Il caldo torrido di questi giorni ha colpito anche i server della Polizia scientifica di Palermo: a causa della mancanza di un impianto di condizionamento ad hoc i server si sono infatti surriscaldati e sono entrati in protezione diventando inutilizzabili per l’intera giornata del primo luglio. Lo ha comunicato Igor Gelarda, segretario provinciale di Palermo del Consap. “Nonostante le numerose richieste fatte da più di un anno a Roma per ottenere una sistemazione idonea, il massimo che si è riusciti ad avere all’interno di questa stanza – afferma – con questi tre grandi e delicati server sono due condizionatori per uso domestico che non riescono comunque a fare funzionare il sistema”. Motivo che ha bloccato le attività: “Per questa ragione tutte le attività della Polizia scientifica, continua Gelarda, dalla balistica a laboratorio fotografico, dalla squadra sopralluoghi alla grafologia, compresa la ricezione reperti si sono fermate fino al giorno dopo. Anche il foto segnalamento dei migranti – il 2 luglio è sbarcata a Palermo una nave con 650 migranti – ha subito dei forti ritardi limitati solo dal fatto che, esclusivamente per l’attività di foto segnalamento si è riusciti, seppur a scartamento ridotto a fare ripartire almeno uno dei tre server”.



Il caldo torrido registrato in questi giorni in Italia si fa ovviamente sentire sui consumi elettrici che sono saliti alle stelle. Come fa sapere Terna, alle ore 16 di ieri è stato raggiunto il nuovo record assoluto di 56.883 megawatt, un valore superiore di 61 megawatt rispetto al precedente record del 17 dicembre 2007 (56.822 MW) e di 5.333 megawatt a confronto con la punta di domanda del 2014 (51.550 MW, 12 giugno). Le altissime temperature di questi giorni hanno spinto i cittadini “all’utilizzo massiccio dei condizionatori d’aria e delle apparecchiature refrigeranti”, scrive Terna in una nota in cui spiega che per avere un’idea dell’impatto delle temperature sui consumi, “ad ogni grado in più sopra i 25 gradi i tecnici stimano un aumento della domanda elettrica tra gli 800 e i 1.000 megawatt”.



Sale la temperatura in Sardegna dove si registrano i 42 gradi a Orosei, seguita da Alghero e Stintino con 41 gradi, San Teodoro con 40 e Cagliari, Carloforte e Lanusei con 39 gradi. Si prospetta quindi un giorno caldissimo sull’isola, come conferma l’Arpas. Anche Nuoro, Oristano e Olbia toccano temperature caldissime che si attestano intorno ai 38 gradi. Meglio a Tempio Pausania dove la temperatura è di 30 gradi. Migliorano le condizioni nella giornata di domani, secondo i dati forniti da Arpas, in quanto le temperature subiranno un abbassamento con le massime che andranno ad attestarsi tra i 25 e i 33 gradi e le minime dai 15 ai 22 gradi.



Il caldo non dà tregua al Paese. Ancora oggi sarà una giornata soleggiata e bollente, ad eccezione di annuvolamenti sparsi per il Nord, in particolare sulle Alpi centro – orientali, dove sono possibili temporali localmente intensi verso sera sulle coste dell’alto Adriatico. Qualche nuvola si registra anche lungo la dorsale appenninica e rilievi delle isole. Temperature in aumento sulle regioni adriatiche e al Sud che toccheranno dai 35 ai 38 gradi. Il caldo afoso durerà anche di notte. Si comincerà a respirare solo tra giovedì e sabato a Nord prima, poi sul medio Adriatico, e successivamente anche al Centro e al Sud.

Tra le città da bollino rosso per le elevate temperature si contano Bologna, dove già a partire dalle 8 di questa mattina il termometro segnalava 26 gradi, temperature in rialzo previste per le 14 di oggi, con il termometro che segnerà 38 gradi sino a toccare punte di 42 gradi. Migliora la situazione domani, dove la temperatura sarà di 23 gradi alle 8 del mattino e di 30 alle 14. Bollino rosso anche a Brescia, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Verona e Viterbo nella giornata di oggi. A Milano la temperatura registrata sin dalle prime ore del mattino era di 27 gradi, prevista una temperatura di 35 gradi a partire dalle 14. Leggermente più basse le temperature a Firenze, con 25 gradi a partire dalle 8 del mattino e 34 gradi alle 14, con punte massime di 36 gradi. Anche domani temperature elevate confermate a Frosinone, Latina, Perugia, Rieti e Roma. Nella Capitale la temperatura sarà già di 25 gradi a partire dalle 8 del mattino, per aumentare a 33 con punte di 36 gradi, a partire dalle 14.

