Novità dell’ultima ora per il grande Family Day 2016 che si terrà a Roma il prossimo 30 gennaio con tante assunzioni, comitati per la famiglia e semplici cittadini contro la Legge sule Unioni civili in discussione in Parlamento. Per le tante adesioni infatti che stanno arrivando anche nelle ultime ore, viene scelto dagli organizzatori di cambiare il luogo dove si terrà la manifestazione. Non più piazza San Giovanni a Roma, come per il precedente dell’anno scorso, bensì il Circo Massimo con uno scenario ben più ampio per accogliere il Family Day contro il ddl Cirinnà. Ecco il messaggio ufficiale postato su Facebook dal Comitato organizzatore “Difendiamo i nostri figli”: «A causa delle enormi adesioni che arrivano da tutta Italia che rendono “troppo piccola” piazza San Giovanni, il Family Day del 30 gennaio a Roma si svolgerà in pianta stabile al Circo Massimo dalle ore 12 alle ore 17». Per poter vedere il nuovo programma potete cliccare qui.



Countdown per il Family Day 2016 che a Roma tra qualche giorno, il 30 gennaio prossimo, vedrà la manifestazione del comitato “Difendiamo i nostri figli” e di molte associazioni cattoliche in difesa della famiglia e sopratutto contro la legge delle unioni civili in discussione in questi giorni in Parlamento. il ddl Cirinnà è il motivo della disfida sul campo politico, ma prima ancora culturale e anche religioso con la divisione in Italia tra favorevoli ad unioni civili che possono condurre alle adozioni per coppie omosessuale e contrari, come quelli che saranno in piazza a Roma. Tra di loro, ci sarà ovviamente l’organizzatore del Family Day, che intervistato da In Terris ha voluto ribadire l’appoggio della Chiesa di molti vescovi. Ecco le parole del professor Massimo Gandolfini: «Molte cose sono cambiate. La sensazione è che in questo momento ci sia una maggiore partecipazione e condivisione. Soprattutto l’impegno dei singoli Vescovi delle Diocesi, che ci hanno invitato a fare convegni, conferenze, incontri preparatori di quello che accadrà il 30 gennaio, mi ha tanto confortato. Abbiamo trovato dei Vescovi veramente splendidi, sensibilissimi, che hanno capito la gravità del momento. Io mi sento in perfetta, totale comunione, non soltanto ovviamente con il Santo Padre, ma con tutto il Clero».



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