Ebbene si, a volte, ma non sempre, la politica oltre a moltiplicar parole incide nella vita reale di tutti i cittadini, con provvedimenti che dovrebbero aumentare il welfare generale, ovvero tutte quelle attività di supporto al cittadino con la finalità di ridurre le disuguaglianze sociali. Grazie al recente Jobs Act, che ha esteso il congedo parentale a ore a tutti i lavoratori dipendenti, l’INPS si è adeguata per accogliere online tutte le richieste, che così potranno essere inoltrate con facilità. A integrare la fruibilità di tale opzione, c’è la circolare INPS n. 152/2015, con tutte le istruzioni per richiedere il congedo parentale su base oraria (fino ai 12 anni del figlio), che brevemente riassumeremo. Il Dlgs 80/2015 garantisce una retribuzione del 30% fino ai 6 anni estendendo tale diritto anche in mancanza di specifica previsione contrattuale, almeno per il 2016. Il congedo prevede una durata massima di sei mesi, e può essere adottata sia la formula di congedo frazionato o giornaliero, anche alternandole, avendo cura di utilizzare la corretta procedura online a seconda della scelta. La possibilità di Cumulabilità fa sì che i suddetti permessi non incidano su altri dovuti a differenti diritti, tipo quelli conferiti dalla legge 104. Se al genitore che intende usufruire di questo diritto rimane l’onere di comunicare al datore di lavoro la richiesta del congedo parentale, con due giorni di preavviso, indicando l’inizio e la fine del periodo di congedo, il fatto di poterla presentare con procedura telematica o tramite numero verde, semplifica di molto la burocrazia a cui si deve andare incontro.



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