Sant’Agapito Martire – celebrato oggi 18 agosto dalla Chiesa – è originario della nobile famiglia Anicia dell’antica Praeneste e nacque verso la metà del III secolo d.C. Il nome, in greco, significa letteralmente ‘amabile’. In giovane età si trasferì a Roma per dedicarsi agli studi di diritto romano: apprese così i primi fondamenti del Vangelo e si convertì alla religione cristiana grazie agli insegnamenti del suo precettore, il maestro Porfirio.
All’epoca i cristiani venivano crudelmente perseguitati, per questo venne arrestato e condotto dinnanzi all’Imperatore Aureliano (270-275 d.C.), il quale cercò di convincerlo a rinnegare la fede cristiana e a celebrare un sacrificio in onore degli dei. Agapito, però, non rinnegò nulla restando irremovibile nel difendere la sua fede e per questo motivo il prefetto Flavio Antioco fu incaricato di eseguire la condanna a morte del giovane. Venne sottoposto a pene indicibili, gli venne anche rovesciata addosso dell’acqua bollente, ma Agapito uscì incredibilmente indenne da ogni tortura.
L’imperatore Anastasio decise infine di farlo rientrare nella sua città d’origine, una delle mete dei pellegrinaggi a causa del tempio pagano della Dea Fortuna Primigenia, che dominava tutta la città. Il giovane Agapito continuava tuttavia a professare e difendere ostinatamente la sua fede cristiana e così fu decretato che, in occasione dei giochi pubblici che si svolgevano alla metà del mese di agosto, fosse condotto nell’anfiteatro e dato in pasto ai leoni. Agapito si salvò anche da questa prova e venne quindi condotto in un luogo dove, secondo gli storici, si ergono due colonne. In questo luogo il 18 agosto 274 d.C. fu decapitato. Nella notte il suo corpo venne trasferito in un campo per ricevere sepoltura in un sarcofago, intorno al quale la nascente comunità cristiana di Praeneste riconoscerà l’espressione della propria fede. Il corpo di Sant’Agapito è stato trasportato nell’Abbazia benedettina di Kremsmunster, in Austria, dove riceve grandi onori. Da epoca immemorabile è il patrono della città e della Diocesi di Palestrina.
Sono diverse le feste organizzate in memoria di Sant’Agapito. Il 17-18-19 agosto di ogni anno nel comune di Palestrina hanno luogo le celebrazioni del Santo Patrono, durante le quali vengono rievocate le ambientazioni e il clima della vecchia Praeneste. La celebrazione più importante è il Palio di Sant’Agapito, che vede i quattro quartieri storici in lizza: Porta San Martino, Porta San Cesareo, Porta San Giacomo e Porta San Biagio. La popolazione partecipa in massa alla preparazione dei vari eventi, all’allestimento delle taverne (dove vengono preparati i piatti della tradizione locale) e anche alla costruzione del corteo storico con centinaia di figuranti che indossano preziosi costumi d’epoca. Nell’ambito del Palio i cittadini si affrontano altresì in vari giochi: la Giostra della Scifa, il Gioco della Palla, il Tiro alla Fune, il Tiro con l’arco, la Corsa con la Conca e la gara del Fuso.
Il 18 agosto, oltre a Sant’Agapito Martire, si festeggiano anche Sant’Elena (Madre di Costantino) protettrice di tintori, fabbricanti di chiodi e di aghi, San Lauro e compagni Martiri (Martiri), San Floro (Martire) e San Franco (venerato a Francavilla a Mare).