Ospitare i migranti nelle località turistiche può comportare un danno di immagine. Lo ha detto ieri il sindaco di Jesolo Valerio Zoggia ospite della trasmissione di Rai Tre, “Agorà”, in merito ai nuovi sbarchi nel Veneziano, dove sono in arrivo altri cento profughi. Il sindaco ha evidenziato come si tratti di un problema di culture diverse e di come i migranti non siano abituati a vedere “donne in bikini”, aggiungendo che potrebbero essere utili forme di mediazione culturale. Il sindaco di Jesolo non è l’unico primo cittadino ad affermare la necessità di non accogliere i migranti nelle località turistiche, stessa cosa ribadita dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “Lasciate stare le località turistiche – ha detto Luca Zaia – Perché alla vigilia della stagione estiva, e in piena fase prenotazioni, alla beffa si aggiungerebbe il danno”. Zoggia ha detto ai microfoni di “Agorà”: “Ribadisco l’appello già inviato via lettera assieme ai sindaci del litorale al premier Matteo Renzi, al prefetto di Venezia Domenico Cuttaia e al governatore Luca Zaia: non inviate più profughi a Jesolo. Siamo in piena stagione turistica e questo fenomeno sta creando un danno d’immagine tremendo, gravissimo. Alcuni albergatori della costa hanno ricevuto già alcune disdette sulle prenotazioni. Non c’è alcun pregiudizio contro questi migranti, anzi, ma Jesolo e le località della costa non sono le città adatte per ospitarli, soprattutto in questo periodo estivo”. Pochi giorni fa, intanto a Jesolo, sono stati ospitati nelle tende della Croce Rossa in via Levantina 48 migranti. (Serena Marotta)