Un caso spinoso, non il “solito” brutto episodio di malasanità ma ben peggio: in provincia di Casenza un bambino disabile e la sua famiglia vengono intimati dal fisco tramite cartella esattoriale di pagare un mancato pagamento precedente di 35mila euro. Ma qui lo scandalo: il piccolo Giorgio, è disabile dichiarato dai medici al 100% dopo che alla nascita un errore dei medici ha reso il piccolo che era sano con una malattia perenne che si porterà dietro fino alla nascita. Da allora, sono passati 10 anni, la famiglia ancora sta aspettando il risarcimento di un milione di euro per coprire tutte le spese che in questo tempo sono state necessarie per prestare cura e assistenza a Giorgio 24, ore su 24. Durante il servizio-denuncia mandato in onda su Studio Aperto qualche minuto fa, hanno parlato i due genitori dicendo tutto il loro disappunto e scandalo per la “beffa” dell’Agenzia delle entrate che ora si riversa su di loro per ottenere pagamenti che la famiglia non riesce a sostenere non essendo ancora stata risarcita dopo il brutto fatto della nascita. «La cartella esattoriale è una beffa, ci chiede 35 mila euro che noi non abbiamo», racconta il padre mentre la moglie rincara la dose dicendo che per una “stupidaggine” il proprio piccolo è malato in questo modo, e per un’altra “stupidaggine” si rischia ora di peggiorare una situazione che davvero prende i contorni del surreale. Non da ultimo, nella cartella esattoriale dell’Agenzia delle Entrate viene inserita la postilla per cui se non venisse pagato a breve quella somma verrà posta sotto fermo la loro automobile: l’unico mezzo che hanno per trasportare il figlio in sedia a rotelle a scuola. Insomma, di certo il Fisco sta applicando la legge, ma il vero problema sta nel mancato risarcimento ancora oggi, a dieci anni dall’accaduto. Incredibile, ma a Cosenza in questo caso è vero.