Il primo giorno di blocco del traffico a Napoli è ormai alle spalle, ma al di là della scelta del sindaco Luigi De Magistris di fermare i veicoli a motore dando vita ad uno stop antismog di circa una settimana per combattere le polveri sottili, qual è il bilancio di questo sabato 2 gennaio 2016? Secondo i dati forniti dalla Polizia Municipale di Napoli guidata dal colonnello Ciro Esposito i veicoli sottoposti a controllo sono stati poco meno di 2000 (per la precisione 1957), e di questi 328 sono stati multati per non avere rispettato la deliberazione della giunta comunale presieduta dal sindaco De Magistris. Dai controlli sono scaturite altre 191 multe, in molti casi affibiate agli stessi individui ai quali era stata comminata la sanzione per il mancato rispetto del blocco traffico, relative in questo caso ad altre infrazioni quali mancata assicurazione o revisione e patente scaduta. I controlli hanno interessato anche gli edifici pubblici e in questo senso va intesa la multa elevata ad un locale di Fuorigrotta per il mancato rispetto del limite dei gradi di temperatura stabilito dall’ordinanza.
Il blocco del traffico disposto da un’ordinanza del sindaco di Napoli De Magistris è stato oggetto di commenti di vario genere nel capoluogo partenopeo, ma in particolare gli avversari politici dell’ex magistrato si sono scagliati verso la deliberazione della giunta comunale che vieta la circolazione dei veicoli a motore da oggi fino all’8 gennaio. Dopo l’attacco frontale del candidato del centrodestra Gianni Lettieri è arrivata anche la punzecchiatura da parte di quello del Pd Antonio Bassolino, che in un post sulla propria pagina Facebook ha scritto ironicamente:”De Magistris aveva appena preso misure drastiche contro lo smog, criticando e sfidando il governo. Ma è stato sfortunato, è subito arrivata la pioggia…“.
Il blocco del traffico stabilito dal sindaco di Napoli De Magistris in seguito all’innalzamento oltre la soglia di sicurezza dei livelli di pm 10 da oggi fino all’8 gennaio 2016, ha scatenato le polemiche non soltanto dei cittadini partenopei costretti ad una settimana di disagi, ma anche di alcuni esponenti classe politica campana. Ne è un esempio Gianni Lettieri, candidato sindaco del centrodestra nel 2011 pronto a sfidare con la stessa casacca il sindaco uscente arancione alle amministrative del prossimo maggio. Il capo dell’opposizione in Consiglio Comunale, come riportato da “Repubblica” ha contestato il fatto che “il provvedimento restrittivo dell’amministrazione non è accompagnato da nessuna agevolazione per i napoletani“. Secondo Lettieri “quantomeno bisognava prevedere per questi giorni un biglietto di trasporto pubblico integrato su ferro e su gomma ad un euro, per non pesare ulteriormente sulle tasche dei cittadini“.
L’ordinanza del sindaco di Napoli De Magistris che ha stabilito il blocco del traffico da oggi, sabato 2 gennaio 2016, fino all’8 gennaio a causa dei livelli di pm 10 oltre i limiti consentiti ha suscitato diversi malumori nei cittadini partenopei costretti a fare a meno della propria vettura dalle ore 9 alle ore 17. Ma cosa accadrà a quanti tenteranno di aggirare il blocco del traffico? Come riportato da “napoli.fanpage.it”, a fare in modo che l’ordinanza del sindaco venga rispettata saranno due squadre di vigili: una si occuperà di controllare i veicoli circolanti per la città, punendo i trasgressori con multe che andranno dai 163 ai 658 euro; un’altra entrerà invece nei condomini per assicurarsi che le caldaie centralizzate non superino il limite 18 gradi per un massimo di 9 ore come disposto dal primo cittadino partenopeo.
Si apre all’insegna delle polemiche il primo giorno di blocco traffico a Napoli dopo l’ordinanza del sindaco De Magistris di limitare fino al prossimo 8 gennaio la circolazione delle vetture in città visti i livelli di pm 10 sopra la norma. In un’intervista rilasciata “Repubblica.it”, l’ex magistrato ha voluto chiarire le ragioni di questa sua scelta, in contrasto rispetto alle politiche promosse dal Governo nella persona del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti:”Trovo scarsamente efficace e poco applicabile limitare la velocità ai trenta chilometri orari. Il governo, invece, dovrebbe far molto di più per sbloccare i finanziamenti per il trasporto pubblico e consentire a Comuni come Napoli di poter rinnovare il parco mezzi a disposizione e investire sulla mobilità sostenibile. Servirebbe un allentamento del patto di stabilità per permettere alle città di acquistare nuovi e moderni autobus e treni per la metropolitana. Questo sì sarebbe utile per combattere davvero l’inquinamento“. Secondo De Magistris, la situazione di Napoli “non è la stessa di Roma e Milano. E questo è merito di quanto abbiamo fatto che ci ha consentito di arrivare a fine anno in un quadro di sostanziale normalità“.
Il traffico della città di Napoli resta limitato fino al prossimo 8 gennaio per via dell’ordinanza fatta dal sindaco De Magistris in ragione dell’alto livello di pm10 che si è riscontrato in diversi giorni dello scorso mese di dicembre. Un’ordinanza che è stata pesantemente criticata dai Verdi che l’hanno definita inutile per il raggiungimento dell’obiettivo: “Fortunatamente le previsioni del tempo ci dicono che, nelle prossime ore, pioverà perché solo la pioggia potrà migliorare la qualità dell’aria a Napoli”. I rappresentanti del partito nella città campana hanno anche evidenziato critiche rispetto alla mancata decisione di De Magistris di impedire i botti di capodanno, come fatto da altre città italiane, per ridurre il livello di pm10.
