Dopo il padre di Federica Mangiapelo, anche il legale della famiglia della vittima ha voluto commentare la sentenza del giudice che ha condannato a 18 anni Marco di Mauro per l’omicidio della ragazza.”La pronuncia del giudice premia la linea seguita dai legali della famiglia. Ed è importante, perché non dimentichiamo che questa vicenda è stata ad un passo dall’archiviazione. In questo senso, la sentenza è da considerarsi un passo fondamentale, ma alla soddisfazione si accompagna allo stesso tempo l’amarezza di sapere che Federica non c’è più” ha detto l’avvocato Francesco Pizzorno. “Ha molta importanza questa sentenza anche per la comunità. Il paese aspettava una verità giudiziaria su questa vicenda, ora è stato finalmente posto un punto fermo” conclude il legale della famiglia Mangiapelo.

Dopo la sentenza del giudice, il padre di Federica Mangiapelo ha parlato all’uscita del tribunale di Civitavecchia. “Oggi è stata una giornata dura, non è stato semplice arrivare a questa pronuncia. Ma ora possiamo dire che una prima battaglia è stata vinta” ha detto il padre Luigi Mangiapelo per poi proseguire “Da parte della famiglia c’è soddisfazione per un verdetto che arriva a più di due anni e mezzo dai fatti. È importante che sia stata stabilita una verità giudiziaria su quanto accadde quella notte”. Marco Di Muro, ex fidanzato di Federica Mangiapelo e ora responsabile per l’omicidio del lago di Bracciano, è stato condannato a 18 anni di carcere per omicidio volontario aggravato.

Il giudice di Civitavecchia ha condannato a 18 anni di carcere Marco Di Muro per l’omicidio dell’ex fidanzata Federica Mangiapelo, morta nel lago di Bracciano il 31 ottobre 2012. Omicidio volontario aggravato è l’accusa rivolta a Di Muro per aver annegato la 16enne nel lago alle porte di Roma. Gli inquirenti pensano che l’uomo abbia agito dopo una lite per motivi di gelosia. I due erano fidanzati e stavano passando insieme la notte di Halloween. Il giorno dopo fu ritrovato il cadavere della ragazza. Ora Di Muro, adesso 25enne, dovrà scontare 18 anni di carcere per l’omicidio della giovane donna.

In attesa della sentenza sulla morte di Federica Mangiapelo, doveva sottostare agli arresti domiciliari prima di presentarsi in tribunale, ma Marco Di Muro è scappato dalla sua abitazione di La Storta prima di essere rintracciato dalla polizia e portato nel carcere di Rebibbia a Roma. Da lì è stato portato davanti al giudice dove dovrà rispondere alle accuse per aver ucciso l’ex fidanzata Federica Mangiapelo. La ragazza fu trovata morta per annegamento nel lago di Bracciano il 31 ottobre 2012. Quella sera stessa stava festeggiando la notte di Halloween in compagnia del fidanzato Di Muro, da sempre principale indiziato per il delitto. Il cadavere della 16enne Mangiapelo fu trovato nei pressi del lago alle porte di Roma. A breve si attende la decisione del giudice che deve sentenziare sul caso. “Non so se il suo è stato un tentativo di fuga o una leggerezza. Dal mio punto di vista la fuga equivarrebbe a un’ammissione di colpa” ha detto Massimo Mangiapelo, zio di Federica. “A prescindere da questa azione – commenta uno degli avvocati dei genitori di Federica – oggi finalmente sentiremo per la prima volta Di Muro raccontare la sua versione su cosa accadde la notte del 31 ottobre 2012?. Di Muro oggi ha 25 anni e si è finora dichiarato innocente anche se gli inquirenti credono possa avere agito in un raptus di follia dopo una lite per motivi di gelosia.