Ha confessato il killer di Ashley Olsen, l’americana uccisa nel giallo, ormai risolto, di Firenze: a Pomeriggio 5 si parla di questo brutto caso di cronaca che oggi forse ha visto il suo epilogo, quantomeno per quanto riguarda la responsabilità diretta. È stato arrestato un ragazzo senegalese di 27 anni, Diaw Cheiktidian, che ha confessato tutto anche se con versione diversa sulle modalità raccontate dalla polizia e dalla procura. Al momento comunque è accusato di omicidio volontario aggravato, e il ragazzo clandestino da 4 mesi in Italia, ma incensurato, starebbe cercando di trovare una linea difensiva che non aggravi la condizione già molto pesante della sua situazione. Intanto da Barbara D’Urso vengono mostrare le immagini dell’arrivo a Firenze dei genitori della ragazza, arrivati oggi dall’America per celebrare il funerale che si terrà nei prossimi giorni. Non hanno voluto parlare, come era prevedibile, ma sono ovviamente addolorati e distrutti. Un caso bruttissimo con ancora qualche versione che non convince e con il ragazzo senegalese che è stato rintracciato sia dalle immagini raccolte davanti all’appartamento di Ashley e poi anche dal fatto che ha inserito la sua sim nel telefono della Olsen, che ancora non viene ritrovato.



Nella puntata di oggi a Pomeriggio 5 si parlerà di tutti gli sviluppi del caso di Ashley Olsen, l’americana uccisa a Firenze con ovviamente tutte le novità che oggi sono davvero importanti: il caso sembra essersi chiuso in poche ore, con l’arresto e l’ammissione di colpa nell’omicidio della ragazza, anche se la linea difensiva del 27 senegalese, Diaw Cheiktidian, clandestino senza precedenti penali, è ovviamente diversa dall’accusa ufficiale della procura che parla di omicidio volontario aggravato. «Non volevo ucciderla, non conoscevo prima di quella sera Ashley»: secondo Tgcom24, dopo un rapporto sessuale consenziente con la Olsen nella notte tra giovedì e venerdì scorso, il ragazzo senegalese avrebbe ammesso alla polizia che Ashley avrebbe tentato di mandarlo via in maniera brusca dicono che stava per arrivare il fidanzato, ma lui ha risposto “non sono mica un cane” e l’ha spinta facendole sbattere la testa. A questo punto la versione non convince, perché secondo l’accusa la morte di Ashley è arrivata sia per strangolamento che per un’azione contundente, mentre Diaw continua a dire che i segni di strangolamento sarebbero legati al fatto che avrebbe cercato di rialzarla. Tra poco su Canale 5 e Barbara D’Urso, tutte le novità.



Il caso dell’americana uccisa a Firenze, Ashley Olsen, sembra già risolto con l’arresto nella notte del sospettato senegalese che dopo 4 ore di interrogatorio ha confessato l’omicidio. “L’ho spinta e ha battuto la testa” è la linea difensiva del giovane 27enne senegalese,  identificato dagli inquirenti come Diaw Cheiktidian, anche se la versione dei fatti non convince il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo che in conferenza stampa poco fa ha elencato tutte le prove schiaccianti contro il senegalese clandestino in Italia ma solo da 4 mesi. «Non c’è traccia di gioco erotico, ed è possibile che i due ragazzi non fossero lucidi ma aspettiamo gli esami tossicologi su Ashley per capirne di più». Per il ragazzo viene smentita l’ipotesi che fosse un pregiudicato per droga, era incensurato e si sarebbe conosciuto con la ragazza americana proprio la sera dell’omicidio: i due hanno avuto un rapporto sessuale consenziente, conferma il procuratore, e poi qualcosa è scattato che ancora va chiarito. Oltre alla morte per strangolamento con un fascetta, confermato, sorgono anche due forti fratture craniche della ragazza che già di per loro avrebbero portato alla morte Ashley, probabilmente dovute alla cruda violenza usata dal ragazzo nello sbatterla contro la parete più volte. Per questo motivo l’accusa ufficiale rimane omicidio volontario aggravato con crudeltà, anche se il caso rimane ancora aperto per chiarire gli ultimi dettagli e la vera versione dei fatti.



Novità clamorose sul caso di Ashley Olsen, l’americana uccisa a Firenze: fermato il sospettato torta ieri, un senegalese di 25 anni che ha confessato, stando alle notizie di Ansa e altri giornali nazionali, la propria responsabilità anche se molti punti oscuri rimangono ancora. L’uomo ha detto di non aver avuto l’intenzione di uccidere, di averla incontrata in un locale e di essere andato in casa con lei: i due a quel punto avrebbero avuto un rapporto sessuale ma poi è occorso un litigio e a quel punto lui l’avrebbe spinta e lei ha battuto la testa. Ma i segni di strangolamento? Sarebbero legati al fatto che avrebbe cercato di rialzarla: poco chiaro però il tutto, sopratutto non coincide con la versione della scientifica che dava Ashley morta per strangolamento. L’uomo ora è agli arresti e l’incontro con la ragazza potrebbe essere legato ai rapporti dell’uomo con gli ambienti della droga con un possibile gioco erotico che potrebbe essere finito male in quella notte terribile. Secondo il procuratore di Firenze, Giuseppe Creazzo, l’uomo sarebbe un clandestino  in Italia da 4 mesi. Ci saranno ovviamente notevoli aggiornamenti nelle prossime ore, con relativi commenti e polemiche.

