San Giovanni detto il Battista, per via del fatto che a lungo battezzò i fedeli di Dio lungo il fiume Giordano, e battezzò lo stesso Gesù Cristo prima che iniziasse la sua predicazione pubblica, è uno dei santi di maggiore levatura dell’intero calendario della Chiesa Cattolica. Questi era il figlio della cugina della beata vergine Maria, Santa Elisabetta: il Vangelo di Luca ci ricorda come Maria, che portava in grembo il figlio di Dio, andasse a trovare la sua anziana cugina, rimasta incinta per un dono miracoloso del Signore. Già nel ventre materno, Giovanni sussultò, riconoscendo Gesù, che avrebbe amato teneramente per tutta la vita, e a cui avrebbe preparato la strada per la sua missione. San Giovanni è infatti anche detto il Precursore, proprio perché il suo obiettivo dichiarato era quello di creare un terreno fertile per la venuta del Cristo e per le sue parole di salvezza. Anche il battesimo che impartiva, per sua stessa dichiarazione, era solo un pallido surrogato di quello che avrebbe impartito il Figlio di Dio, il quale avrebbe purificato gli uomini non con il tramite dell’acqua, ma con il fuoco dello Spirito Santo. Anche Gesù amò teneramente Giovanni, il quale si ritirò in eremitaggio nel deserto, vivendo di locuste e miele selvatico, pregando e attendendo il giorno della venuta del Cristo.
San Giovanni viene ricordato il giorno 29 di agosto, per quanto questa forse non fu la data della sua morte, ma la data in cui la sua testa venne ritrovata e traslata a Roma. Infatti, Giovanni il Battista fu il primo martire nel nome di Cristo. La sua predicazione era pura e adamantina: egli si scagliava contro i potenti senza temerne l’ira. A lungo aveva dichiarato ad alta voce che il comportamento del re Erode Antipa, successore di Erode il grande, era immorale. Questi aveva preso presso di sè Erodiade, che era stata la moglie di suo fratello. Erode temeva la fama di santità di Giovanni, ma fu Erodiade a sobillarlo contro l’eremita, tanto da indurlo a metterlo in catene. Poi un giorno, in occasione del compleanno del re, Salomè, figlia di Erodiade, danzò per la corte, e i suoi movimenti ammaliarono talmente i presenti da indurre Erode a prometterle un dono, un dono qualunque. La giovinetta, su suggerimento di sua madre, chiese la testa di Giovanni il Battista. Questi, che era già stato imprigionato da tempo, fu quindi condannato a morte e decapitato: era il 31 dopo Cristo, e di lì a poco il Nazareno sarebbe uscito allo scoperto, iniziando la sua predicazione e avviandosi a sua volta sulla strada del martirio.
La decollazione di San Giovanni Battista è diventata una ricorrenza molto sentita dalla cristianità fin dai primi secoli della Chiesa; veniva celebrata in onore di colui che riconobbe la natura divina del Cristo prima di chiunque altro con il nome di Passio o Decollatio. La decollazione del Battista è stata immortalata, nel corso dei secoli, da molti artisti famosi, poiché il fiero carattere di questo santo continua ancora oggi ad essere un esempio e un faro per tutti quei cristiani dalla fede debole e vacillante.
Il Battista non ebbe timore della morte, che affrontò per non rinnegare la verità delle sue parole. Ancora oggi, San Giovanni Decollato è patrono delle Anime Decollate, che hanno particolare bisogno della sua intercessione poiché esse perirono per mano del boia. Inoltre, è patrono degli albergatori, perché fu un banchetto a causarne la morte.
La testa di San Giovanni il Battista, secondo la tradizione, si trova nella chiesa di San Silvestro in Capite a Roma, mentre la mandibola si trova nella chiesa di san Lorenzo, a Viterbo.