Si è conclusa la conferenza stampa in Vaticano di presentazione delle due lettere apostoliche in forma di Motu Proprio di Papa Francesco sul grande tema del matrimonio, a pochi giorni dall’inizio del Sinodo canonico sulla famiglia. Concetto chiave per Bergoglio, a differenza di come in queste ultime ore viene presentato dai vari media, è il favorire non la nullità dei matrimoni ma la celerità dei processi. Il titolo delle due lettere del Pontefice si intitolano “Mitis Iudex Dominus Iesus” e “Mitis et misericors Iesus” e lasciano già trasparire il riferimento diretto a Gesù, giudice ma anche misericordioso: ovvero esattamente i due concetti cardine all’interno dell’unione matrimoniale, un patto e un’affezione che il Papa ha voluto richiamare con queste lette. Molto comunque le novità che Francesco ha deciso di inserire all’interno dell’iter per arrivare a verificare la nullità o meno di un matrimonio; le cause di nullità restano trattate per via giudiziale e non amministrativa per tutelare in massimo grado la verità del sacro vincolo, ma per la celerità si passa ad una sola sentenza in favore della nullità esecutiva quindi non più una doppia decisione conforme. Ci sarà un giudice unico in sostanza, sempre chierico e sotto la responsabilità del vescovo, e lo stesso vescovo è giudice tra i fedeli a lui affidati. Fattore importante è anche la gratuità dei processi che viene ribadita, era giù così con la legge vigente: «perché la Chiesa, mostrandosi ai fedeli madre generosa, in una materia così strettamente legata alla salvezza delle anime manifesti l’amore gratuito di Cristo dal quale tutti noi siamo stati salvati». rimane anche l’appello al Tribunale della Sacra Rota, per rinsaldare quello che Bergoglio definisce un vincolo giuridico e sacro tra la Sede di Pietro e le chiese particolari.