Da quasi 31 anni vedo pance di tutte le misure e la mia immaginazione, dopo averle regolarmente accarezzate, mi porta come a vedere ciò che quelle pance ospitano. E’ quindi immediato figurarsi, da quel contatto, le dimensioni, la verve e quasi l’espressione di quegli inquilini particolari. A volte questi piccoli mi hanno anche salutato con vari calcetti e pugnetti birichini, come se volessero rimarcare la mia innocente invadenza, che andava a turbare la loro beatitudine. Tutti desideriamo inconsciamente ritornare in quel nido caldo, accogliente e umido, dove a suo tempo siamo stati felici.



Ho creduto a suo tempo – almeno quanto le persone della mia età – che la cicogna portasse i bambini in un fagottino rosa o azzurro. Per qualcuno si potevano anche trovare sotto i cavoli. Quando tutti abbiamo capito che le cose non stavano proprio così siamo rimasti probabilmente meravigliati. E forse anche un po’ delusi. Oggi mi tocca fare un restyling deciso delle mie convinzioni, compresa quella che la vita viene dall’amore. Nel 2015 sono nuove cicogne a portare vita alle coppie: cicogne senza becco, senza ali, senza fagottini, ma col marchio delle poste. Che cosa è successo? Un piccolissimo embrione è arrivato, appunto per posta, da un paese straniero a due coniugi italiani. Certo, tutte le discussioni sui modi di costruire la vita si sono intrecciate e di sicuro hanno creato opinioni contrapposte. Ma quella della scatolina per posta…



Non riesco proprio a farmi una ragione che un ovulo fecondato, con chissà quale madre e quale padre, abbia viaggiato insieme a tanti altri pacchetti. Ci sentiamo maggiorenni e vaccinati, tanto da aspettare il postino con ansia per permettere a una piccola vita di venire alla luce.

La verità, secondo me, è che non abbiamo più niente da scoprire, inventare, immaginare: ci sentiamo i padroni della vita e della morte e non creature che appartengono a un grande disegno. Questo potere sembra proprio affascinante. Ma che fine ha fatto il credere che siamo stati voluti, amati e desiderati da sempre e da Qualcuno che tutto può? Devo fare i conti con la mia tristezza e mi sento come se stessi perdendo la strada.



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