Di Ancira ieromartire nacque nel 258 d.C. nella attuale Ankara, in Turchia, che allora si chiamava appunto Ancira ed era un’importante città del territorio della Galazia, divenuto una provincia romana nel 64 a.C. Il padre di San Clemente era pagano mentre la madre Sofia era una fervente cristiana, che morì quando il figlio aveva appena dodici anni; San Clemente inizialmente fu monaco, ma poi fu eletto a soli venti anni vescovo della città di Ancira. Fu vittima della persecuzione di Diocleziano, durante la quale venne torturato e condotto a Roma. Tornò tuttavia nella sua città natale dove fu martirizzato nel 312 d.C., mentre era al potere l’imperatore Massimino Daia, insieme al discepolo Agatangelo di Roma, conosciuto appunto durante la prigionia nella città eterna e con il quale trascorse il lungo periodo di navigazione che lo riportò fino ad Ancira. Entrambi predicarono a lungo, ma vennero infine arrestati mentre battezzavano alcuni fedeli: furono decapitati dopo otto anni di prigionia, a poca distanza di tempo l’uno dall’altro: Agatangelo presumibilmente il 5 novembre del 311 d.C, e San Clemente il 23 gennaio dell’anno successivo – sebbene si incontrino numerose discordie sulla data effettiva di morte dei due ieromartiri. Mentre la Chiesa ortodossa tende a retrodatare notevolmente l’esecuzione, facendola risalire addirittura al 296, diversi studiosi hanno proposto le date del 305 o del 309.
Sant’Agatangelo e San Clemente si celebrano dunque lo stesso giorno, il 23 gennaio appunto, corrispondente al 5 febbraio del calendario giuliano. Questo santo non è da confondere con il corpo santo di un martire romano di nome Clemente, le cui spoglie sono conservate nel santuario della SS. Annunziata di Trapani. Nel XIII secolo venne portata a Parigi la testa del martire, conservata fino ad allora a Costantinopoli. Una reliquia attribuita a San Clemente di Ancira è invece conservata nel Museo Diocesano di Brindisi, capoluogo della Puglia e importante città salentina, fulcro della vita economica e culturale della regione. Città dalla ricca storia fin dall’epoca romana, divenne punto strategico per i commerci con l’Oriente dopo l’apertura del canale di Suez nel 1869. Oltre a diversi resti romani, a Brindisi si contano numerose chiese medievali tra cui la più importante è la cattedrale risalente all’XI secolo, che presenta uno splendido pavimento musivo originale.
Oltre a San Clemente, un’altra santa molto nota che si festeggia il 23 gennaio è la vergine e martire Sant’Emerenziana, figura minore legata al culto di Sant’Agnese: secondo la tradizione sarebbe stata sua sorella di latte, e fu martirizzata a Roma intorno al 291, durante le persecuzioni di Diocleziano.