Il primo televisore, che oggi celebriamo con la prima dimostrazione di televisione avvenuta con l’invenzione nel 1925 da John Logie Baird, utilizzava la scansione meccanica. Un disco di Nipkow girava davanti agli elementi sensibili di selenio, e istante dopo istante si otteneva un valore elettrico corrispondente alla luminosità di un punto dell’immagine, riga dopo riga. Anche il visore era costituito da un disco di Nipkow, che ruotava davanti a una lampada al neon comandata dal segnale modulato a seconda della luminosità e dei punti letti secondo dopo secondo, comandando così la corrente di scarica del neon. I dischi dei due apparecchi, che funzionavano da scanner e da visore, erano sincronizzati.



Un dato che tutti noi conosciamo, il tubo catodico, ha uno stretto nesso con la prima dimostrazione di televisione, nel senso che si tratta della diretta evoluzione che ha portato fino a noi il concetto di tv. La televisione a scansione elettronica è quella che tutti avevamo in casa fino a non moltissimo tempo fa e cioè quella imperniata sul tubo catodico. L’antenato di del tubo catodico, il tubo di Crookes, fu realizzato da William Crookes nei primi anni 70 del 1800. L’invenzione fu perfezionata qualche anno dopo da Karl Ferdinand Braun, che costruì il primo  oscilloscopio a tubo catodico. È proprio con il tubo catodico che nel 1934 la Telefunken commercializzò in Germania il primo televisore. La tecnologia si basa sul catodo, un piccolo elemento metallico riscaldato all’incandescenza che emette elettroni per effetto termoionico. Al suo interno questi elettroni vengono diretti in un fascio, i raggi catodici, attraverso l’elevata differenza di potenziale e con l’aiuto di altri campi elettrici. Il raggio colpisce un punto sulla superficie dello schermo, l’anodo. Questa superficie, rivestita di materiale fluorescente che viene eccitato dall’energia degli elettroni, emettendo luce. 



Sarà che di questa storia abbiamo detto praticamente tutto, o quasi; sarà forse il potere di Google, che grazie alla diffusione in tutto il globo del suo doodle sulla prima dimostrazione di televisione ci spinge ad esercizi di curiosità, o più probabilmente sarà il semplice fatto che non esiste modo migliore per celebrare il 90esimo anniversario dalla scoperta di John Baird se non quella di fornire la prima immagine nella storia della tv, ma sentiamo impellente la necessità di farvi vedere ciò che l’inventore scozzese si trovò di fronte ancora prima di presentare la sua creatura al mondo intero. Come detto nei precedenti articoli quel genio di John Logie Baird, infatti, presentò il frutto del suo lavoro a Soho, in un laboratorio di Londra, davanti ad un centinaio di persone.



Il primo esperimento riuscito a tutti gli effetti avvenne però il 2 ottobre 1925, quando nel suo studio Baird chiese al suo fattorino, l’ormai celeberrimo William Taynton, di porsi dinanzi a quella particolare macchina infernale su cui da tempo stava trafficando nel tentativo di amplificare il segnale elettrico. Il risultato? Ventotto linee grigie e sfocate, che una accanto all’altra, hanno dato vita al primo volto nella storia della tv, e di conseguenza anche al più famoso!

Clicca qui per vedere la prima immagine nella storia della tv tratta da Wikipedia e certamente non in HD.

Il 26 gennaio del 1926 avveniva la prima dimostrazione di televisione firmata da John Logie Baird. Da allora a oggi sono passati novanta anni ed è cambiato davvero tutto. Basti pensare che la televisione è entrata ormai nella quotidianeità delle persone, mentre un tempo era un evento un po’ come lo è oggi il cinema. Chi però è nato negli anni settanta ricorderà sicuramente già le grandi differenze tra il mondo digitale di oggi e gli anni ottanta/novanta. Molti infatti si ricorderanno che non tutti negli anni ottanta avevano un televisore o non ne possedevano uno abbastanza grande e chi nel palazzo aveva il migliore offriva il suo salotto o portava la tv nel portierato per guardare grandi eventi come per esempio le partite dei Mondiali. Ora il mondo si è completamente rivoluzionato portando l’individuo a una condizione di isolamento molto diversa dalla condivisione di allora. Basti pensare al rivoluzionario Gear Vr lanciato dalla Samsung che permette la visione futuristica che in molti si erano immaginati solo guardando i film al cinema.

-Difficile oggi immaginare un mondo senza televisione. Doveroso provare a farlo in questo martedì 26 gennaio 2016 a 90 anni esatti dalla presentazione al mondo del primo televisore da parte dello scozzese John Baird.

Come sottolinea Google nel suo doodle celebrativo è giusto ricordare la ricorrenza del 26 gennaio 1926 come la prima “dimostrazione” di televisione, proprio a voler sottolineare che quell’apparecchio svelato in un laboratorio di Soho, a Londra, aveva poco a che vedere con quello che secondo Furio Colombo avrebbe poi assunto il ruolo di “focolare” per milioni di famiglie.

