Nella giornata di oggi, lunedì 18 gennaio 2016, viene celebrata Santa Beatrice d’Este. Di nobile lignaggio e appartenente alla famiglia degli Este, Santa Beatrice nasce nel 1226 a Ferrara, figlia di Giovanna di Puglia e di Azzo VII d’Este. A meno di vent’anni, come di uso al tempo, viene data in sposa a Galeazzo, figlio del podestà della città di Vicenza, e per lui si trasferisce dalla città natale.
Il giovane marito, però, viene ucciso in battaglia: è allora che la giovane, educata dalla zia omonima, monaca vicino Padova, decide di abbandonare i fasti e le ricchezze della vita mondana cui era abituata. Si reca quindi in pellegrinaggio presso il convento di Isoletta San Lazzaro, portando con sé alcune dame di compagnia e spogliandosi con loro degli antichi fasti per ritirarsi definitivamente a vita monastica ispirata a quella di San Benedetto. Poco alla volta, il numero delle consorelle inizia ad aumentare, e Santa Beatrice ottiene da Innocenzo IV di poter spostare il convento presso Santo Stefano della Rotta. E’ proprio qui che continuerà a dedicarsi alla vita monacale e alle orazioni, fino al momento in cui, a quarant’anni appena compiuti, si spegne circondata dalle amate consorelle. Le spoglie della futura santa vengono sepolte all’interno del chiostro della chiesa di Sant’ Antonio Abate, sorta proprio nel convento di Santo Stefano, e da subito colpiscono i fedeli della zona che cominciano presto ad omaggiarle con il pellegrinaggio.
Grande parte del fascino che il sepolcro di Santa Beatrice esercita ancora oggi sui suoi fedeli è dovuto al miracolo notato già pochi anni dopo la sua scomparsa e di cui si legge nelle cronache dell’epoca: in alcuni giorni dell’anno il marmo che ricopre la sua tomba trasuderebbe di uno strano liquido e le stesse spoglie della nobile d’Este emanerebbero un delicato profumo di fiori.
Fu proprio questo miracolo a influire sulla decisione di santificare Santa Beatrice, che venne presa da Clemente XIV prima e Pio VI l’anno successivo, alla fine del Milleottocento, che fissarono però la data della celebrazione il 19 gennaio, dal momento che il 18, all’epoca, era dedicato al culto della Basilica di San Pietro, festività poi soppressa.
Ancora oggi la santa viene festeggiata con giornate di messa e orazioni soprattutto nei paesi della zona del ferrarese, dove Santa Beatrice era nata e cresciuta, ma anche nel piccolo comune di Broni, in Lombardia, del quale la santa è patrona.
Il 18 gennaio, però, non è soltanto il giorno dedicato a Santa Beatrice II d’Este: sono molte le sante e beate che vengono celebrate in questo freddo giorno d’inverno, come la Santa Margherita d’Ungheria e la martire cristiana Santa Prisca. Accanto a loro, alcune beate: le agostiniane Cristina Ciccarelli da L’Aquila, nata come Mattia, e la genovese Maria Teresa Fasce, che dedicò la sua vita, a cavallo tra diciannovesimo e ventesimo secolo, alla salvezza del maggior numero possibile di orfanelle, che raccolse intorno a sé crescendole con amore e devozione. Festeggiate lo stesso giorno anche le beate Regina Protmann, fondatrice dell’ordine di Santa Caterina, e quattro donne laiche che furono martirizzate ai tempi della rivoluzione francese insieme ai fedeli della Diocesi di Angers.