitica, una vita austera dedicandosi alla contemplazione, alla meditazione ed alla lode di Dio.



In alcuni testi agiografici San Domiziano viene descritto come un uomo dal carattere riservato, umile, saggio e particolarmente attento alle esigenze della sua comunità. Come riportato da Jean Irénée Depéry nella sua opera intitolata “Histoire hagiologique de Belley”, San Domiziano riuscì a convertire al cristianesimo due ariani ovvero il signore di Lagnieu, Latinus, e sua moglie Syagrée. San Domiziano, sentendosi prossimo alla morte, si chiuse nella sua cella a pregare e qui vi rimase fino all’ultimo respiro. Scelse come suo successore un suo discepolo, dal nome Jean, a lui molto caro. Gli conferì il compito di professare i suoi precetti insegnandoli a tutta l’umanità. Dopo la sua morte, avvenuta il primo luglio del 440, i suoi resti furono collocati in un sarcofago che venne depositato vicino all’altare dedicato a San Genesio.

In un secondo tempo, nel 1078, parte delle sue spoglie vennero trasportate, secondo fonti storiche autorevoli, presso l’Abbazia di Saint-Rambert de Joux oggi nominata Saint -Rambert en-Burgey, e depositate nella cripta definita di San Domiziano la cui architettura romanica risalirebbe tra il IX ed il X secolo. Il culto per il santo viene pratico, nel giorno della sua festa, presso la Chiesa di Sant’Antonio. Nel martirologio romano, San Domiziano risulta registrato il primo luglio, mentre in quello della diocesi di Belley il primo di settembre. Etimologicamente, il nome Domiziano deriva dal latino Domitianus che a sua volta discende da Domus ovvero casa oppure da Domitus ossia mansueto, docile. Il significato attribuitogli è quello di casa, residenza, di persona umile, buona ed inoffensiva.

Viene raffigurato, nella maggior parte dei casi, con una lunga veste, il bastone pastorale nella mano sinistra e nella funzione di dare la benedizione con la mano destra mezz’alzata. Il primo luglio di ogni anno, San Domiziano viene commemorato presso l’abbazia di Saint Rambert en Burgey con la finalità di ringraziarlo per aver fondato questo monastero. I pellegrini si recano nella cripta dell’Abbazia per innalzare le loro preghiere finalizzate ad avere la sua benedizione. Nelle chiese cattoliche sparse su tutto il territorio italiano, San Domiziano viene venerato con Sante messe, preghiere di suffragio e con un’attiva partecipazione dei fedeli che lo invocano per ottenere delle grazie.