“Le ricerche dovevano essere fatte meglio e di più in tutta la zona”. E’ quanto denuncia Mirko Alessandrini, il marito di Guerrina Piscaglia, la casalinga 50enne scomparsa in provincia di Arezzo il 1 maggio 2014: l’uomo è stato ospite in collegamento da Badia Telada del programma Storie Vere andato in onda questa mattina su Rai Uno. Il corpo della donna non è infatti ancora stato ritrovato dopo oltre un anno e mezzo dal momento in cui si sono perse le tracce di Guerrina. E riguardo a padre Gratien Alabi, indagato con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere, Alessandrini ha aggiunto: “Speriamo che padre Graziano parli”. In trasmissione è intervenuto anche don Bruno Fasani, volto noto ai talk show televisivi: “C’è stato un depistaggio nelle ricerche, dovuto al fatto di aver pensato inizialmente a un allontanamento volontario. Se padre Graziano fosse stato limpido avrebbe potuto dire ‘ho ricevuto in confessione una rivelazione sul motivo per cui Guerrina voleva allontanarsi’, anche senza tradire il vincolo confessionale. Questa ostinazione nel non parlare non depone a suo favore”.
“Hanno trovato un sacco pieno di ossa. Sembra siano quelle di Guerrina”. Ha sconcertato la frase, poi rivelatasi falsa, apparsa in un blog la scorsa settimana e ripresa subito sui social network: il messaggio si riferiva al caso di Guerrina Piscaglia, la casalinga 50enne scomparsa in provincia di Arezzo il 1 maggio 2014 e il cui corpo ancora non è stato ritrovato. Della storia di Guerrina si occupa questa mattina il programma di Rai Uno Storie Vere. Secondo quanto riportato nei giorni scorsi da Il Resto del Carlino, la frase sul ritrovamento dei resti della donna, diffusa in Rete, ha portato gli inquirenti a fare accertamenti. E presto si è capito che il messaggio non era attendibile. “Una frase digitata per sbaglio e mandata in diretta durante un programma tivù”, scrive il quotidiano che fa anche sapere che sono arrivate subito le smentite della procura di Arezzo, “Non ci sono stati nuovi ritrovamenti”, e dei carabinieri, “Non è stato trovato nulla”. Per alcune ore però gli abitanti di Ca’ Raffaello, il paese dell’aretino teatro della vicenda, sono stati in subbuglio, convinti che si fosse arrivati finalmente ad una svolta nel giallo di Guerrina, dopo oltre un anno e mezzo dalla sua scomparsa.
Fa ancora discutere il caso di Guerrina Piscaglia, la casalinga 50enne scomparsa a Ca’ Raffaello, in provincia di Arezzo il 1 maggio 2014 e il cui corpo ancora non è stato ritrovato dopo oltre un anno e mezzo. La storia di Guerrina sarà affrontata questa mattina nel programma di Rai Uno Storie Vere. A breve infatti potrebbero essere riprese le ricerche del corpo della donna. Anche un altro programma di Rai Uno La vita in diretta si è occupato ieri della vicenda: secondo quanto riferito dalla trasmissione si tornerebbe a cercare il corpo della donna nelle campagne circostanti, in particolare nella zona della Cicognara. E la nipote Maria ha dichiarato: “Ormai le speranze di trovare mia zia sono ridotte a zero, lei non aveva i mezzi per stare così a lungo lontano da casa. Siamo contenti che siano riiniziate le ricerche, bisogna dare un punto a questa storia, è due anni che aspettiamo un indizio. Padre Graziano? Sono convinta che lui c’entri, ha detto troppe bugie”. Sotto processo in Corte d’Assise ad Arezzo, con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere è infatti padre Gratien Alabi, nei confronti del quale, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, Guerrina avrebbe avuto una passione.