Dopo una domenica caldissima in tutta Italia, le temperature sono in ulteriore aumento nella giornata di domani, lunedì 6 luglio. Lo fa sapere la Protezione Civile, spiegando che i valori massimi elevati o molto elevati si registreranno su tutte le regioni peninsulari e Sardegna, specie sulla pianura Lombarda. Sono inoltre previste alcune precipitazioni “da isolate a sparse pomeridiane e serali, a prevalente carattere di rovescio o temporale, su Lombardia, Emilia-Romagna occidentale, Trentino-Alto Adige, zone alpine di Veneto e Friuli-Venezia Giulia, con quantitativi cumulati da deboli a puntualmente moderati”. Altre precipitazioni, “isolate pomeridiane e serali, a prevalente carattere di rovescio o temporale” potrebbero verificarsi sulle restanti zone del settentrione e zone Appenniniche di Toscana, Umbria, Lazio ed Abruzzo, con quantitativi cumulati deboli.



Migliaia di persone si sono riversate sulle spiagge del litorale romano per tentare di sfuggire al grande caldo che in questi giorni sta raggiungendo il suo apice soprattutto al centro-nord. Le temperature sono destinate a rimanere molto alte ancora nei prossimi giorni, così Roma Capitale (Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e salute) ha fornito i dettagli del nuovo Piano Caldo che durerà fino al 21 settembre. L’iniziativa, si legge sul sito del Comune di Roma, prevede “centri notturni e diurni, 24 ore su 24, per le persone più fragili e in regime di 9 ore e 4 ore per altri ospiti di minore problematicità, dove quindi poter trascorrere tutta la giornata o parte di essa”. In particolare, sono operativi “tre centri di accoglienza che offrono oltre a 90 posti letto, anche colazione, pranzo e cena. Altri due centri per un totale di 20 posti sono dedicati all’accoglienza diurna, comprensiva di pranzo e infine sei centri di sollievo h4 per un totale di 240 posti”.



Due ciclisti sono morti questa mattina nella provincia di Bergamo probabilmente a causa del grande caldo che sta investendo tutto il centro-nord e che presto si diffonderà in tutta Italia. Il primo incidente è avvenuto lungo il lago d’Iseo, dove un uomo di 76 anni si è sentito male mentre pedalava: giunti sul posto, i medici del 118 non hanno potuto far niente per salvargli la vita. Un altro ciclista è morto poco dopo a Nembro, piccolo comune della provincia di Bergamo, mentre stava affrontando in bicicletta la salita che porta verso il paese di Selbino, in Val Seriana. Proprio a Bergamo e in tutta la provincia è stato lanciato nelle scorse ore l’allarme ozono, il cui livello è aumentato a causa del caldo torrido: l’aria nociva, che secondo recenti rilevazioni dell’Arpa Lombardia ha superato la soglia d’allarme in diverse zone del Nord, può far aumentare i rischi per la salute.



In questi giorni caratterizzati da grande caldo e temperature anche fino ai 40 gradi (il ministero della Salute ha diffuso il bollino rosso in dieci città italiane tra cui Roma e Milano) non mancheranno i cosiddetti “temporali di calore”. Come si legge sul sito specializzato 3bmeteo.com, sono infatti previsti isolati fenomeni tra le 16 e le 20 di oggi in particolare sull’Appennino ligure, tosco-emiliano e laziale, ma altre precipitazioni potrebbero verificarsi anche verso le province di La Spezia, Frosinone e Latina. I temporali potrebbero essere anche forti e con raffiche di vento o grandinate che questa sera, tra le 18 e le 23, potrebbero raggiungere anche le Alpi del Nord Ovest, le Prealpi lombarde e le Orobie.

Fine settimana da bollino rosso in Italia, dove l’ondata di calore di origine anticiclonica in arrivo dal Nord Africa interesserà oggi le zone del centro-nord e si estenderà tra domani e martedì a tutta le Penisola. Gli esperti fanno sapere infatti che soprattutto nei primi tre giorni della prossima settimana le temperature si avvicineranno in molte città ai 40 gradi, in particolare mercoledì che dovrebbe essere la giornata più torrida di questa ondata. In questa domenica 5 luglio, l’allerta di livello 3 (bollino rosso) rimane a Roma e Milano, ma anche a Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Perugia, Rieti, Torino e Trieste. Si tratta di un livello che, come riportato sul sito del Ministero della Salute, “indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche. Tanto più prolungata è l’ondata di calore, tanto maggiori sono gli effetti negativi attesi sulla salute” (clicca qui per leggere tutti i consigli per proteggersi dal caldo ed evitare rischi). Una prima attenuazione di questo grande caldo è prevista a partire da giovedì, quando le temperature inizieranno a scendere prima al Nord e poi anche lungo l’Adriatico.