Anche Matteo Renzi e Sergio Mattarella hanno espresso solidarietà a Lucia Borsellino per le frasi ingiuriose a lei rivolte da Rosario Crocetta in un’intercettazione telefonica. Il premier ha telefonato alla donna per sostenerla e darle l’appoggio del governo in questo momento. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, siciliano anche lui, ha espresso lo stesso solidarietà alla figlia del giudice e ha telefonato alla donna per parlarle. Le autorità si sono schierate al fianco della Borsellino in attesa della conferma delle accuse del procuratore di Palermo Francesco Lo Voi riguardo le parole dell’ex governatore dell’isola Crocetta.



“Agli atti dell’ufficio non risulta trascritta alcuna telefonata del tenore di quella pubblicata dalla stampa tra il governatore Crocetta e il dottor Matteo Tutino”. Lo ha detto il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, mentre secondo quanto riportato da L’Espresso che ha diffuso oggi la notizia gli stralci delle intercettazioni sarebbero state “confermate dai magistrati e dagli investigatori che lavorano all’inchiesta”. Intanto, contattato dall’Ansa, il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta non è riuscito a trattenere le lacrime: “È vero che la Procura smentisce? Oggi mi hanno ammazzato…”. “Perchè… perché – ha ripetuto – Ma quanto è potente questa mafia che mi vuole fare fuori? Avrei potuto anche farla finita oggi…”.



“Non posso che sentirmi intimamente offesa e provare un senso di vergogna per loro”. Questo il commento di Lucia Borsellino dopo aver appreso dell’intercettazione telefonica tra Matteo Tutino e Rosario Crocetta. “Non rinnego nulla – ha aggiunto – ho fatto quello che potevo in un contesto, evidentemente, poco edificante”. Anche secondo Salvatore Borsellino, zio di Lucia e fratello del magistrato ucciso dalla mafia, le parole intercettate “sono semplicemente gravissime, incredibili e vergognose”. Tutino infatti “non dice che bisogna farla fuori dall’assessorato ma che bisogna farla fuori come suo padre: e siccome mi risulta che suo padre è stato ucciso in maniera particolare, è gravissimo. E non perché l’abbia detto Tutino ma perché il presidente Crocetta non l’ha mai reso noto, né ha estromesso Tutino dal suo entourage”.



Rosario Crocetta si autosospende da presidente della Regione Sicilia dopo la diffusione dell’intercettazione telefonica in cui il medico Matteo Tutino gli dice che Lucia Borsellino “va fatta fuori come il padre”. La guida della Regione verrà affidata ad interim a Baldo Gucciardi (Pd), nuovo assessore alla Sanità nominato dopo le dimissioni proprio di Lucia Borsellino. “Sto inviando una richiesta alla Procura di Palermo per avere un incontro con lo scopo di verificare la portata dell’intercettazione che riguarda Tutino”, ha detto Crocetta facendo sapere che prenderà una decisione sulle dimissioni “nel giro di pochi giorni, dopo gli accertamenti”.

Rosario Crocetta nella bufera dopo la pubblicazione della telefonata in cui il suo medico personale Matteo Tutino minaccia Lucia Borsellino dicendo che “va fatta fuori come suo padre”. Secondo L’Espresso che ha diffuso la notizia pubblicata sul numero che uscirà domani, il governatore siciliano non avrebbe replicato alle parole choc del medico. “Quello che mi sta accadendo oggi e la cosapiù terribile della mia vita – ha detto Crocetta – Dimettermi? Sono accusato di qualcosa? Ho fatto qualcosa? Il destino della Sicilia può essere legato a una frase, che non ho sentito, pronunciata dal mio medico? Non lo so”. Sono in tanti però a chiedere che adesso faccia un passo indietro: “Inevitabili dimissioni Crocetta e nuove elezioni. Quelle parole su Lucia Borsellino una vergogna inaccettabile”, ha scritto su Twitter il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone. Altre richieste di dimissioni arrivano anche dal gruppo regionale del Movimento 5 Stelle, da Forza Italia, Sel e Nuovo Centrodestra.

“Giuro di non averla mai udita, forse ero in viaggio, in autostrada, in una zona d’ombra. Ma se l’avessi sentita davvero avrei reagito come un dannato, avrei tolto la parola a Tutino”. Così il governatore siciliano Rosario Crocetta replica all’Ansa sull’intercettazione pubblicata oggi da L’Espresso di una telefonata avuta con il medico Matteo Tutino in cui quest’ultimo dice che Lucia Borsellino “va fatta fuori come suo padre”. “Lui parlava male della Borsellino, è vero – ha aggiunto Crocetta – ma ripeto non l’ho sentito dire quella frase. Purtroppo siamo tutti vittime delle telefonate altrui”.

Lucia Borsellino “va fatta fuori come suo padre”. Sarebbero le parole pronunciate al telefono dal medico Matteo Tutino, primario dell’ospedale palermitano Villa Sofia, durante una telefonata con il governatore della Sicilia Rosario Crocetta. La conversazione è anticipata oggi da L’Espresso in un articolo a firma di Piero Messina e Maurizio Zoppi che uscirà nel numero di domani. Il colloquio tra i due sarebbe stato intercettato pochi mesi fa e riguarda la figlia del magistrato ucciso da cosa nostra insieme a cinque agenti della scorta nella strage di via d’Amelio del 19 luglio 1992. Tutino, arrestato pochi giorni fa con l’accusa di truffa, falso e peculato, sarebbe il medico personale di Rosario Crocetta: gli stralci di queste intercettazioni, rivela ancora L’Espresso, sarebbero state confermate dai magistrati e dagli investigatori che lavorano all’inchiesta e avrebbero portato alle recenti dimissioni di Lucia Borsellino dalla carica di assessore regionale alla Sanità. In un’intervista a La Repubblica ha anche fatto sapere che non parteciperà alla commemorazione di via D’Amelio il prossimo 19 luglio.