Parte questa mattina il blocco del traffico a Napoli, indetto dal Comune da oggi fino a venerdì 8 gennaio, con l’esclusione del giorno di Epifania – mercoledì 6 gennaio – con l’allarme smog che continua in tutta Italia. Dalle ore 9 fino alle 17, mentre domani, domenica 3 gennaio, il blocco totale (per tutte le deroghe vedere qui a fondo pagina) dei mezzi a motore partirà alle 9 ma finirà prima, alle 12. Nel frattempo, il sindaco Luigi De Magistris, ha ordinato anche l’abbassamento delle temperature dei riscaldamenti in città per non più di nove ore e con i gradi che scendono di una tacca negli edifici pubblici e anche in quelli privati. L’attenzione però nelle ultime ore è rivolta al meteo, e il motivo è presto detto: con la pioggia che sta arrivando anche nelle regioni meridionali, la situazione potrebbe cambiare e l’ordinanza del blocco traffico a Napoli potrebbe essere rivista qualora i valori delle polveri sottili (Pm10) dovessero in seguito assestarsi su valori più nella norma. Vento e acqua dunque sono sempre più attesi, specie dagli automobilisti che in questa settimana certamente non avranno vita facile.
L’anno è cambiato ma l’allarme smog è rimasto sempre uguale: a Napoli il blocco inizia domani e coinvolgerà tutta la settimana dei partenopei che vedranno ogni giorno, tranne l’Epifania, blocco del traffico per tutti i veicoli eccetto le deroghe che potete leggere qui sotto. Esce intanto in questo inizio anno anche una ricerca del Cnr – Consiglio Nazionale delle Ricerche – che ha studiato e monitorato oltre 3mila persone residenti nel comune d Pisa per indagare l’evoluzione della prevalenza delle malattie respiratorie e i risultati non sono certo esaltanti. “I tassi di prevalenza di alcuni disturbi polmonari sono più che raddoppiati negli ultimi 25 anni”, dice a Repubblica Sara Maio, dell’Io-Cnr di Pisa. Nelle sue parole tutto l’allarme per una situazione di inquinamento che deve destare preoccupazione: attacchi di asma sono alzati, rinite allergica pure e l’espettorato ha superato il 19% rispetto all’8,7% del 1985. Sono vari i periodi monitorati, dal 1985 al 1988, dal ’91 al ’93 e dal 2009 al 2011: ogni fase ha visto molti passaggi, con i pazienti che si sono prestati alla ricerca che hanno dovuto compilare vari questionari per spiegare bene le varie cause, i fattori di rischio a cui si erano esposti e ovviamente tutti i disturbi che avvertivano. Ovviamente non è solo lo smog a generare tutto ciò – fumo e riscaldamento atmosferico sono altrettanti devastanti – ma di certo ci vuole una inversione di tendenza che migliori la situazione. Al momento non è disperata ma certamente critica l’intera vicenda: cambierà qualcosa in questo 2016 che si apre oggi?
Da domani partono sei giorni di blocco traffico a Napoli deciso dal Comune e dal Sindaco De Magistris: livelli di PM10 alle stelle e stop totale a tutti i veicoli in particolari fasce d’orario che qui riassumiamo nel dettaglio. Domani, 2 gennaio 2016, lo stop partirà dalle 9 fino alle 17, mentre domenica 3 gennaio il blocco sarà solo dalle 9 fino alle 12. Ma da lunedì per tutta la settimana stop “selvaggio” per le auto dalle 9 alle 17, ad eccetto del 6 gennaio, giorno dell’Epifania, in cui il traffico sarà invece regolare. Per i giorni invece compresi da oggi fino al 6 gennaio ci sarà anche un’altra ordinanza comunale che impone un’ulteriore misura contro lo smog a livelli storici: riduzione della temperatura degli ambienti riscaldati a 18 gradi per gli edifici civili, ad esclusione di scuole, ospedali e strutture sanitarie, mentre è di 17 gradi il limite per gli edifici industriali e similari; in tutti i casi comunque è ridotta l’emissione di aria riscaldata a 9 ore invece che le 12 precedenti. Polemiche ovviamente vi saranno in questi giorni per un provvedimento considerato molto duro e per tanti giorni consecutivi, i primi in Italia, ma che di fatto prova a combattere il problema dell’inquinamento diventato davvero ostile alla qualità dell’aria e dell’ambiente per i cittadini anche napoletani.
Ecco invece tutte le deroghe che sono state decise dalla giunta di Napoli per il blocco del traffico partenopeo nei prossimi giorni, dalle 9 alle 17 ma con queste restrizioni: sono esentati dal diveito del blocco traffico gli autoveicoli per invalidi con pass regolare, i veicoli elettrici a zero emissioni, i ciclomotori e motoveicoli a 4 tempi, 2 tempi se omologati ai sensi della Direttiva Euro2. Tutti i veicoli a Metano e Gpl possono circolare, come anche gli Euro 5 e successivi per finire con tutti i veicoli intestati ad Enti publbici, Forze dell’Ordine, Polizia Locale, Protezione Civile, Militari e Ministri. Per tutte le informazioni precise, consultare il sito del Comune di Napoli e i canali social della capitale partenopea.