Per ridurre le liste d’attesa per la fecondazione assistita, la Regione Emilia Romagna si reca all’estero per i donatori: “Entro l’anno vogliamo completare l’iter burocratico per acquisire i gameti dalle banche europee” spiega a “La Repubblica” Silvana Borsari, del servizio Assistenza territoriale. L’eterologa prevede l’utilizzo di ovuli e spermatozoi esterni alla coppia, ma qui c’è difficoltà a reperire gli ovociti, che sono necessari alla creazione dell’embrione. Le donazioni non sono tante. Da qui la necessità di rivolgersi all’estero. In Emilia Romagna l’eterologa è gratuita. Sono sei i centri pubblici, dei quali per adesso sono operativi il Sant’Orsola e l’ospedale di Cattolica. Mentre 10 casi sono stati trattati al policlinico, 171 sono invece in lista d’attesa. Il centro romagnolo ha provveduto a eseguire 35 operazioni e le coppie in attesa sono 500. “Le coppie sanno che ci sono difficoltà e bisogna aspettare – chiarisce Borsari – ma per noi adesso è essenziale cominciare a importare. Nei prossimi mesi completeremo l’iter organizzativo per rifornirci all’estero, dai Paesi europei che hanno la nostra stessa legislazione e standard uguali a quelli italiani”. Tra questi paesi c’è la Spagna. (Serena Marotta)



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