Ma quale fu la reazione del mondo dinanzi ad una invenzione simile? La testimonianza in nostro possesso è quella dell’unico esponente della carta stampata accreditato presente alla dimostrazione. Si trattava di un giornalista del “Times”, che nell’articolo pubblicato l’indomani, come riportato da “Focus”, non manifestò un grande entusiasmo:”L’immagine trasmessa era debole e spesso sfocata, ma era sostanzialmente una dimostrazione che attraverso il “televisore”, come il signor Baird ha chiamato il suo apparato, è possibile trasmettere e riprodurre istantaneamente i dettagli del movimento, e cose come l’espressione delle facce“. Al termine dell’articolo, il giornalista auspicava che col tempo si chiarisse quali settori potevano beneficiare della scoperta di Baird. Non aveva ben chiare, il giornalista del “Times”, le potenzialità di quell’apparecchio: non aveva afferrato che il volto di Daisy Elizabeth Gandy, socia in affari di Baird proiettata in tv quella sera, sarebbe stata solo il primo di una lunga serie. Bastò poco comunque (un paio d’anni), perché altri, in primis l’azienda Plessey specializzata fino a quel momento nella produzione di radio, si accorgessero del potenziale di quella scoperta, e decidessero di investire sull’invenzione di Baird diffondendola in ogni angolo del pianeta, facendo sì che “un” volto cambiasse “il” volto al mondo intero.

Con i video la vita dell’uomo è cambiata, con la prima presentazione di televisione pure, nonostante non sia l’elemento che fonda l’uomo – per fortuna – è comunque un elemento importnate che ha evoluto la storia nell’ultimo secolo. Sono tre gli uomini decisivi da questo punto di vista: se i primi due ormai li abbiamo affrontato parlando qui sotto della particolare celebrazione del doodle di Google, John Baird e Paul Nipkow, scopriamo il terzo, Vladimir Zvorykin. Ingegnere anni ’30, russo naturalizzato statunitense, è uno dei più importati pionieri della tecnologia alla base della televisione, avendo studiato e brevettato un sistema per trasmetter immagini via cavo utilizzando un sistema elettronico basato su tubi a raggi catodici, un perfetto antenato della nostra amata televisione. Da questo punto di vista, molto bello questo video in cui si alternano le primissime immagine di quelli anni Trenta con la storia dei tre pionieri, con tanto di foto e immagini che mostrano i grandi geni e “padri” della tv moderna. Clicca qui per vedere il video sulla nascita della televisione.

Nel giorno in cui si celebra, anche col doodle Google, la prima presentazione della televisione dell’inventore scozzese John Baird, si ricordano molti di quei video magnifici che ci riportano indietro nel tempo fino agli Trenta. La magia del grigio e del bianco nero, le immagini che si spostano al rilento e i primi tentativi di creare, con tecnologie imparagonabili ad oggi, delle immagini e raccontare storie. Dal cinema alla tv, il passo di inventiva è lo stesso: da questo punto di vista, uno dei capostipiti e primissimi video con i segnali trasmessi da Londra grazie al primo prototipo di televisione, realizzato da due fratelli italiani. Si chiamano Bruno e Giovanni Fraccaro, erano fratelli e fondatori dell’omonima azienda e riuscirono a realizzare questo primo video con l’impiego del disco di Nipkow, di cui qui sotto trovate ogni dettaglio e spiegazione. Si tratta di una breve rappresentazione de “L’uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello, suggestiva fantastica e incredibile per l’eta che porta questo video. Prima dell’avvento della televisione, questo spettacolo possiamo riviverlo insieme, grazie a YouTube: clicca qui per poter vedere il video-storia di Pirandello.

John Baird per la tv, avendo portato la prima dimostrazione di televisione nella storia, è come Walt Disney per i cartoni animati: un monumento insomma. L’invenzione della tv elettromeccanica non è una cosa da nulla anche se poi oggi siamo ovviamente passati a quella a tutto punto elettronica: il passaggio è stato decisivo ed è arrivato dal 1939 in poi, con lo schema di base però tenuto sempre dalle invenzioni di Baird che con le sue immagini in movimento con la doppia tonalità di grigio che sono comunque entrate nella storia, tanto che oggi Google festeggia con il proprio doodle personalizzato. La televisione elettronica fu realizzata quando ancora si parlava della meccanica come unico esempio valido, avvenne il 7 settembre 1927 dall’inventore americano Philo Farnsworth, nel proprio laboratorio di San Francisco. La definizione la si deve di fatto ad un apparecchio di ripresa delle immagini con quello di visione che erano realizzati con un dispositivo elettronico, ovvero il tubo catodico inventato dal fisico tedesco Ferdinand Braun nel 1987. Tuttora viene usata questa tecnologia nonostante tutta l’evoluzione degli anni post-Duemila: ma comunque, sempre grazie a Baird e a quei geni  degli ani venti che cambiarono per sempre la storia dell’umanità.

