Non accenna a diminuire lo scandalo generato dal funerale del boss Vittorio Casamonica. Lo spettacolo offerto ieri a Roma da carrozza, rolls royce e elicotteri è stato uno schiaffo alla politica e alle autorità che ora stanno reagendo, cercando di individuare le responsabilità. La prima azione è stata dell’Enac, che ha ritirato la licenza al pilota dell’elicottero privato, che sorvolando Roma ha poi fatto cadere petali dove si stava svolgendo il funerale. In queste ore, si è scatenata inoltre un’intensa polemica sul fatto che la Chiesa di don Bosco, dove si sono celebrati i funerali, abbia concesso il permesso a un conclamato boss della malavita romana negandoli invece nel 2006 a Piergiorgio Welby. Proprio sull’argomento interviene Roberto Saviano, che sul proprio profilo twitter, non senza polemica, scrive: “La chiesa che negò i funerali a Piergiorgio Welby ieri li ha concessi in pompa magna al capoclan Vittorio Casamonica”. Il parroco si è subito giustificato dicendo di non essere a conoscenza di quanto successo al di fuori della chiesa e che la decisione di negare o concedere i funerali non spetta a lui. Clicca qui per leggere il tweet di Saviano
Lo scandaloso funerale di Vittorio Casamonica, celebrato ieri a Roma, continua a far parlare. Il boss del clan omonimo, invischiato nella vicenda di Mafia Capitale, ieri, infatti, è stato protagonista di un funerale da film di Hollywood. Carrozze, colonna sonora de Il Padrino, folle inneggiante al “Re di Roma” e un elicottero che lascia cadere petali di rosa. Chi ha permesso che il quartiere Tuscolano venisse bloccato per ore? Chi ha dato il permesso perché un elicottero privato sorvolasse il quartiere e lanciasse fiori? Come è stato possibile che venissero affissi manifesti ostentatamente offensivi della legalità? Domande scomode, che chiedono l’immediata risposta della politica e dell’autorità che, però al momento, scaricano le proprie responsabilità, ammettendo di non aver saputo niente prima che i funerali di Casamonica venissero celebrati e che si consumasse lo spettacolo. Il prefetto Gabrielli, sostiene che la Prefettura non ne era a conoscenza ma cercherà di risalire ai responsabili. Il Ministro Alfano ha chiesto una relazione dettagliata alla Prefettura, Il sindaco di Roma, Marino, ha chiesto lo stesso, sostenendo che una simile vicenda è inaccettabile e non è possibile che delle esequie siano strumenti usati “dai vivi per inviare messaggi ai mafiosi”. Anche il parroco della Chiesa di Don Bosco, teatro dello spettacolare funerale, ha dichiarato di non essere stato a conoscenza di quanto stava avvenendo fuori, di non sapere chi fosse Vittorio Casamonica e che comunque l’esponente di un clan non è escluso dalla Chiesa, sono decisioni che si prendono più in alto di lui.