La vicenda si fa sempre più fitta nel caso Ashley Olsen, l’americana uccisa a Firenze nella notte tra venerdì e sabato, con un sospetto degli inquirenti che ancora viene tenuto nascosto. Quello che si viene a sapere dalle novità di ieri è che si tratterebbe di un uomo noto alle forze dell’ordine, con precedenti nel mondo dello spaccio e che avrebbe passato la sera assieme ad Ashley nella notte di giovedì. Inoltre, nel sopralluogo durato tutta la giornata di ieri nell’appartamento della bella ragazza americana strangolata, sono stati raccolti vari dati e informazioni rispetto alle ultime ore, per capire se effettivamente c’è stato un rapporto sessuale prima della morte e consenziente, come pare dagli indizi rivelati alla stampa. Arrivano però in queste ore alcune voci dall’America che parlano di vasti timori nell’opinione pubblica statunitense per un nuovo caso di cronaca nera in Italia con coinvolta una ragazza Usa: la mente corre all’omicidio di Perugia, con Meredith e Amanda protagoniste. Sentite il Washington Post: «Spero solo per Ashley che questa inchiesta sia più chiara di quella del delitto Meredith: l’assassino riaccende le preoccupazioni sulla giustizia, sui diversi sistemi politici e della giustizia, sugli stili diversi del giornalismo fra Stati Uniti e Italia». 

Dopo la notizia di un sospettato nelle indagini sull’omicidio di Ashley Olsen, la ragazza americana trovata morta nella sua casa di Firenze, emergono dubbi su altri particolari della vicenda. Secondo quanto riportato dal programma Storie Vere, andato in onda oggi su Rai Uno, la ragazza portava una collanina, così come si vede nelle fotografie postate sui social network: potrebbe essere stata usata come arma del delitto? Oppure le è stata strappata ed è stata strangolata con un cavo? All’interno dell’abitazione c’era poi una sedia rotta ma il fidanzato Federico Fiorentini ha affermato di essere stato lui a romperla dopo aver trovato il corpo della ragazza e aver capito che era morta. Un altro giallo è poi quello del cellulare. Quando è stato rinvenuto il corpo della donna mancava il telefono cellulare: che fine ha fatto? E’ stato preso dall’assassino? E’ possible che la donna prima di essere uccisa abbia inviato dei messaggi? Tutte domande alle quali gli inquirenti stanno cercando risposte. La città è sotto choc e la comunità americana si è stretta intorno alla famiglia di Ashley Olsen. 

E’ in corso un nuovo sopralluogo, il secondo, da parte della scientifica nell’appartamento di Ashley Olsen. E’ quanto riferisce Rainews24 direttamente da Firenze. Continuano quindi nel capoluogo toscano le indagini sul giallo della ragazza americana trovata morta nella sua casa sabato scorso dal fidanzato Federico Fiorentini. Tra le ultime novità sul caso i particolari sulle ultime ore di vita della giovane e soprattutto un sospettato. Un uomo sarebbe stato ripreso mentre accompagnava la donna agli angoli delle strade che conducono dal locale “Montecarla”, il club privato dal quale Ashley Olsen è uscita quella notte, fino a via Santa Monaca, dove c’era la sua abitazione: per gli inquirenti si tratterebbe di un soggetto con precedenti penali. E sempre secondo quanto riportato da Rainews24, la 35enne non avrebbe riportato segni di colluttazione e sarebbe stata trovata nuda sul suo letto a soppalco, strangolata probabilmente 24 ore prima con una fascetta, e avrebbe avuto, dopo i primi risultati dell’autopsia, un rapporto sessuale consenziente

Novità nel giallo di Ashley Olsen, la ragazza americana trovata morta sabato scorso nella sua casa di Firenze dal fidanzato Federico Fiorentini. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita della giovane per capire se conoscesse o meno il suo assassino. Secondo le ultime notizie, riportate da Rainews24 direttamente dal capoluogo toscano, la ragazza sarebbe stata trovata nuda sul suo letto a soppalco, strangolata probabilmente 24 ore prima con una fascetta, e avrebbe avuto, secondo i primi risultati dell’autopsia, un rapporto sessuale consenziente: sul corpo non ci sarebbero infatti segni di colluttazione, dettaglio che fa pensare che la donna conoscesse la persona che l’ha uccisa. Ipotesi che prende sempre più corpo anche per un altro particolare riportato dal quotidiano La Repubblica, l’esistenza di fotogrammi che riprenderebbero l’uomo, forse uno spacciatore, che accompagna Ashley Olsen a casa: “Qualcuno li vede insieme e descrive alla polizia la persona con la donna americana. E poi ci sono quei video: tanti fotogrammi mostrano i due che camminano accanto fino all’appartamento di via Santa Monaca. Grazie alle testimonianze raccolte dalla mobile diretta da Giacinto Propazio e alle immagini le indagini sull’omicidio scoperto sabato scorso sono a una svolta, c’è un sospettato”.