La Chiesa Cattolica festeggia, domenica 9 agosto 2015, Santa Teresa Benedetta della Croce. Il suo nome di nascita era Edith Stein. Venne alla luce a Breslavia, da una coppia di ebrei di origine tedesca, il 12 agosto 1891. La giovane, ultima di undici figli, venne allevata secondo i principi della religione israelitica. Dopo la morte del padre, avvenuta quando aveva solo due anni, la famiglia fu assistita ed educata con le sole forze della madre. All’età di 13 anni, Edith manifesta una profonda crisi di fede tanto che si dichiarò atea e profondamente convinta che Dio non esistesse. Ebbe, a differenza delle molte donne della sua epoca, la possibilità di dedicarsi allo studio. Dopo aver conseguito la maturità si iscrisse alla facoltà di Storia e Psicologia presso l’Università di Breslavia optando per il dipartimento di germanistica.
Dotata di una straordinaria intelligenza scrisse trattati di psicologia, filosofia ed approfondì i suoi studi accademici di teologia. Durante la prima guerra mondiale seguì corsi di infermeria e divenne crocerossina presso l’ospedale civile austriaco. Nel 1917 si laureò. Durante i suoi studi venne a conoscenza della disciplina fenomenologica fondata da Edmund Husser. Per seguire le lezioni del filosofo e matematico austriaco, Edith nel 1931 si trasferì presso l’università di Gottinga. Ben presto divenne la sua discepola. Fu in questo periodo che fece la conoscenza di Max Scheler, un rinomato filosofo che si era convertito alla religione cattolica, grazie a lui Edith si avvicinò al cattolicesimo tanto che nel 1921 si convertì a tale fede e nel 1922 ricevette il Battesimo.
Dal 1923 fino al 1931 si dedicò all’insegnamento a Speyer, l’anno successivo passò all’Istituto Pedagogico di Munster ubicato in Westafalia. Dopo solo un anno, a causa delle leggi razziali, gli venne bloccato l’insegnamento. Alla scoperta della morte di un suo carico amico ed assistente di Husser, Adolf Reinach, Edith si avvicinò ulteriormente alla fede cattolica. Tale avvicinamento fu dettato dall’atteggiamento della moglie del defunto, benché addolorata ma non afflitta, aveva trovato la forza di superare la sua perdita nel conforto di Dio. Per lei fu un incontro illuminante con la Croce di Dio che la portò ad entrare nel Convento delle Carmelitane di Colonia, nel 1933, come postulante. Stabilì di prendere il nome di Teresa Benedetta, decisione presa dopo essere stata affascinata dalla lettura dell’autobiografia di Teresa D’Avila. Al nome aggiunse quello della Croce a ricordo della sua prima esperienza divina con la Croce di Cristo.
Intanto, a seguito della guerra, il razzismo contro gli ebrei divampava, pertanto la presenza in convento della Santa rappresentava un pericolo per tutte le consorelle, per cui si decise di trasferirla nel convento di Echt in Olanda. Qui Teresa Benedetta della Croce trascorse il tempo non solo pregando ma anche studiando le opere del riformatore San Giovanni della Croce.
Nel 1940 con l’arrivo in Olanda dei tedeschi, Edith venne marchiata, nonostante l’abito claustrale, con il simbolo ebraico della stella gialla. Il 2 agosto del 1942, la religiosa e sua sorella Rosa anche lei carmelitana, vennero arrestate dalla Gestapo e condotte nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Pochi giorni dopo, il 9 agosto, Edith venne uccisa nella camera a gas e qui immessa nel forno crematoio.
Teresa Benedetta della Croce è stata beatificata, il 1 maggio del 1987, da Papa Giovanni Paolo II nel Duomo di Colonia e dichiarata santa nella Basilica di San Pietro l’11 ottobre del 1998 dal medesimo pontefice. Dal 1999, la Santa, insieme a Santa Caterina e Santa Brigida di Svezia, è patrona d’Europa. Il nome Teresa deriva dal greco ed etimologicamente significa cacciatrice. Mentre il nome Benedetta ha origine dal termine latino benedictus e significa colei che augura del bene. La Santa viene raffigurata sempre in abito monacale su cui, spesso, si nota la stella gialla ebraica. Tra le mani tiene il crocefisso oppure la Bibbia. Il suo emblema è la palma. Santa Teresa Benedetta della Croce, il 9 agosto, viene venerata presso tutte le chiese cattoliche sparse sul territorio italiano con preghiere e novene finalizzate ad ottenere grazie per sua intercessione.
La città di Lissone, in onore della Santa, organizza il campeggio della Comunità Pastorale. Un incontro realizzato per far conoscere, ai partecipanti, la vita, le opere e la spiritualità della Santa. Il Circolo di studio e ricerche di Edith Stein di Gottinga in Germania, ogni due anni, assegna ad associazioni o a persone singole il premio Edith Stein per ringraziarle del loro impegno sia nel mondo del sociale che in quello civile. Durante la manifestazione viene approfondito il pensiero della Santa ed analizzate le sue opere. Gli stessi festeggiamenti vengono organizzati anche dal Centro Italiano di ricerche fenomenologiche di Roma. La Parrocchia di Santa Edith Stein di Roma, nel giorno della commemorazione della Santa, organizza canti liturgici, momenti di preghiera e di riflessione sulla vita di Santa Teresa Benedetta della Croce.
La Parrocchia Roveleto di Cadeo, in provincia di Piacenza, di cui la Santa è Patrona, le dedica sontuosi festeggiamenti con una sagra con bancarelle di prodotti tipici del luogo, la processione per le vie del paese, spettacoli teatrali e balli. Il Comune, che è famoso per il Mercato Europeo dei prodotti provenienti da varie parti dell’Europa, si trova lungo la via Emilia Parmense a pochi chilometri da Piacenza. Il 9 agosto si festeggiano molti altri santi tra cui il Beato Antonio Mateo Salamero, San Falco di Palena eremita, il Beato Claudio Richard martire, Beato Giovanni della Berna, Santa Marianna Cope di Molokai, San Maurilio da Rouen, San Romano di Roma martire, eccetera.