Oggi, martedì 22 settembre 2015, si ricorda la memoria di San Maurizio. Le notizie che sono arrivate fino a noi a proposito di San Maurizio sono dovute alle agiografie di Sant’Eucherio vescovo di Lione e specialmente a “La Passione del Santo” che scrisse raccogliendo i racconti orali ricevuti dal primo vescovo del Vallese San Teodoro risalente al IV secolo. San Maurizio, conosciuto anche come Moritz, Morris o Mauritius, nacque nei pressi di Tebe attorno al 250 d.C. all’interno di una famiglia pagana. Sulla sua giovinezza non sono giunte alcune notizie tranne che abbracciò molto presto la carriera militare e divenne un primicerius, un grado di alto livello paragonabile a quello attuale di Colonnello.
In seguito San Maurizio ebbe il comando della Legione Tebea che racchiudeva un centinaio di uomini temuti dai nemici e rispettati dai superiori. Si racconta che durante un inverno San Maurizio e la sua truppa vennero inviati a Gerusalemme dove il Santo entrò in contatto con la comunità cristiana presente e instaurò un rapporto di amicizia con il vescovo San Zambda prodigandosi in lunghi colloqui religiosi. Da questo rapporto profondo nacque nel Santo la decisione di ricevere il battesimo e di assumere il ruolo di missionario arrivando a convertire così tutta la Legione al cristianesimo. Poco tempo dopo l’imperatore Massimiano Erucleo ordinò alla Legione di recarsi in Svizzera per sedare una rivolta di un gruppo di Galli ingaggiata nella contrada Bagaudi e per assicurarsi il buon esito della missione l’imperatore ordinò che la truppa facesse un sacrificio pagano.
San Maurizio si rifiutò di adempiere al volere imperiale spiegando le motivazioni con una lettera in cui l’intera Legione si dichiarò serva di Dio e in cui specificò di “non ridurci ad offenderlo e ci troverai come sempre pronti a seguire i tuoi ordini” [cit. La Passione del Santo di Eucherio]. L’imperatore ordinò quindi che la Legione venisse decimata tramite impiccagione e San Maurizio incitò i compagni a resistere e a versare il loro sangue per amore verso il Cristo. Il corpo del Santo venne ritrovato in seguito dal devoto San Martino di Torus che ne individuò la presenza in base alla trasudazione della città natale in cui San Maurizio era stato sepolto. Il sangue in seguito raccolto e distribuito in numerose Chiese europee.
San Maurizio viene attualmente considerato patrono di Casa Savoia e dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro oltre che dell’Ordine del Toson d’Oro di Spagna e Austria. Fra le città che hanno scelto il patronato di San Maurizio si trova Imperia dove è presente la Basilica di San Maurizio e dove il 26 novembre si festeggia la Festa Patronale. Nel recente gennaio del 2008 anche Varese ha eletto San Maurizio patrono di Cassano Magnago dove il Santo viene ricordato durante la Festa del Patrono del 21 settembre. Cassano Magnago è un comune in provincia di Varese che ha ricevuto la nomina a città solo nel 1996. La città è percorsa dal torrente Rile che scorre sotto il manto stradale e che riceve a nord le acque del torrente Riofreddo. Recentemente è stato ritrovato nella città un’urna cineraria che risale al periodo fra il 600 ed il 450 a.C. che quindi la pone come una delle città più antiche del territorio italiano. E’ possibile trovare il nome del comune nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani del 1200 ad opera di Goffredo da Bussero dove descrive il luogo già comprensivo di quattro Chiese.
In questo stesso giorno si celebrano anche Sant’ Ignazio da Santhià, sacerdote; Santi Vitale Innocenzo, martiri; San Silvano di Levroux, eremita e Santi Agostino Yu Chin-gil e Paolo Chong Ha-sang, martiri. Si ricordano inoltre i seguenti Beati: Beata Maria della Purificazione Vidal Pastor, martire e Vergine; Beato Giuseppe Marchandon e Beato Carlo Navarro Miquel, sacerdote e martire.