L’Italia è sto il primo paese del viaggio europeo del Presidente iraniano Hassan Rouhani in Europa. Quello con il Presidente della Repubblica Mattarella è stato un incontro costruttivo che riapre la collaborazione. Tutto ha rischiato di essere compromesso dall’enorme differenza di cultura tra i due paesi, lo racconta il giornalista Franco Di Mare con un editoriale a Uno Mattina. La prima giornata si è conclusa con un percorso a ostacoli per evitare lo sguardo sui segni del Presidente della decadenza dell’occidente. Questi è stato accorto al Campidoglio ospitato dal Prefetto Tronca in presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Nella sala Esedra del Campidoglio c’è il bronzo equestre di Marco Aurelio, un vanto artistico per il nostro paese. Non per i delegati del Presidente che hanno evidenziato come il cavallo fosse nudo, indicando come sconveniente che mostri le sue parti intime al Presidente. “Non si può spiegare ai guardiani della morale che i cavalli non portano le mutande” sottolinea Di Mare. Pare che l’imbarazzo sia stato superato con qualche spostamento di mobilie per vietare la vista sul Marco Aurelio. Capolavori assoluti vennero coperti già in passato, parliamo però di 400 anni fa. Francesco Messina è uno scultore esposto in mezzo mondo, uno di questi è il Cavallo morente opera psota fuori dalla Rai e che ne è diventata simbolo. Se il Presidente dovesse arrivare alla Rai dovrà entrare da un’altra porta.



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