Sul caso del delitto del piccolo Loris la situazione dell’unica accusata Veronica Panarello continua a non essere in ottime acque: dopo la svolta nelle indagini con la confessione sul corpo nascosto del figlio Loris, la situazione per la giovane mamma Veronica si è ulteriormente peggiorata. Inoltre, da ieri si hanno nuovo informazioni circa un possibile coinvolgimento di un complice che però sia Procura che inquirenti devono ancora vagliare e mettere eventualmente agli atti del processo. Resta da capire la posizione, non tanto in termini processuali, ma strettamente personali, del marito Davide Stival. Nelle scorso settimane i due coniugi si sono visti ancora in carcere e i media raccontano di come il colloquio dopo pochi minuti si è concluso perché l’uomo ha deciso di andare via. Sui motivi ovviamente non sappiamo ma di certo Veronica avrà cercato di spiegare la sua nuova versione nel tentativo di trovare qualcuno che le creda e che non pensi che davvero l’assassino di Loris sia proprio lei. Intanto il processo prosegue con l’udienza preliminare che dovrà verificare se accettare o meno i nuovi indizi arrivati dalla trasmissione Mattino 5 con i frame fotografici e video in cui parrebbe vedere un’altra sagoma sulla macchina della Panarello assieme a lei il giorno della morte del piccolo bambino.



Negli ultimi due giorni le novità sul caso di Veronica Panarello e del delitto del piccolo Loris sono state molteplici e a tratti clamorose: un possibile complice nell’omicidio? Insieme a lei in macchina quel maledetto giorno c’era qualcun altro? E quindi il piccolo Loris da chi è stato ucciso? Mentre si cercherà ora anche nel processo davanti al Gup di affrontare anche quelle possibili nuove prove, ha parlato ieri l’avvocato che assiste Veronica, ovvero Francesco Villardita che ha commentato così: «Non sono a conoscenza di queste nuove analisi e non posso parlare finché non so di cosa si tratta». Neanche la procura ha voluto commentare, rilasciando solo un breve comunicato in cui ribadisce che l’inchiesta è in sede di processo davanti ad un giudice preliminare e che si attende nelle prossime settimane il proseguimento delle indagini e del processo. Ricordiamo che dalla visione dei frame mostrati da Mattino 5 ieri mattina, si scorgerebbe la Polo di Veronica con lei a bordo e anche an probabile altro individuo, che potrebbe a questo punto aver avuto un ruolo nella vicenda.



Davide Stival, il marito di Veronica Panarello, le avrebbe chiesto spiegazioni su alcuni biglietti trovati in casa e che farebbero pensare ad un possibile tradimento. Questa è l’ipotesi, emersa mesi fa e subito chiusa, secondo cui Veronica Panarello, avrebbe anche cercato di nascondere tutto e che è al centro dell’ultimo servizio realizzato dal settimanale Giallo di questa settimana. Ci sarebbe quindi un segreto che Veronica Panarello, starebbe tenendo per sé riguardo alla morte del figlio avvenuta nel novembre del 2014. E’ possibile che si tratti del complice di cui si è discusso in questi giorni e che verrebbe citato, secondo la rivista, proprio da Davide Stival durante uno dei colloqui avuti con la moglie. E’ lo stesso uomo che secondo la madre di Veronica Panarello,, come aveva comunicato a maggio a Mattino Cinque, avrebbe detto alla moglie di uccidersi. Ma non è questa la notizia più macabra che il giornale Giallo ha messo in evidenza nelle sue pagine. Sono state riportate infatti in esclusiva le intercettazioni in cui Veronica Panarello ricostruisce i minuti vissuti dopo la morte del figlio. “Ho caricato il corpicino di Loris in auto e l’ho coperto con un giubbotto per paura che i vicini lo vedessero”. Sono parole agghiaccianti che lasciano ancora una volta senza parole e che continuando dicendo “dopo averlo occultato nel canalone, sono tornata a casa. Ho preso la fascetta, gli elastici e la cintura e li ho messi nelle tasche del giubbotto, portando in mano le mutandine”. Si tratterebbe di un racconto dettagliato di tutti i movimenti che la donna ha fatto dopo la morte del figlio di otto anni. Secondo la sua versione, ancora presente fino ad ora, si sarebbe trattato di un incidente. 

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