Il gup del tribunale di Pavia ha accolto la richiesta dell’accusa. Carlo Lissi è stato condannato all’ergastolo come richiesto, per aver ucciso la moglie e i due figli. Nonostante il rito abbreviato, Lissi non otterrà la riduzione di un terzo della pena, ma eviterà soltanto l’isolamento in carcere. Soddisfazione da parte dell’avvocato che ha rappresentato la madre della donna uccisa, Giuseppina Redaelli, che ha chiesto anche una provvisionale di 500mila euro. Anche la signora Redaelli ha espresso soddisfazione: “E’ stato malvagio con chi gli voleva bene”. La difesa ha già chiesto l’appello.



Nonostante gli accordi presi dopo la fine della seconda guerra mondiale che prevedevano il divieto per l’esercito tedesco di uscire dai propri confini per qualunque motivo, è da tempo che la Germania invia truppe per missioni di pace all’estero. Adesso però si potrebbe assistere al primo intervento militare tedesco in un conflitto. Lo ha fatto capire il ministro della difesa von der Leyen parlando con il giornale Bild a proposito di un intervento militare in Libia: “Berlino non si tirerà indietro dal fornire il suo contributo” ha detto. Per il ministro la situazione in Libia infatti potrebbe giustificare un intervento militare per stabilizzare il paese, ormai in gran parte in mano ai fondamentalisti islamici con il rischio di un collegamento con gli altri fondamentalisti nigeriani di Boko Haram. Un asse, ha detto, che potrebbe destabilizzare il Nord Africa. L’esercito tedesco ha effettuato la sua prima missione all’estero nel 1999, intervenendo con le forze di pace in Kosovo, per poi combattere in Afghanistan.



Ammazza il vicino di casa e dopo va a mangiare la pizza. E’ successo in provincia di Rieti nel Lazio a Forano località Colle Guardia. Due vicini di casa da tempo in contrasto sui confini delle rispettive proprietà, hanno litigato un’ultima volta fino ad arrivare la violenza. Uno dei due ha a un certo punto colpito Alberto Lucarelli di 73 anni con un oggetto contundente. Probabilmente non pensava di averlo ucciso e se ne è andato in pizzeria per poi tornarsene a casa dove ad attenderlo ha trovato i carabinieri. Ha confessato le sue colpe. Lucarelli è invece morto dopo essere stato trasportato in ospedale. 



Si è gettata dal secondo piano, dove viveva con i genitori, una ragazzina di dodici anni. E’ successo a Pordenone. E’ sopravvissuta ma è ovviamente in gravi condizioni. Aveva lasciato due lette sulla sua scrivania: ai genitori per scusarsi del gesto, ai suoi compagni di classe per accusarli (“adesso sarete contenti”). Dalle prime ipotesi sul caso sembra infatti che la ragazzina fosse vittima di bullismo. I due messaggi sembra fossero stati scritti da tempo, come se avesse meditato a lungo sul da farsi. Fortunatamente la caduta è stata frenata da una tapparella del primo piano, frenando l’impatto col selciato. Non è mai rimasta priva di coscienza, ha riportato numerose fratture. 

L’Isis colpisce ancora e lo fa in modo sempre più violento. Nonostante alcune disfatte sul terreno di guerra, si è compiuta ieri una delle stragi più gravi da quando lo stato islamico è comparso: trecento persone massacrate in una città dell’est del paese, Deir Ezzor, e altre quattrocento rapite. Tra i morti molte donne e bambini.  Deir Ezzor è sotto il controllo dell’esercito governativo siriano e i terroristi hanno sferrato un potente attacco che la dice lunga delle forze ancora a loro disposizione. Si combatte ancora oggi nella periferia mentre aerei russi bombardano cercando di sostenere le truppe siriane di terra. 

Una sentenza della Corte costituzionale risalente al 2010 potrebbe far saltare l’intero decreto cosiddetto Cirinnà, le unioni civili. A mettere a prova di costituzionalità la legge che sarà discussa in parlamento a fine mese non è l’argomento della stepchild adoption, la possibilità per un partner di diventare genitore del figlio biologico del suo nuovo compagno anche se dello stesso sesso che invece sembra l’argomento di cui tutti discutono in questi giorni, ma che le unioni civili possano essere equiparate al matrimonio. Il che invece, come da sentenza della Consulta, non è costituzionale, in quanto, si disse in quella sentenza, “I costituenti tennero presente la nozione di matrimonio che stabiliva (e tuttora stabilisce) che i coniugi dovessero essere persone di sesso diverso”. Lo stesso presidente della Repubblica Mattarella a cui è stata chiesta una opinione in merito, pur sottolineando che lui non è chiamato a esprimere un giudizio in merito al decreto legge, ha detto che dal punto di vista costituzionale ogni riferimento va a quella sentenza. Dunque gli articoli 2 e 3 del ddl Cirinnà quelli che rinviano ala disciplina sul matrimonio, potrebbero essere incostituzionali. In tal caso il capo dello Stato non potrebbe mai firmare la legge qualora venisse approvata dal parlamento.

