San Paolo Apostolo è una delle figure più significative della Chiesa Cattolica. Il giorno esatto a lui dedicato è il 29 giugno, data nella quale si festeggia anche la figura di San Pietro, proprio perché i due apostoli sono considerati le figure più importanti tra i cristiani del primo secolo e quelli che più di tutti contribuirono a fondare la Chiesa stessa, diffondendo il messaggio evangelico nel mondo. Proprio a sottolineare la straordinarietà della figura di San Paolo, la chiesa ha istituito un’altra festa, che cade, appunto, il 25 gennaio, e che è dedicata alla sua conversione. San Paolo, infatti, in origine si chiamava Saulo ed era un ebreo appartenente alla setta dei farisei. Formatosi a Gerusalemme, divenne da subito uno dei più intransigenti osservanti della legge mosaica e, per questo, fiero oppositore e persecutore dei primi cristiani. Fu presente alla lapidazione di Stefano, primo martire della storia, e, appena ebbe l’età consentita, si impegnò come nessun altro a eliminare, con successo, i cristiani da Gerusalemme. Terminato il suo compito in quella città, chiese di poter andare a Damasco per proseguire la sua persecuzione nei confronti della comunità cristiana lì rifugiatasi. Sulla strada verso Damasco, però, avvenne il famoso episodio, raccontato negli Atti degli Apostoli, della sua conversione: mentre Saulo cavalca con i suoi uomini, apparve un bagliore accecante dal cielo, mentre una voce possente chiedeva: “Saulo, perché mi perseguiti?”. In seguito a quell’incontro Saulo, privo della vista, si recò comunque a Damasco, non più, però, nelle vesti di persecutore, ma in quelle di convertito. Una volta battezzato dal sacerdote Anania, Saulo ritrovò la vista, mutò il suo nome in San Paolo e divenne il primo e più grande missionario della storia cristiana, portando la Parola di Dio nel mondo. Tornò a Gerusalemme e, da lì, fuggì a Tarso, in Cilicia. Tornato per la seconda volta a Gerusalemme, iniziò poi i suoi viaggi per annunciare il vangelo a tutte le genti. Fu ad Antiochia, in Siria, in Macedoni e in Grecia. Quindi arrivò a Roma dove, nel 67 d.C trovò il martirio per decapitazione.
Inevitabilmente, per una figura così importante della storia della Chiesa, sono tantissime le feste a lui dedicate. Come detto, la solennità dei Santi Pietro e Paolo cade il 29 giugno, mentre il 25 gennaio si ricorda la sua conversione. Il 18 novembre, infine, si festeggia la Dedicazione delle basiliche di San Pietro e Paolo a Roma. Tante sono anche le città di cui San Paolo è patrono. Prima tra tutte, naturalmente, la città di Roma, dove si trova la stupenda Basilica di San Paolo fuori le Mura sorta sul luogo in cui i primi cristiani seppellirono il suo corpo. San Paolo è anche patrono di Malta e della Grecia ed è il santo protettore dei giornalisti, dei cordai, dei vescovi e dei missionari.
Le tracce di San Paoloa Roma sono numerosissime, volendole seguire per visitare la città, oltre alla già citata Basilica si può far tappa nella chiesa di San Paolo alla Regola, eretta sul luogo della prima casa di Paolo a Roma. Su quella che, invece, fu la sua seconda dimora, sorge oggi Santa Maria in Via Lata. Gli ultimi giorni di San Paolo nella città eterna, invece, furono vissuti nel Carcere Mamertino, oggi all’interno del Foro Romano, epicentro storico imprescindibile per chi visita Roma.
Oltre a San Paolo, il 25 gennaio vengono ricordati dalla Chiesa cattolica anche Sant’Agileo martire; ant’ Artema martire, il vescovo di Tomi San Bretannione. San Palemone, San Poppone e i Santi Santi Preietto e Amarino. Tra i Beati, si ricordano Antonio Migliorati da Amandola, il Beato Antonio Swiadek; Beata Beata Arcangela Girlani; Beato Enrico Suso; Beato Manuel Domingo y Sol e Beata Teresa Grillo Michel.