Lo scorso sabato il papa emerito Josef Ratzinger ha ricevuto due lauree honoris causa da parte della Pontificia Università Giovanni Paolo II di Cracovia e dall’Accademia di Musica di Cracovia. Il cardinale Dziwisz arcivescovo di Cracovia e Gran Cancelliere della Pontificia università si è recato a Castel Gandolfo per la consegna, nel corso della quale Ratzinger ha rilasciato un discorso. «Mi rallegra soprattutto il fatto che in questo modo è divenuto ancor più profondo il mio legame con la Polonia, con Cracovia, con la patria del nostro grande santo Giovanni Paolo II. Perché senza di lui il mio cammino spirituale e teologico non è neanche immaginabile. Con il suo esempio vivo egli ci ha anche mostrato come possano andare mano nella mano la gioia della grande musica sacra e il compito della partecipazione comune alla sacra liturgia, la gioia solenne e la semplicità dell’umile celebrazione della fede» ha detto. Si è poi soffermato sul valore della musica sacra. ricordando l’ascolto della Messa dell’incoronazione di Mozart. La musica, ha detto, scaturisce dall’esperienza dell’amore ma anche della tristezza, “l’essere toccati dalla morte, dal dolore e dagli abissi dell’esistenza”. La musica, ha detto ancora, è luogo dell’incontro con il divino, che sin dall’inizio è parte dell’umano. In nessun altra cultura, ha detto, «c’è una musica di grandezza pari a quella nata nell’ambito della fede cristiana: da Palestrina a Bach, a Handel, sino a Mozart, Beethoven e Bruckner. La musica occidentale è qualcosa di unico, che non ha eguali nelle altre culture».