E mentre sembrava che con l’Iran la situazione nei termini internazionali potesse volgere verso una fase di soluzione, arrivano altri test sui missili che Teheran sta compiendo e che hanno fatto scattare immediata reazione degli Stati Uniti, i quali hanno fatto partire altre sanzioni, di lieve entità ma che comunque mettono di nuovo in discussione la diplomazia tra le due super potenze. La risposta dell’Iran alle nuove sanzioni Usa contro i test dei suoi nuovi missili balistici sarà una prosecuzione e non uno stop: ecco le parole precise del ministro degli esteri iraniani, «proseguiamo nel nostro legale programma missilistico e di sviluppo delle nostre capacità di difesa». Secondo Teheran, i missili non sono concepiti per le testate nucleari quindi non violerebbero gli accordi presi con Ue e Usa ma sarebbero solo un tentativo di difesa. Le misure di sanzioni sono invece definite un «dare privilegi ai centri di potere di quanti all’interno e all’esterno pongono richieste eccessive», recita il comunicato dell’Iran. Guerra riaperta?

È un quartiere “super controllato” per paura di attentati, quello che ha ricevuto la visita del pontefice Francesco. Il Papa ha voluto abbracciare gli ebrei della capitale, e l’ha fatto in un luogo simbolo dell’ebraismo italiano, quella sinagoga di Roma che nel passato è stata al centro di furiose polemiche. Il Papa è stato accolto da Ruth Dureghello guida spirituale della congregazione ebraica romana, e prima donna a ricoprire questo importante incarico. Francesco ripercorre i passi delle storiche visite di papa Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, e come evidenziato dalla stessa Dureghello “un’azione ripetuta tre volte, diventa una consuetudine”.

Sarà un piano articolato in più punti, quello che verrà presentato mercoledì in consiglio dei ministri, e che oggi è stato dettagliatamente spiegato un una lunga intervista dal ministro Madia. L’esecutivo è intenzionato a dare una stretta a tutti coloro che “timbrano” senza lavorare, e punta al loro licenziamento già in 48 ore. Pugno duro anche verso i dirigenti che coprono il dipendente infedele. Dubbi sono stati sollevati dai sindacati e dalle opposizioni, le quali si riservano prime di rilasciare dichiarazioni, di leggere il testo del decreto. “Un dipendente pubblico che dice che va a lavorare e poi non ci va, deve essere licenziato. Ma non è vero che tutti i dipendenti P.a. siano fannulloni” ha dichiarato il ministro Madia.

Il capo della polizia criminale della capitale, Faridoon Obidi ha dichiarato all’ANSA: “Alle 18 ora italiana di oggi 17 gennaio 2016, un razzo ha colpito la Shash Darak Road. vicino all’ambasciata d’Italia ferendo almeno una persona. Un secondo razzo è stato invece neutralizzato”. “Allo stato delle cose non abbiamo motivi per ritenere che si tratti di un attacco diretto contro di noi”. Lo ha detto all’ANSA l’ambasciatore italiano a Kabul, Luciano Pezzotti, parlando dell’ordigno esploso all’esterno del compound della cooperazione italiana sullo stesso viale dove, a circa 200 metri, si trova la sede dell’ambasciata d’Italia.

Alla fine la brutta notizia è stata confermata prima dall’unità di crisi della Farnesina, e poi direttamente dallo stesso presidente Matteo Renzi. Tra i morti dell’attacco jihadista a Ouagadougou, vi è un piccolo di italiano di nove anni. Il nostro giovane connazionale era il figlio del titolare del bar “Cappuccino”, preso di mira dagli attentatori islamici. Cordoglio è stato espresso dalle massime figure istituzionali, che hanno fatto sapere che sarà fornita alla famiglia della piccola vittima tutta l’assistenza, diplomatica e psicologica, di cui avranno bisogno. Intanto sembrerebbe confermato il bilancio definitivo, che vede 29 morti e 33 feriti, alcuni dei quali in gravissime condizioni.

Il genio visionario Elon Musk, patron della società Tesla, ha visto oggi frustrata la sua ambizione di vedere il corretto atterraggio di un razzo riutilizzabile su una piattaforma in mare.  Secondo quanto riferisce la società, il razzo Space X sarebbe sceso troppo velocemente ed uno dei sostegni di aterraggio si sarebbe spezzato, facendo cadere su un lato il Falcon 9. Prima del successo dello scorso dicembre si erano registrati altri 4 fallimenti. Il 22 dicembre scorso, il razzo riutilizzabile Space X Falcon 9 era invece rientrato in atmosfera dopo aver portato in orbita 11 satelliti riuscendo ad atterrare in verticale senza riportare alcun danno,

Alla fine il “generale inverno” tanto atteso ha fatto la sua comparsa, anche nel nostro paese, causando i soliti disagi peraltro attesi. Sospese le corse verso le isole minori, isolati alcuni paesini della Basilicata, allerta in Piemonte e Val d’Aosta. L’ondata di freddo proveniente dalla Russia ha di fatto abbassato le temperature di quello che fino adesso era l’inverno più mite degli ultimi tempi. Secondo i metereologi essa permarrà sulla nostra penisola almeno fino alla meta della prossima settimana. Sul fronte statistico importante l’abbassamento della temperatura, che in alcuni luoghi ha sfiorato i -18 gradi.