E’ stata presentata oggi a Roma, presso la Sala del Tempio di Adriano in Piazza di Pietra, l’edizione 2015 del Meeting per l’amicizia tra i popoli, che si terrà nella fiera di Rimini da giovedì 20 a mercoledì 26 agosto. Hanno partecipato s. em. card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, Roberto Snaidero, presidente di Federlegno Arredo; padre Imad Gargees, sacerdote di rito caldeo del Kurdistan iracheno, studioso di diritto canonico; Emilia Guarnieri, presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli. Al centro dell’incontro una riflessione sul tema dell’evento, ricco di incontri (cento convegni, 14 esposizioni, oltre 10 spettacoli e più di 15 manifestazioni sportive), che quest’anno prenderà le mosse dalle parole in versi del poeta Mario Luzi: “Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?”. Un invito rivolto a tutti per riflettere, fuori dalle mode dominanti, sul senso profondo che anima il cuore dell’uomo, e che lo rende unico, irripetibile e sempre bisognoso del Mistero.  



Verrà presentato oggi il programma del Meeting per l’amicizia fra i popoli 2015 che si terrà a Rimini da giovedì 20 a mercoledì 26 agosto. “Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?”, è il titolo della XXXVI edizione dell’evento organizzato da Comunione e Liberazione tratto da un verso del poeta Mario Luzi. Proprio come il poeta, si legge sul sito ufficiale, il Meeting “vuole interpellare il cuore dell’uomo, scoprendo in esso l’esperienza di una mancanza che, con la sua forza travolgente, come l’acqua che fuoriesce da una diga che si rompe, lo inonda. Ma qual è l’origine di questa mancanza? Da dove viene? E’ un difetto o può essere una risorsa?”. Non affrontare queste domande produce “un impoverimento della persona”: l’arte, la musica, la poesia, espressioni cui il Meeting di quest’anno porrà particolare attenzione, “rappresentano da sempre la testimonianza di quella irriducibile mancanza che alberga nel cuore dell’uomo, ma al tempo stesso esprimono quel grido e quella scintilla di nostalgia capaci di suscitare il desiderio dell’eterno”.



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