Dopo la tragedia sfiorata per il crollo di 3 piani in uno stabile romano in zona Lungotevere, la decisione è arrivata senza possibilità di appello, il Teatro Olimpico resterà chiuso: troppo alti i rischi per il teatro posto al piano terra del palazzo che ieri ha conquistato l’attenzione di tutti i media nazionali. Dal 19 al 24 gennaio, al teatro Olimpico era in programma lo spettacolo del comico Max Giusti intitolato “Pezzi da 90” e proprio il romano, come riportato dal “Corriere.it” ha posto in secondo piano il rinvio della sua esibizione, concentrandosi soprattutto sulle circostanze fortunate che hanno evitato la strage:”La cosa importante è che nessuno si sia fatto male. È un miracolo che non sia successo giovedì sera quando fino a mezzanotte centinaia di persone si trovavano dentro e davanti al teatro. Ci sarebbe stata una strage“. Giusti ha poi annunciato un’iniziativa ammirevole:”Stiamo chiedendo ospitalità ad altri teatri, ma la cosa più importante è che voglio organizzare una replica per raccogliere fondi per le persone che abitano nell’edificio e per le persone che lavorano nel teatro“. Nel frattempo, come riportato dalla versione online de “Il Corriere della Sera”, la procura ha aperto un’inchiesta per appurare le cause del crollo: i primi indiziati di essere responsabili del crollo sarebbero l’architetto Lidia Soprani, in possesso di un giardino pensile da anni contestatissimo dai vicini, e il manager della compagnia petrolifera Cygam Giuseppe Rigo de Righi, proprietario di un appartamento al piano inferiore, che secondo alcuni avrebbe commissionato dei lavori per unire due salotti, abbattendo pareti e tramezzi, indebolendo di fatto tutta la struttura. Ipotesi comunque tutte da verificare e ancora al vaglio degli inquirenti.