Erano state separate dalla guerra, ma ieri a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, madre (92 anni) e figlia (71 anni) si sono potute riabbracciare dopo 70 anni. Nessuna delle due in questi anni ha avuto notizie dell’altra, convinte con ogni probabilità che non si sarebbero più riabbracciate. Ma grazie all’International Trancing Service, il centro di documentazione, informazione e ricerca sulla persecuzione nazista, si sono ritrovate dopo tutti questi anni di attesa. La madre, di origine emiliana, si recò in Germania a lavorare, quando, nel 1944, rimase incinta di un militare tedesco. Poi la bimba le fu tolta appena nata e fu consegnata alla famiglia del militare, che le aveva fatto credere che la madre fosse morta. Anche se la piccola non aveva creduto totalmente al padre e in cuor suo, sperava un giorno di poterla incontrare. Da qui si è rivolta all’Its, il servizio specializzato nel ritrovamento delle persone nato alla fine della seconda guerra mondiale, ricerche che sono state fatte grazie alla collaborazione della Croce Rossa Italiana. Così Margot Bachmann, che vive in un paese vicino a Francoforte, ha riabbracciato sua madre che abita invece in provincia di Reggio Emilia. Margot ha raccontato: “Ho iniziato la ricerca sperando di saperne di più, ma non avrei mai immaginato di poter stringere tra le mie braccia mia madre. Sono così felice di averla trovata ancora in vita e così in forma nonostante la sue età. Anche lei ha vissuto tutta la vita pensando fossi morta quando ero ancora in fasce. Mio padre mi aveva proibito di cercarla, e ho iniziato a farlo solo lo scorso anno, dopo la sua morte e grazie al sostegno di mia figlia”. (Serena Marotta)