La notizia è giunta oggi dopo il primi risultati della legge su fecondazione eterologa che a Bologna ha portato una gravidanza con un ovulo congelato 10 anni fa e da poco impiantato. Raggiunto dalla stampa, parla il direttore del centro, primo in Italia, dove sono stati emessi questi risultati dopo l’uscita della legge nel 2014, ovvero il Sant’Orsola di Bologna. «Il nostro Centro è un punto di riferimento nazionale, come testimonia l’alto afflusso di coppie da fuori regione. La qualità della ricerca e dell’assistenza si sposano alla scelta di realizzare percorsi di fecondazione eterologa con donatori volontari e gratuiti, una disponibilità che ci vogliamo impegnare a far crescere, anche con l’attivazione della Biobanca regionale dei gameti al San’Orsola». È infatti sulla possibilità di avere più gameti che il centro di Bologna sta cercando di ottenere, invitando varie donne e uomini che vogliono contribuire alla ricerca. La polemica sulla fecondazione eterologa, anche se la legge è passata e approvata, rimane e anche in questo caso la vera questione che sorge ogni qualvolta spuntano casi del genere riguarda il destino e il futuro di quegli ovuli o anche embrioni ancora congelati.



La notizia è notevole e arriva da Bologna: la legge su fecondazione eterologa, avviata nel 2014, ha generato di recente una gravidanza attenua con ovulo congelato da 10 anni. Questa, come altre si gravidanze di cui due gemelli con donazioni di gameti volontarie e gratuite non sono altro che il risultato del centro di procreazione medicalmente assistita del Sant’Orsola di Bologna dopo il via della (tanto discussa) legge sulla fecondazione eterologa nel 2014. Riporta l’Ansa come per reperire ovociti si è ricorso in questo centro specializzato a Bologna ad ovuli congelato dopo fecondazioni omologhe ne corso dell’ultimo decennio e a commentare il risultato è intervenuta anche Eleonora Porcu, direttrice del S.Orsola: «In letteratura non ci sono gravidanze da ovociti congelati da 10 anni, ma solo per fecondazioni omologhe». In sostanza oltre ad essere il primo caso assoluto in Italia rischia di essere un unicum anche nel mondo della scienza che da anni si interroga sulle varie tecniche, con l’occhio sempre attento alla questione etica, per fecondare ovuli in donne che non riescono a rimanere in cinta. Di certo non mancheranno le polemiche su questo caso che mette in campo un utilizzo, comunque legale, di ovuli congelati che sono lì da anni e che rimangono un grosso nodo problematico etico-scientifico.

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