Oggi, mercoledì 23 settembre 2015, la chiesa celebra la memoria di San Pio da Pietrelcina. San Pio da Pietrelcina è stato canonizzato nel 2002 da Giovanni Paolo II dopo un processo di canonizzazione iniziato praticamente subito dopo la sua morte. Francesco Forgione, questo il nome del religioso, in realtà era considerato santo già quando era in vita e da decenni i fedeli si recavano al suo convento per ricevere parole di conforto, preghiere e ottenere guarigioni insperate. Anche lo stesso Giovanni Paolo II si era recato da lui, a San Giovanni Rotondo, quando era ancora un giovane sacerdote. Nonostante il popolo scorgesse in padre Pio la santità, il frate francescano non ebbe vita facile all’interno della Chiesa e conobbe anche l’umiliazione della sospensione dal sacerdozio.



Francesco Forgione nacque a Pietrelcina, in provincia di Benevento, nel 1887. La sua era una famiglia numerosa e di umili origini, ma di fervente fede. Fin da bambino, il santo aveva delle visioni mistiche in cui Maria e Gesù gli assicuravano il suo aiuto per combattere con Satana. Entrato in convento a 16 anni, prese il nome di Fra’ Pio, ma continui disturbi di salute convinsero i suoi superiori a concedergli diversi soggiorni in famiglia per ristabilirsi. Venne ordinato sacerdote nel 1910 e fu proprio in quel periodo che ricevette le stigmate. In seguito sarebbero scomparse, ma egli asseriva di provare un dolore acutissimo.
Per problemi di salute assolse solo in parte la leva militare (allora era obbligatoria anche per i sacerdoti), venne congedato anzitempo e i suoi superiori decisero di mandarlo per un periodo al convento di San Giovanni Rotondo (Foggia). Il clima pareva essergli di sollievo ed egli chiese di poter rimanere in quel luogo.



Nel 1918 frate Pio ebbe diverse visioni in cui asseriva di essere stato colpito al costato da una lancia e ricevette nuovamente le stigmate. Contemporaneamente, chi si avvinava a lui percepiva un profumo di fiori. La voce di questi eventi miracolosi si sparse in paese e presto ci furono file di pellegrini che si recavano dal frate per chiedere aiuto e guarigioni. Il Vaticano riceveva solo notizie sommarie di questi eventi e decise di avviare approfondite indagini per acclarare se si trattasse di simulazione o di una vera manifestazione di santità. Dopo essere stato sottoposto ad alcune visite mediche con esiti contrastanti, il Sant’Uffizio giudicò che si trattasse di un imbroglione ed egli venne sospeso dal servizio sacerdotale, mentre la chiesa invitava i fedeli a non recarsi più a San Giovanni Rotondo.



Le restrizioni nei confronti di padre Pio rimasero in vigore fino al 1933, quando il papa le revocò e i fedeli ricominciarono a recarsi da lui per pregare e per confessarsi. Si narra che il santo rimanesse nel confessionale fino a 16/18 ore al giorno e, a fargli visita, erano anche teste coronate, tra cui la principessa Maria Josè di Savoia e i reali di Spagna. Nel 1940, con il denaro raccolto attraverso le offerte libere dei fedeli, il santo diede il via alla costruzione della Casa Sollievo della Sofferenza.
Padre Pio morì il 23 settembre del 1968 e venne sepolto all’interno del convento di San Giovanni Rotondo. Nel 2008 si procedette a un’ispezione canonica della salma, che venne riesumata ed esposta alla venerazione dei fedeli per circa un anno, dopodiché venne collocata nella cripta della nuova chiesa di San Pio, costruita dopo la sua canonizzazione.

è stato scelto come patrono della Protezione Civile, inoltre è compatrono del suo villaggio natale, Pietrelcina.

Il 23 settembre la chiesa celebra la memoria di un lungo elenco di santi, tra essi non si può non citare santa Elisabetta e san Zaccaria, genitori di San Giovanni Battista e cugini di Maria, oltre a san Lino, scelto da San Pietro come suo successore e santa Rebecca, la moglie di Isacco.