Papa Francesco ha incontrato oggi gli ebrei a Roma nella grande Sinagoga assieme a tutti i responsabili della religione giudaica, del presidente della Comunità ebraica romana, italiana e alla Fondazione Museo della Shoah: il pontefice oggi ha riposto dei fiori sulla lapide che ricorda la deportazione degli ebrei romani nel 1943 e ha poi percorso una strada per ricordare l’effige di Stefano Gai Tachè, bambino ucciso in un attentato terroristico contro gli ebrei nel 1982. All’interno della Sinagoga ha poi riferito un discorso accorato, ricordando la grande importanza nel rapporto di fratellanza con il polo ebraico: «Voi siete i nostri fratelli e le nostre sorelle maggiori nella fede, tutti apparteniamo ad un’unica famiglia, quella di Dio, il quale ci accompagna e ci protegge come suo popolo. Conflitti, guerre, violenze ed ingiustizie aprono feste profonde nell’umanità e ci chiamano a rafforzare l’impegno per la pace e la giustizia». Ha poi chiuso il suo discorso davanti all’applauso degli uditori, rivolgendo un’appello contro le guerre che anche in questo momento agitano il Medio Oriente e non solo in Palestina. «La violenza dell’uomo sull’uomo è in contraddizione con ogni religione degna di questo nome».



Strage di civili negli attacchi dell’Isis in Siria: il governo siriano ha alzato a 300 il numero dei morti nella giornata di attentati del Daesh nella zona di Deir el Zour, nella zona est del paese. La notizia viene data dall’Osservatorio siriano per i diritti umani ha confermato il rapimento nella stessa zona e nelle stesse ore, di altri 400 civili. Attacco totale dei jihadisti, con il massacro e il possibile tale per gli uomini e le donne rapite che in queste ore stanno sconvolgendo le cronache internazionali: le notizie che arrivano parlano del massacro di ieri in cui hanno perso la vita 50 membri delle forze di sicurezza e 85 dei loro familiari. Damasco poi precisa che i morti sono 300, di cui sarebbero la gran parte anziani, donne e bambini, mentre i 400 rapiti sarebbero dei filo-regime di Assad, combattenti e soldati di vario genere.



La notizia arriva dagli Stati Uniti e rappresenta una novità nel campo medico e scientifico ancora tutto da verificare e controllare: a breve inizieranno i primi test del Prozac, celebre medicinale, per cercare di combattere i sintomi della sindrome di Down. Verranno effettuati dalla University on Texas Southwestern Medical Center di Dallas; lo studio verrà fatto su alcune donne in gestazione di bimbi a cui è stata già diagnosticata la sindrome della Trisomia 21. Il farmaco verrà dato a queste 14 donne che si sono offerte volontarie sia durante la gestazione che durante i primi due anni della vita del bambino nato. Molte le polemiche e i dubbi a livello scientifico, che prendono varie strade: da un lato si tratta di una malattia genetica e sembra molto difficile che un farmaco possa eliminarne i sintomi, dall’altra fornire un medicinale non certo bando durante la gravidanza non è una decisione da nulla. «Non è detto che nell’uomo l’effetto sia lo stesso e fino alla dimostrazione non si possono illudere le famiglie», riferisce all’Ansa Renata Bartesaghi, Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna.



Una vendetta verso i “miscredenti occidentali”, questa la motivazione che è alla base degli attentati in Burkina Faso e che ha provocato 28 morti, per la maggior parte occidentali. Le vittime, di 18 nazionalità diverse, sono state colpite da terroristi dell’ISIS che sono stati catturati dopo un lungo assedio da parte delle forze speciali. Le teste di cuoio durante l’azione hanno ucciso 4 dei terroristi, ma hanno liberato oltre 150 ostaggi. Preoccupazione da parte del governo italiano, che sconsiglia ai connazionali di frequentare luoghi a rischio, ma che conferma che durante l’attacco non sono stati colpiti italiani. 

Storica intesa sul nucleare iraniano, intesa che di fatto mette fine alle sanzioni verso il paese asiatico. L’agenzia internazionale per l’energia atomica, conferma il rapporto sul programma atomico iraniano, e certifica il rispetto dell’accordo cui si è faticosamente giunti nel luglio dello scorso anno. L’accordo che prevedeva un graduale controllo da parte dell’agenzia dei progressi nucleari da parte dell’Iran, contemplava in caso di rispetto delle norme, un graduale smantellamento delle sanzioni economiche applicate. Soddisfazione è stata espressa da tutti i maggiori leader mondiali, che rilevano come l’accordo sia uno “storico passo verso la pacificazione, di una delle zone più calde del pianeta”.

Cercava una “vendetta diabolica”, l’uomo che a Brescia è stato arrestato dagli uomini della polizia di stato e della polizia locale, con la gravissima accusa di aver cercato di infettare con il virus dell’HIV, ragazze minorenni che si prostituivano. L’uomo 55 anni sieropositivo da quasi vent’anni, era abituale cliente di prostitute bresciane adescate su internet, ad esse domandava rapporti senza profilattico spacciandosi per un pilota militare e per questo “sicuramente sano”. L’uomo ha confessato motivando il suo gesto con il desiderio di vendetta, per essere stato lui stesso infettato da giovanissimo durante un rapporto a pagamento. L’uomo è stato sottoposto ad arresto domiciliare, l’invito da parte delle autorità di rivolgersi a un medico di fiducia in caso di contatto con l’arrestato.

E dopo averci rimesso “le penne” per la troppa vanità, El Chapo entra anche nella vita politica e culturale del nostro paese grazie a un libro di Roberto Saviano. No, non sarà protagonista di un nuovo romanzo dello scrittore campano, ma lo è anzi grazie un uno vecchio. Il volume “zero zero zero” si trovava infatti in bella vista su un letto, di uno dei covi usato dal più grosso narcotrafficante mondiale. Le immagini con il volume sono state pubblicate dal sito del giornale messicano “El Universal”. Nel covo perquisito dalle forze speciali, non era stato trovato il boss, arrestato in seguito in un altro nascondiglio. Nessuna dichiarazione è giunta dallo scrittore italiano.