È il quinto anno consecutivo, una consolidata formula che lega la più grande filiera italiana di legno e arredo come FederlegnoArredo con il Meeting di Rimini: anche in questa stagione la kermesse riminese (in programma tra il 20 e il 26 agosto) ospiterà uno stand di FLA dove verranno proposti i prodotti e le storie legate alla grande federazione italiana. Nello specifico, la proposta quest’anno si arricchisce rispetto agli anni passati di un’interessante mostra itinerante lungo tutto lo stand – decisamente imponente quest’anno, comprendente ben 800 metri quadri – dal titolo già esplicativo: “Benvenuti a casa nostra: storia di lavoro, passione, educazione”. La mostra è un percorso dedicato interamente al tema di giovani e lavoro, con l’intero parco aziende appartenenti all’ampio settore legno-arredo che cercano giovani competenti per continuare la storia che le ha rese grandi in tutto il mondo. Abbiamo perciò raggiunto in esclusiva per il Sussidiario.net il presidente di FederlegnoArredo, Roberto Snaidero, per avere una panoramica approfondita dell’intera proposta di FLA al Meeting di Rimini 2015.



Presidente Snaidero, manca ormai poco meno di un mese al Meeting: cosa dobbiamo attenderci da FLA quest’anno a Rimini? Su cosa quali temi punterete?
Dice già tutto il titolo della mostra/stand, “Benvenuti a casa nostra”. Quest’anno abbiamo fatto tutto in funzione dei giovani e del rapporto con il mondo del lavoro. La mia idea era di impostare lo stand di FederlegnoArredo al Meeting per dare un forte segnale ai giovani; abbiamo bisogno di loro, è il vero nostro obiettivo. E la location del Meeting di Rimini esemplifica questa nostra attenzione data la fortissima concentrazione di giovani, non c’è infatti luogo migliore per poter dare un segnale come questo da una federazione grande come la nostra. In tempi di terribile disoccupazione come questi, trovare ragazzi e ragazze volenterosi, competenti e che scommettono in un mestiere come quello del nostro settore è importante e ottimi risultati li vediamo già ora.



A guardare l’intero programma della vostra mostra e dei vostri incontri si comprende la forte impronta sul tema intricato formazione professionale ed educazione: come valuta l’esperienza dell’ITS di Lentate?
Guardi un’esperienza incredibile con numerosi risultati immediati, sono già tante le aziende che cercano di accaparrarsi i nostri giovani. Le faccio un esempio: un mio collega imprenditore del Veneto, a cui una nostra studentessa dell’ITS aveva partecipato da lui in azienda per uno stage, mi ha detto che se lei fosse stata veneta l’avrebbe assunta immediatamente. Lei è lombarda e non verrebbe nel Veneto, ma questo è quanto. Da qui l’idea che mi è nata: desidero esportare la formula vincente dell’ITS di Lentate non solo in Lombardia ma anche in altre zone di eccellenza industriale e produttiva italiane, come Veneto e Piemonte. Purtroppo ancora ad oggi non ci sono scuole in Italia che preparino perfettamente i giovani al nostro settore, a parte questi nuovi ITS.



Si parlerà anche del vostro Polo Formativo del Legno Arredo?

Certamente, sarà un’altra parte della nostra mostra. Racconteremo la bella esperienza del Polo Formativo del Legno Arredo, nata dalla volontà di alcuni imprenditori associati a FLA per dare vita ad una scuola che possa formare davvero le figure chiave delle loro aziende, con lo stesso obiettivo dell’ITS: aprire il futuro con il successo del nostro settore che tanto bene ha fatto fino ad oggi. 

