L’intelligence degli Stati Uniti ha sventato un piano di attentato a Papa Francesco, che avrebbe dovuto essere realizzato durante la visita del Pontefice in America prevista per fine mese. A rivelare la minaccia sventata, Micheal McCaul, politico che fa parte del Congresso, durante un’intervista a un talk show dell’ABC. McCAul è responsabile della Commissione della Camera per la sicurezza interna e, durante l’intervista, ha dichiarato che il fatto che Bergoglio sia una persona molto vivace e appassionata, che ama incontrare il pubblico e intrattenersi con le persone a lungo, aumenta notevolmente i rischi per la sua persona, mettendo a repentaglio la propria sicurezza. Per questo motivo i responsabili dei servizi segreti e di intelligence statunitensi stanno lavorando incessantemente, monitorando accuratamente ogni possibile minaccia a Papa Francesco, riuscendo così a individuare e smascherare questo specifico caso. McCaul, tuttavia, non ha rivelato ulteriori dettagli sull’attentato sventato. Ad aumentare i rischi per il pontefice, è anche il fatto che Bergoglio preferisca usare un modello di papa-mobile aperto o parzialmente aperto, diversamente da quanto fatto finora dai proprio predecessori, che a seguito dell’attentato che colpì Giovanni Paolo II nel 1981, hanno viaggiato su mezzi chiusi e a prova di proiettile. Questo, però, non sembra essere l’unico attentato organizzato contro a Papa Francesco ad essere stato sventato di recente, a quanto pare a Gennaio, Zulkifli bin Hir, uno dei maggiori ricercati dell’FBI, avrebbe progettato di piazzare una bomba contro il papa durante la visita nelle Filippine, il terrorista, però, è stato ucciso da un raid delle forze speciali filippine.