Nel giorno del 16 settembre di ogni anno la Santa Chiesa Cattolica Romana ricorda e festeggia i Santi Cornelio papa e Cipriano vescovo, due religiosi vissuti nel corso del secondo secolo dopo la nascita di Gesù Cristo e che per la loro fede furono oggetto delle persecuzioni messe in atto dai Romani portandoli a diventare due martiri.
San Cornelio è nato all’incirca nell’anno 180 in una località non nota dell’impero Romano. San Cornelio visse in un periodo che come detto fu molto difficile per i Cristiani ed in particolar modo quelli che vivevano nell’impero romano dove soprattutto per volere dell’Imperatore Decio, venne messa in atto una terribile persecuzione. San Cornelio fu un religioso caratterizzato dalla grande fede, ben voluto da tutta la comunità cristiana che risiedeva nei pressi di Roma. Il 20 gennaio 250, per volere dello stesso Decio, l’allora papa Fabiano venne condannato a morte. Per poter decidere chi dovesse succedere alla guida della chiesa cristiana, si rese necessario attendere qualche mese in quanto la violenza con cui vennero portate avanti le persecuzioni fu di straordinaria intensità. Inoltre, all’interno della comunità non vi era grande accordo sul nome del successore di Fabiano in quanto si formarono due correnti di pensieri rispetto al modo di comportarsi nei confronti dei cristiani che dinnanzi alle spade e la ferocia dei romani avevano abbandonato la strada della fede.
La scelta richiese la bellezza di 14 mesi alla fine dei quali i sedici vescovi allora in carica decisero di affidare a Cornelio il compito di guidare la Chiesa Cristiana. Cornelio peraltro non aveva manifestato interesse ad occupare tale posizione ma non potè fare altro che prendere atto della volontà di Cristo e di Dio. Durante i quattordici mesi in cui c’era stata la sede vacante, si erano formate varie correnti di pensiero all’interno della chiesa tra le quali quella che voleva a guida della Chiesa, San Cipriano, che era stato etichettato come una sorta di traditore per via del fatto di essere fuggito da Roma durante il periodo delle violenti persecuzioni da parte dell’Imperatore Decio.
Uno dei più acerrimi oppositori di San Cipriano fu Novato che trovò alleanza in Novaziano, un presbitero di dubbia moralità che approfittò del vuoto di potere in seno alla Chiesa per farsi largo per ottenere un sempre maggiore supporto. Vi fu una battaglia anche tra Cornelio e Novaziano con il primo che aveva una posizione indulgente nei riguardi dei cristiani che avevano mostrato paura nei confronti delle persecuzioni romane. Vi fu una dura lotta ma alla fine prevalse Cornelio ma Novaziano non si arrese ed alcune settimane più tardi si autoproclamò Papa dando vita ad uno scisma che andò avanti per un paio di secoli. Grazie all’appoggio di San Cipriano, San Cornelio ebbe modo di avere l’appoggio di gran parte della cristianità nella parte settentrionale dell’Africa.
Nell’anno 252 dopo la morte dell’imperatore Decio, il suo successore Gaio Vibo Treboniano Gallo, decise di mettere in atto una nuova persecuzione ai danni dei romani con l’accusa di essere stati la causa della pestilenza che colpì Roma tra il 251 ed il 252. Secondo alcuni documenti dell’epoca, l’unico atto di tale persecuzione fu quella di ordinare l’arresto di San Cornelio che venne portato a Civitavecchia dove nel giugno del 253 venne ucciso. Il suo corpo fu sepolto nelle Catacombe di San Callisto ed è il patrono degli animali dotati di corna in Bretagna. San Cipriano invece il 30 agosto 257 venne condannato dal proconsole Paterno dopo un interrogatorio nel quale rimarcò il fatto di essere cristiano e vescovo della chiesa. La morte avvenne il 14 settembre 258 per martirio e durante la sua vita terrena venne molto ammirato da Sant’Agostino d’Ippona per la sua lotta alla corruzione ed il suo carattere caritatevole.
San Cipriano è il patrono del piccolo centro di San Cipriano Picentino ubicato nell’attuale provincia di Salerno in Campania.
Il 16 settembre vengono festeggiati anche altri personaggi di grande spessore della religione cattolica come Santa Eufemia, San Prisco, San Ninian, Santa Ludmilla, Santa Edith, San Giovanni Macias, beato Lodovico Aleman, il beato Ignazio Casanovas e San Vitale.