Un lungo discorso quello che Papa Francesco ha tenuto all’ONU, davanti all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite: ha parlato di pace, di guerra, di crisi e di ambiente. Attacco duro alla concezione di guerra e a tutti i conflitti ancora attivi nel mondo, «sono la negazione di tutti i diritti». In seguito ha ricordato come bisogna tutelare i Paesi poveri dal debito estero che li sottomette: interessante anche l’affondo sulla sacralità della vita e la differenza positiva tra uomo e donna. «La difesa dell’ambiente e la lotta contro l’esclusione esigono il riconoscimento di una legge morale inscritta nella stessa natura umana, che comprende la distinzione naturale tra uomo e donna e il rispetto assoluto della vita in tutte le sue fasi e dimensioni». Ora però Bergoglio è al Memorial per l’11 settembre dove ha salutato le famiglie delle vittime dell’11 settembre 2001 dopo l’attacco alle Torri Gemelle: in questi minuti poi Papa Francesco sta tenendo un incontro interreligioso sempre a Ground Zero: un momento di preghiera e di raccoglimento per ricordare le vittime del vile attentato alle Twin Towers.
Casa, lavoro e terra. Il papa ha concluso il suo discorso alle Nazioni unite, un discorso in cui ha invitato i potenti della terra a “fare il possibile affinché tutti possano disporre della base minima per rendere effettiva la loro dignità e per formare e mantenere una famiglia: a livello materiale casa, lavoro e terra; a livello spirituale la libertà dello spirito”. Ha poi invocato la fine di ogni guerra: “sono la negazione di tutti i diritti e un’aggressione all’ambiente” ha detto. Ha citato le grandi crisi mondiali, quelle in Ucraina, Siria, Iraq, Libia e Sudan, dove si combattono le guerre più sanguinarie e chiesto che vengano bandite le armi nucleari. Ha sottolineato l’emergenza ambientale e rivolto un appello per i cristiani perseguitati dall’Isis e non solo: “Non posso non reiterare i miei ripetuti appelli in relazione alla dolorosa situazione di tutto il Medio Oriente, del Nord Africa e di altri Paesi africani, dove i cristiani, insieme ad altri gruppi culturali o etnici sono stati obbligati a essere testimoni della distruzione dei loro luoghi di culto, del loro patrimonio culturale e religioso, delle loro case ed averi e sono stati posti nell’alternativa di fuggire o di pagare l’adesione al bene e alla pace con la loro stessa vita o con la schiavitù”. Infine un chiaro monito alla diffusione dell’ideologia genere e gay e contro l’aborto: “La difesa dell’ambiente e la lotta contro l’esclusione esigono il riconoscimento di una legge morale inscritta nella stessa natura umana, che comprende la distinzione naturale tra uomo e donna e il rispetto assoluto della vita in tutte le sue fasi e dimensioni”.
Per la prima volta sul palazzo delle Nazioni Unite oggi sventola la bandiera dello Stato Vaticano. Il pontefice sta per cominciare il suo atteso discorso. Il segretario Ban Ki-moon lo ha accolto calorosamente: “Grazie per la sua spiritualità e amore per l’umanità. Grazie per aver trovato il tempo di incontrare il nostro staff, che lavora giorno e notte per la pace nel mondo e per la tutela dei diritti”. Il papa infatit ha fatto un lungo giro per il palazzo di vetro a bordo di una automobile elettrica salutando i dipendenti personalmente. Per seguire l’evento in diretta video streaming, basta cliccare qui.
Sta per cominciare la diretta del discorso di Papa Francesco all’ONU, davanti all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite: tra pochi minuti la prolusione su vari temi davanti ai rappresentanti delle nazioni, ma fino a poco fa ha voluto parlare e ringraziare in un’altra sala tutto il personale del Palazzo di Vetro che ogni giorno lavorano per permettere una perfetta organizzazione dei lavori dell’ONU. Prima la gente comune insomma, a cui ha chiesto di pregare per lui e a cui ha rivolto un’accorato pensiero per il loro lavoro oscuro dietro le quinte: «dietro le quinte voi lavorare per la pace, prego per voi». Ora tantissimi applausi e con tranquillità si avvia, accompagnato da Ban Ki-moon, verso il Palazzo di Vetro per tenere il tanto atteso discorso dopo quello già storico di ieri al Congresso Americano.
Comincia a breve l’atteso discorso di Papa Francesco all’Assemblea Generale dell’ONU a New York, un giorno dopo a quello storico al Congresso americano di Washington: continua il viaggio di Bergoglio negli Stati Uniti dopo quello di Cuba di settimana scorsa, un discorso che avviene a 50 anni esatti dalla prima visita di Papa Paolo VI. Al centro del discorso di oggi davanti alle Nazioni Unite, due tematiche di quest’Assemblea: il Millenium Goal, ovvero la lotta alla povertà dai risultati piuttosto controversi in America e poi la preparazione al summit sul clima che si terrà a Parigi il prossimo dicembre. Povertà, capitalismo, ma anche guerra e vendita delle armi: questi tra i temi che potrebbe toccare il Pontefice a breve nel suo discorso al Palazzo di Vetro. Al momento è in colloquio con il segretario generale ONU, Ban Ki-moon, poi terrà il discorso davanti all’intera Assemblea Generale e in seguito vedrà il presidente russo del Consiglio di sicurezza. Al termine di tutto, verso le 17.430 ora italiana, commemorerà le vittime del terrorismo fondamentalista con un incontro interreligioso a Ground Zero, nel Memorial dell’11 settembre. Nel pomeriggio americano, Papa Francesco farà tappa ad Harlem dove visiterà una scuola incontrando bambini e famiglie di immigrati e chiuderà il tutto con la messa nel Madison Square Garden della Grande Mela, È possibile seguire il discorso che tra pochi minuti comincerà tramite la diretta video streaming dell’evento dal Palazzo di Vetro, attraverso il canale Youtube del Centro Televisivo Vaticano: per vedere il video in diretta basta cliccare qui sotto il pulsante > e seguire in streaming.