Oggi, domenica 27 settembre 2015, la chiesa celebra la memoria di San Vincenzo De’ Paoli. Vincenzo De’ Paoli nacque in Francia a Pouy nell’aprile 1581 da un’umile famiglia francese. Fino all’età di quindici anni fece il pastore, per aiutare economicamente la famiglia molto numerosa e successivamente, nel 1595, fu mandato a studiare presso il collegio francescano di Dax. I suoi genitori non potevano permettersi un’istruzione per il figlio e difatti i suoi studi furono finanziati da un rinomato avvocato della regione, che era stato particolarmente colpito dall’arguta intelligenza del giovane Vincenzo e aveva deciso di fargli da tutore.
Nel 1605 fu ordinato sacerdote e secondo una leggenda proprio in quell’anno gli capitò una disavventura. Pare infatti che mentre viaggiava da Marsiglia a Narbona, fu catturato dai pirati e venduto come schiavo e solo due anni dopo fu liberato dal suo padrone, che nel frattempo era riuscito a convertire al Cristianesimo. Vincenzo si dedicò molto alla carità e all’educazione dei più poveri e per questo fondò un gruppo di chierici, specializzati nell’apostolato rurale, appartenenti alla cosiddetta Congregazione della Missione, e soprannominati in seguito Lazzaristi.
Alcuni di questi si recarono anche in missione in Madagascar, e offrirono un esempio di carità per tutto il mondo. Nel 1629, in collaborazione con Luisa di Marillac, fondò la congregazione delle Figlie della Carità, note anche come Suore di San Vincenzo de’ Paoli. Le sue opere di carità e assistenza divennero celebri anche presso la corte di Luigi XIII, che volle Vincenzo De’ Paoli, come suo consigliere, ma ben presto si allontanò dalla corte francese, per via di alcuni screzi con il cardinale Mazzarino, all’epoca Ministro della Carità. Presso la corte di Francia, fu anche confessore della regina Anna d’Austria.
La figura di San Vincenzo è molto apprezzata dalla comunità cristiana per aver rispecchiato nel corso della sua vita la missione cattolica, sia per il suo atteggiamento caritatevole nei confronti dei più disagiati, sia per la sua intensa attività di apostolato e di educazione della comunità cattolica. Nel corso della sua vita non prestò particolare opposizione nei confronti del movimento protestante, mentre si scontrò duramente con il movimento dei giansenisti, che introduceva nella dottrina il concetto di salvezza predestinata, negando il libero arbitrio dell’uomo.
Morì a Parigi il 27 settembre 1660.
Il 27 settembre si celebra il culto di San Vincenzo De’ Paoli. Originariamente la festa liturgica era stata indicata per il 19 di luglio e spostata al 27 settembre dal papa Paolo VI.
E’ patrono del Madagascar, dei bambini abbandonati, dei prigionieri e di tutte le associazioni caritatevoli cattoliche. Presso i fedeli di tutta Italia è ricordato con delle celebrazioni liturgiche che commemorano la sua attività pastorale. E’ ad esempio festeggiato a Bologna, presso la Chiesa di San Vincenzo e a Casagiove in provincia di Caserta, dove però i festeggiamenti si tengono a luglio, nella Chiesa della Missione a Cagliari, a Trieste e a Villa Castelli in provincia di Brindisi. Tutte le associazioni cattoliche appartenenti alla Famiglia Vincenziana, si riuniscono in occasione della ricorrenza della festa del loro fondatore, per celebrare la sua memoria con una liturgia.
Il capoluogo dell’Emilia Romagna, Bologna ha una chiesa dedicata al culto di San Vincenzo de Paoli. La città celebra il 27 settembre la liturgia in onore del patrono dell’omonima chiesa, sia con una messa liturgica, sia con giochi e canti svolti presso l’oratorio della Parrocchia. La chiesa si trova in zona San Donato di Bologna e risale al 1955, quando il Comune aveva iniziato un’opera di miglioramento urbanistico della zona. Il quartiere si trova nella parte orientale della città di Bologna, dove sorge la Fiera di Bologna e gli uffici della Regione. La città Dotta celebre per le sue torri e i suoi portici è un luogo con una vivace vita sociale e culturale ed è sede di numerose chiese e luoghi di culto.
Il 27 settembre si celebrano anche i Santi Adolfo e Giovanni di Cordova, San Bonfiglio di Foligno, Santi Fidenzio e Terenzio da Todi e i beati Antonio de Torres, Fedele da Puzol e Chiara della Resurrezione.