La notizia che ha sconvolto il Cilento ovvero la morte di Crescenzo Della Ragione fuori dalla discoteca “Ciclope” di Marina di Camerota dopo la caduta di un masso dalla parete rocciosa soprastante, continua a mostrare dei particolari inquietanti che non gettano buonissima luce, se fossero confermati, sul famoso locale all’aperto della zona salernitana e anche sull’autorità locali. L’anno scorso infatti, come riporta Il Giornale del Cilento, durante un’altra serata al “Ciclope” mentre i ragazzi ballavano si staccò un grande masso che andrò a finire sui bagni: in pochi seppero del fatto perché i gestori lo nascosero con un telo e fu rimosso poco dopo. Ma la cosa ancora più inquietante accadde qualche anno prima, nel marzo 2011 quando fu il Corpo Forestale di Vallo della Lucania chiuse momentaneamente la discoteca per aver scoperto che nel perimetro dell’adiacente Parco nazionale del Cilento vi erano circa 200 metri quadrati con diversi massi di grandi dimensioni del tutto pericolanti per via della continua frammentazione della parete rocciosa. Quella stessa parete che stanotte dopo il grosso maltempo ha ceduto in un pezzo causando la tragedia che, a questo punto poteva forse essere evitata.



Continuano le indagini dopo la tragedia accorsa nella notte alla discoteca “Ciclope” di Marina di Camerota, località turistica nel Cilento: i carabinieri accorsi subito sul posto stanotte hanno purtroppo dovuto constatare la morte del giovane 27enne, Crescenzo Della Ragione, che ieri notte è rimasto vittima del crollo di una parte della costa rocciosa sopra il locale. I massi hanno travolto il giovane che verso mezzanotte stava uscendo dal locale all’aperto per l’arrivo del maltempo. Per precisione, riferiscono gli inquirenti, Crescenzo si trovava, all’ingresso quando improvvisamente è stato colpito dal masso e poi anche dal pietrisco staccatosi dal costone, durante il violento temporale. Indagano i carabinieri di Sapri, che con il capitano Emanuele Tamorri hanno subito disposto l’autopsia sul cadavere del giovane studente universitario, che sarò effettuato dal medico legale Adamo Maiese nelle prossime ore presso l’ospedale di Vallo della Lucania.



Un’altra tragedia in discoteca, a Marina di Camerota questa volta, ma non c’entrano né alcol ne droghe: fuori dal Ciclope, celebre locale all’aperto nella zona del Cilento, nella notte si è consumata la tragedia per un giovane 27enne che stava uscendo dalla discoteca dopo il forte maltempo che stava per far chiudere anticipatamente la serata. Il giovane, Crescenzo Della Regione, è stato travolto da alcuni massi staccatisi dalla costa rocciosa sopra la discoteca da un’altezza di 60 metri. Purtroppo la morte è avvenuta sul colpo, troppo pesanti le rocce e da un’altezza proibitiva. Il Giornale del Cilento prova a ricostruire i fatti della serata di ieri: nel pomeriggio è iniziato un lungo aperitivo durato fino a sera sul Ciclope Beach, la spiaggia di fronte al locale. Ma per il maltempo si sono spostati dentro al locale intorno alle 23, per poi riuscire di nuovo attorno a mezzanotte e mezza per l’eccessivo maltempo, che molto probabilmente ha provocato il distacco della roccia.



Di sicuro non è l’estate delle discoteche, altra tragedia ieri nel Cilento a Marina di Camerota con un ragazzo di 27 anni morto sul colpo per la caduta di alcuni massi fuori dal locale storico “Ciclope“. Questa volta dunque non c’entrano né droghe ne alcol, ma una tragica fatalità che ha sconvolto la notte di San Lorenzo per i clienti della famosa discoteca salernitana: la ricostruzione fatta dai Carabinieri in mattinata descrive la situazione che si è consumata in pochi attimi. Il giovane era di Mugnano, in provincia di Napoli, e stava uscendo dal “Ciclope”, nota discoteca all’aperto del Cilento, perché stava chiudendo attorno a mezzanotte e mezzo per via del forte maltempo. In quel momento si sono staccati alcuni massi dal costone roccioso e dall’altezza di circa 60 metri sono piombati in basso travolgendo il giovane 27enne non lasciando scampo ai soccorsi immediati che hanno dovuto constatare la morte sul colpo. Il locale ora è stato posto sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania.