Si è avvalso della facolà di non rispondere Giosuè Ruotolo, indagato per l’omicidio di Teresa e Trifone, i due fidanzati uccisi con colpi d’arma da fuoco alla testa a Pordenone a marzo 2015. Della vicenda si occupa Pomeriggio 5, il programma pomeridiano di Barbara D’Urso su Canale 5. Ruotolo oggi è stato di nuovo interrogato: durante la trasmissione sono state mostrate le immagini dell’uscita dell’uomo dalla procura di Pordenone e i messaggi anonimi, risalenti all’estate 2014, arrivati a Teresa (“Trifone ti tradisce”, “Ne ho parlato con Trifone e abbiamo riso di te”, “Sei una stupida, una poveretta”). Secondo le accuse i messaggi sarebbero stati inviati da un finto profilo Facebook da Giosuè. Secondo l’avvocato di Giosuè invece, visto che il profilo FB è stato creato all’interno della caserma De Carli, la password era a disposizione anche di altri commilitoni e quindi i messaggi potrebbero non essere stati spediti dall’indagato. Per questo motivo Giosuè Ruotolo ha deciso di non rispondere alle domande degli inquirenti. Quello di oggi è il secondo interrogatorio di Giosuè: nel precedente aveva invece risposto a tutte le domande. Intanto il papà di Giosuè, avvicinato dai giornalisti della trasmissione, dichiara: “Non rilasciamo interviste, a voi interessa solo il colpevole”. 



Ha rischiato il fermo ma alla fine non è stato arrestato Giosuè Ruotolo, indagato per l’omicidio di Teresa e Trifone, i due fidanzati uccisi con colpi d’arma da fuoco alla testa a Pordenone a marzo 2015. Ruotolo oggi è stato di nuovo interrogato e le immagini dell’arrivo  dell’uomo prima di essere sottoposto all’interrogatorio saranno mostrate a Pomeriggio 5, il programma pomeridiano di Barbara D’Urso su Canale 5. Del caso si è parlato anche questa mattina nella trasmissione Storie Vere in onda su Rai Uno: secondo quanto riferito nel programma l’interrogatorio di Giosuè avrebbe potuto riguardare il profilo Facebook dal quale sarebbero partiti dei messaggi verso il profilo di Teresa, messaggi contro la coppia di fidanzati. L’arma del delitto è stata ritrovata a metà settembre 2015, a dicembre è stato fermato Giosuè e dopo poco anche la fidanzata Rosaria. 



Potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere, nel nuovo interrogatorio previsto per oggi, Giosuè Ruotolo, l’indagato per l’omicidio di Teresa e Trifone. Questa mattina nella trasmissione Storie Vere in onda su Rai Uno si parla di nuovo del caso morte di Trifone Ragone e Teresa Costanza, i due fidanzati uccisi con colpi d’arma da fuoco alla testa a Pordenone a marzo 2015. L’arma del delitto è stata ritrovata a metà settembre 2015, a dicembre è stato fermato Giosuè e dopo poco anche la fidanzata Rosaria. Secondo quanto riferito in trasmissione oggi Giosuè sarà sentito di nuovo dai pm riguardo al profilo Facebook dal quale sarebbero partiti dei messaggi verso il profilo di Teresa, messaggi che volevano minare la coppia che era molto affiatata. Teresa infatti confidò subito a Trifone che qualcuno le stava scrivendo cose negative. Da Storie Vere si viene a sapere anche che gli inquirenti hanno sentito pure una ragazza alla quale è stato chiesto quale era il rapporto di Giosuè con i suoi commilitoni e sono stati sequestrti anche i pc della caserma per sapere se i messaggi sono partiti da quel luogo oppure no. Infine nel programma viene mostrata una foto dei due fidanzati uccisi: Teresa ha un anello che dopo la sua morte non è stato più ritrovato. La madre della ragazza ne ha uno uguale ma quello che portava Teresa non si sa dove sia finito e se è stato portato via dall’assassino. 



E’ previsto per oggi un nuovo interrogatorio di Giosuè Ruotolo, il commilitone indagato per l’omicidio di Teresa e Trifone. Del caso si parla questa mattina nella trasmissione Storie Vere in onda su Rai Uno. Il mistero sulla morte di Trifone Ragone e Teresa Costanza, i due fidanzati trovati morti a Pordenone a marzo 2015: i due sono stati uccisi con colpi d’arma da fuoco alla testa ma è stata subito scartata l’ipotesi dell’omicidio-suicidio perché nell’auto non è stata ritrovata alcuna pistola. Secondo quanto rivelato lo scorso dicembre dal programma della Rai è stato aggiunto alla lista degli indagati, con l’accusa di favoreggiamento, anche il nome di Rosaria Patrone, la fidanzata di Giosuè Ruotolo. E sarebbe proprio la coppia Giosuè-Rosaria, nelle ipotesi degli inquirenti, ad aver ucciso Teresa e Trifone. Nell’ultima puntata di Storie Vere sono state rivelate indiscrezioni riguardo al profilo Facebook segreto che Giosuè e Rosaria avrebbero usato per interferire nella relazione tra Teresa e Trifone. E proprio per i nuovi sviluppi delle indagini l’accusa nei confronti di Rosaria, anche se non suffragata al momento dalla Procura, potrebbe cambiare in concorso in omicidio.