Dopo giorni di caldo torrido, sono previste nella giornata di oggi precipitazioni “da sparse a diffuse, a carattere di rovescio o temporale”, su Lombardia orientale, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto settentrionale. Lo fa sapere la Protezione Civile, spiegando che altre precipitazioni isolate sono attese su Piemonte, resto della Lombardia e del Veneto, su Emilia Romagna nord-orientale, zone appenniniche interne di Abruzzo, Molise, Campania e Basilicata e in Sicilia, sulle zone montuose interne. Le temperature raggiungeranno valori massimi elevati o molto elevati sulle regioni del Centro e al meridione. Mari molto mossi: in particolare, il mar Ligure, il mare di Sardegna e nella serata anche i mari nei pressi delle Bocche di Bonifacio e l’alto Adriatico.

Un 59enne residente a Ceregnano (Rovigo) è morto ieri per il caldo mentre lavorava in un cantiere edile a Boara Pisani, tra Padova e Rovigo. Come riportato da “Il Mattino di Padova”, l’uomo ha detto agli altri operai di sentirsi stanco e si è spostato all’ombra di una pianta, ma subito dopo si è accasciato a terra. I presenti hanno subito chiamato i soccorsi: i sanitari hanno tentato inutilmente di rianimarlo, ma l’uomo era già morto. L’operaio, padre di due figli, avrebbe compiuto sessant’anni il 5 agosto e abitava con la moglie e il figlio a Ceregnano.

Ultimi giorni di caldo record al centro-nord dove tra oggi e domani si registreranno le temperature più alte con picchi fino a 40 gradi. Poi a partire da giovedì sono previsti temporali sui settori prealpini di Lombardia e Triveneto e su tutta la dorsale appenninica, con un netto abbassamento delle temperature. La protezione Civile ha emesso ieri una nuova allerta meteo: è stata valutata per oggi criticità “arancione” per rischio idrogeologico sulla provincia autonoma di Bolzano e su buona parte del Veneto mentre è stata valutata una criticità “gialla” per rischio idraulico sulle pianure lombarde. Sempre per la giornata di oggi è stata valutata criticità “gialla” per rischio idrogeologico sul Friuli, sulla Liguria e sulle restanti parti della Lombardia, del Trentino e del Veneto.

Oggi, 8 luglio 2015, le previsioni annunciano una nuova giornata rovente a Milano, Roma e nelle altre principali città italiane, soprattutto al Centro-Nord. A Milano, secondo le previsioni del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare, la temperatura massima raggiungerà i 35 gradi. Temperature massime elevate anche in tutto il Lazio e a Roma, dove sono previsti 33 gradi. La città più calda d’Italia saranno Cagliari, Foggia e Ancona, con 39 gradi; 38 gradi previsti a Piacenza e Olbia, 37 a Verona, Rimini, Brindisi, 36 a Bologna e Parma. A Firenze le massime toccheranno i 33 gradi, temperature più gradevoli in Liguria, con i 27 gradi di Genova. Caldo sopportabile sulla fascia tirrenica centro-meridionale, con i 30 gradi di Napoli e i 32 di Palermo.

Oggi, 8 luglio 2015, sarà un’altra giornata torrida su gran parte dell’Italia, con temperature al di sopra delle medie. Le perturbazioni continuano a scorrere sull’Europa centro-settentrionale mentre sull’Italia e sulla penisola iberica continua a dominare l’alta pressione, con temperature massime che al nord arriveranno fino a 37 gradi e minime stazionarie, ancora su valori molto elevati. Dal pomeriggio i rilievi alpini saranno coinvolti da temporali, localmente di forte intensità, che potrebbero sconfinare anche in alta Pianura Padana. Direttamente interessati dai temporali le zone più settentrionali di Veneto, Friuli e Alto Adige. Al centro sarà un’altra giornata soleggiata, con isolati temporali di calore pomeridiani sui rilievi appenninici. Bel tempo anche al Sud e sulle isole, con locali addensamenti che non dovrebbero dare luogo a precipitazioni. I venti resteranno deboli e i mari, conseguentemente, saranno quasi calmi o localmente poco mossi.