 

Sempre rimanendo all’interno del complesso tema del lavoro giovanile, spesso si ha l’impressione che vi sia troppa distanza tra questi due mondi che invece andrebbero sempre più avvicinati. Come giudica il successo del vostro apprendistato formativo?
Con molto orgoglio posso dire che siamo la prima associazione a mettere in pratica questa forma particolare di contratto. È da anni che cerchiamo di ottenere un’agevolazione per fare entrare i giovani nel nostro settore, per potere iniziare a formarsi al meglio e in maniera produttiva per tutti. Dobbiamo poi approfittare della situazione generale, internazionale ma anche italiana, con leggeri segnali di ripresa. Come si dice, dopo sette anni d vacche magre, ce ne sono altri sette di vacche grasse. Speriamo che “le magre” siano finite ecco. 

 

Altro punto importantissimo della vostra presenza al Meeting è il tema del design: cosa esprime ancora oggi il design italiano?
Le faccio una domanda: perché è conosciuto ancora oggi in tutto il mondo l’arredamento italiano? Esatto, proprio per il design. Se non teniamo viva questa forza, è inutile che facciamo pubblicità del nostro arredamento, dobbiamo invece continuamente alimentare e conoscere la base decisiva del successo del nostro arredamento. Vede, è come la gazzella che è costretta a correre sempre per evitare di essere mangiata dal leone; se noi non facciamo così oggi, ci mangiano letteralmente all’estero. Ci copiano e ci rubano il mercato, ma la nostra forza è proprio la continua differenza tra i nostri prodotti originali e le copie. Una differenza che si vede subito e che dobbiamo continuare a coltivare. 

 

Terzo grande tema in programma è la Cina, di cui ci sarà anche un vostro importante incontro il 24 agosto al Meeting alla presenza di esponenti cinesi e di Francesco Rutelli. Quali sono le opportunità da cogliere in quel mercato?

Esiste un motivo più di tutti per cui noi siamo molto legati alla Cina: un anno e mezzo fa abbiamo iniziato un progetto che avrà come tappa finale un evento fieristico a fine anno a Shanghai. Il mercato cinese è grandissimo, con più di 120 milioni di cinesi con redditi molto alti che hanno cambiato il loro modo classico di agire: non si accontentano più di avere e produrre la copia del prodotto, vogliono l’originale. Dunque anche noi dobbiamo cambiare strategia, non possiamo più pensare di andare lì con il nostro piccolo stand, presentare e poi tornarcene a casa. Avendo loro una mentalità ed un mercato diversissimi dai nostri, le nostre aziende devono prepararsi al meglio per affrontare questo mondo affascinante ma diverso. Abbiamo perciò iniziato a tenere dei corsi qui in Italia alle nostre affiliate per incontrare più da vicino questo mondo, con continui viaggi ed esperienze nella Grande Cina per vedere da vicino cosa è quel mondo; già vediamo da parte dei nostri interlocutori cinesi che questo approccio diverso porta buoni risultati, con maggiore disposizione a sedersi per affari e progetti condivisi. È un’opportunità che non possiamo perdere, un mercato vastissimo in continuo movimento che dobbiamo intercettare per crescere ed evolverci anche noi.  

 

Un’ultima battuta veloce: il premier Renzi verrà al Meeting, cosa vi aspettate dalla sua visita? Scuola, giovani, lavoro…
Mi auguro che anche altri temi verranno toccati, noi siamo molto contenti di averlo nel nostro stand dove farà un giro di tutte le proposte e della mostra. Già portandolo al Salone del Mobile è stata l’occasione di parlare seriamente del ottimo bonus mobili, ma poi in altre occasioni mi è capitato di scambiare con lui ulteriori idee a riguardo. A Renzi ho chiesto che il bonus non si fermi a 10mila euro ma che possa essere aumentato per andare incontro ad una fascia più ampia di consumatori, o per esempio di dare una possibilità alle giovani coppie di crearsi davvero una casa. Insomma, sono davvero tante le cose e siamo molto felici di avere il premier “nella nostra casa”.

 

(Niccolò Magnani)

Leggi anche

CARO GRILLINO.../ Sapelli: lo sai che anche denaro e potere possono fare il bene?IDEE/ Poletti e la "responsabilità" per cambiare il lavoro in ItaliaFAMIGLIA E MATRIMONIO/ L'"invidia" delle unioni civili