Gesti, temi, racconti. Segni che hanno fatto insospettire un’insegnante. Ecco come è stato scoperto il caso dei bimbi disabili maltrattati nella comunità-lager di Licata, in provincia di Agrigento. A rivelarlo è il preside di un istituto, intervenuto questa mattina a Storie Vere, il programma mattutino di Rai Uno, condotto da Eleonora Daniele. “L’insegnante – ha detto il preside – mi ha raccontato quali sono stati i segni che hanno innescato il sospetto e che ha ritenuto giusto liberarsi di questo peso, denunciando tutto ai carabinieri. Se i fatti stanno così va un elogio a questa insegnante”. Dagli accertamenti delle forze dell’ordine sarebbe appunto emerso che gli ospiti della struttura ‘Suami società cooperativa sociale – onlus’, per bambini con disabilità psichiche, sarebbero stati maltrattati con violenze psico-fisiche. Ed è partita l’operazione ‘Catene spezzate’: la struttura è stata messa sotto sequestro e i bambini trasferiti in altre comunità.
“In Parlamento fermo da troppo tempo il mio ddl con pene più severe per chi maltratta persone #disabili. Disumano quanto avvenuto a #Licata”. E’ intervenuto anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, via Twitter, sul caso della comunità-lager scoperta a Licata, in provincia di Agrigento. (clicca qui per leggere il tweet e i commenti). Della vicenda si è parlato questa mattina a Storie Vere, il programma mattutino di Rai Uno, condotto da Eleonora Daniele. Nei giorni scorsi è emerso che gli ospiti della struttura ‘Suami società cooperativa sociale – onlus’, per bambini con disabilità psichiche, sarebbero stati maltrattati con violenze psico-fisiche. Secondo quanto riferito in trasmissione, spuntano anche due morti sospette tra gli ospiti, nel 2011 e 2014: nel corso dell’operazione ‘Catene spezzate’, dopo il sequestro della comunità, gli ospiti sono stati trasferiti in altre strutture. E’ intervenuto in diretta anche il preside di un istituto di Licata per raccontare come il caso è stato scoperto: “Ho ascoltato l’insegnante che ha vissuto il fatto, mi ha raccontato quali sono stati i segni che hanno innescato il sospetto – gesti, temi, racconti dei ragazzi – e che ha ritenuto giusto liberarsi di questo peso. Ha quindi informato i carabinieri. che hanno compiuto le indagini. Se i fatti stanno così va un elogio a questa insegnante”.
Sarebbero otto le persone indagate a vario titolo con l’accusa di maltrattamenti, lesioni personali aggravate e sequestro di persona nel caso della comunità-lager scoperta a Licata, in provincia di Agrigento. A riferirlo è La Sicilia.it. Della vicenda si parla questa mattina a Storie Vere, il programma mattutino di Rai Uno, condotto da Eleonora Daniele. Nei giorni scorsi è emerso che nella comunità alloggio ‘Suami società cooperativa sociale – onlus’, struttura per bambini con disabilità psichiche, gli ospiti avrebbero subìto violenze psico-fisiche. Il caso è scoppiato dopo i racconti dei ragazzi, racconti che parlano di streghe, bambini picchiati, gente legata con le catene e violenze. Secondo quanto si legge su La Sicilia.it “agli arresti domiciliari è finita Caterina Federico, di 32 anni, di Licata, assistente sociale, titolare della comunità ‘Suami società cooperativa sociale – onlus’. Sottoposti alla misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Agrigento: Angelo Federico, di 29 anni, di Licata, operatore sanitario; Domenico Savio Federico, di 24 anni, di Licata, operatore sanitario; Giovanni Cammilleri, di 25 anni, di Licata, infermiere professionale. Applicata la misura cautelare del divieto di esercitare l’attività professionale dell’ufficio direttivo di amministratore della comunità di accoglienza Salvatore Lupo, di 39 anni, di Favara, amministratore della comunità. (…) Nell’inchiesta risultano indagati a piede libero altri tre soggetti: Salvatore Gibaldi, di 39 anni, nato a Gela ma residente a Licata; Angela Ferranti, di 49 anni di Licata; Maria Cappello, di 46 anni di Licata, tutti impiegati all’interno della struttura”.
Una comunità alloggio per bambini con disabilità psichiche teatro di maltrattamenti. Si parla oggi a Storie Vere, il programma mattutino di Rai Uno, della vicenda di Licata, in provincia di Agrigento. Nella cittadina è stato infatti scoperto un caso di violenze psico-fisiche ai danni dei piccoli ospiti della comunità ‘Suami società cooperativa sociale – onlus’. Secondo quanto riportato da La Sicilia.it i racconti dei ragazzi ospiti della struttura parlano di streghe, bambini picchiati, gente legata con le catene e violenze: “La struttura altro non era un vero e proprio lager, dove i ricoverati erano maltrattati, sottoposti a punizioni, nutriti con alimenti scaduti, e in alcuni casi legati con delle catene di ferro. (…) I ragazzi venivano incappucciati e legati alle sedie dopo essere stati scoperti a mangiare una merendina fuori dall’orario consentito, altri legati con catene e lucchetti ai letti per non aver finito il pranzo, altri ancora costretti a ingerire le proprie feci”. La struttura “è stata sottoposta a sequestro preventivo” e in seguito alle indagini sono “otto le persone indagate a vario titolo per maltrattamenti, lesioni personali aggravate e sequestro di persona”.