Di solito i Google Doodle non si ripetono ma questa volta il colosso di Mountain View ha fatto un’eccezione. Proprio perché l’avvenimento da celebrare ha una doppia data. Oggi infatti sul motore di ricerca sarà visibile il Doodle del 90esimo anniversario della presentazione alla stampa della prima dimostrazione della televisione. L’anniversario della dimostrazione è già stato celebrato, sempre con un Doodle ad hoc, il 25 marzo 2015, in ricordo del giorno in cui nel 1925 l’ingegnere scozzese John Logie Baird spiegò, nel centro commerciale “Selfridges” a Londra la sua TV a scansione meccanica dando così inizio alla storia della televisione moderna. Il 26 gennaio 2016 ci fu poi la presentazione ufficiale davanti ai giornalisti e ai membri del Royal Institution, un’importante organizzazione di educazione e ricerca scientifica. La televisione a scansione meccanica di John Logie Baird è un sistema televisivo che si basa su un dispositivo di scansione meccanica, ad esempio un disco rotante con fori per analizzare la scena e il segnale video, e un dispositivo meccanico simile al ricevitore per visualizzare l’immagine. Sono stati utilizzati metodi di scansione meccanica nei primi sistemi televisivi negli anni venti e trenta. Questo sistema è stato superato dalla tecnologia a scansione elettronica degli anni 1930. Clicca qui per vedere il video

Il 26 gennaio 1926 John Baird mostrò la sua grande invenzione ai membri del Royal Istitute di Londra e ai giornalisti. L’apparecchio da lui creato riuscì, l’anno successivo, a trasmettere un immagine a Glasgow, a circa 700 km di distanza mentre nel 1928 fu possibile realizzare la prima trasmissione transoceanica, mettendo in comunicazione Londra e New York. Ma tale apparecchio, definito televisione elettromeccanica, non si diffuse in Europa e si limitò ad essere utilizzato soltanto in alcune aree degli Stati Uniti. Dobbiamo infatti ad un altro grande inventore il merito di avere creato la prima televisione elettronica, molto simile a quella che si utilizzava fino a qualche anno fa (prima dell’avvento delle tv al plasma). Il 7 settembre 1927 l’americano Philo Farnsworth realizzò un apparecchio che utilizzava un dispositivo elettronico a raggi catodici, gli stessi che il tedesco Ferdinand Braun aveva inventato nel 1897. L’invenzione di Farnsworth si diffuse velocemente in tutti i Paesi del mondo, giungendo anche in Italia: nel Belpaese le prime prove di trasmissione avvennero nel 1934, anche se solo nel 1954 la Rai diede vita ai primi servizi in bianco e nero.

La prima dimostrazione di televisione avveniva 90 anni fa, con la tecnica della televisione meccanica. Da allora quasi un secolo di compagnia, informazione, di serate in famiglia ma soprattutto tante risate con i caroselli. Era l’epoca in cui persino la pubblicità era divertente e ovviamente non dobbiamo dimenticare che proprio dalla prima dimostrazione di televisione discendono i favolosi cartoni animati, ed anche il perché, appunto, si chiamano così. Se dovessimo dire quale è il personaggio dei cartoni più famoso nella storia che cosa risponderemmo? Certi penserebbero ad un topolino con le orecchie tonde, ma se la risposta è giusta oggi, era sbagliata ai tempi della prima dimostrazione di televisione. In realtà dobbiamo tornare indietro nel 1917 e precisamente a Felix il gatto di Otto Messner e Pat Sullivan. E’ stato uno dei primi personaggi animati che abbiamo potuto conoscere e certamente anche ammirare. Le immagini, come si può notare in video, sono molto primitive. Di sicuro niente a che fare con le ricostruzioni odierne ipertecnologiche. Il colore non è in bianco e nero come si potrebbe pensare ma è composto da un’ampia gamma di grigi. La vera rivoluzione dell’epoca è in realtà la tecnica con cui il cartone è stato realizzato, ovvero le immagini in movimento. Sicuramente si rifanno alle ombre cinesi ma come funzionano esattamente? La tecnica utilizzata è associata all’invenzione del rodovetro, un particolare foglio di cellulosa su cui veniva stampato il disegno. L’animatore procedeva successivamente con i riempimenti ed aggiungeva i disegni su carta ed il fondale. I tre diversi disegni venivano quindi sovrapposti per poi essere ripresi, con la telecamera, in ogni singolo frame. Così cambiando il fondale, per esempio, si poteva fornire allo spettatore l’idea di cambio di scenario oppure del movimento del soggetto del disegno. In precedenza altri cartoni, come il primo in assoluto, Fantasmagorie di Emile Cohl, e Gertie il dinosauro di Winsor McCay, si erano resi protagonisti di cortometraggi, ma è solo con Felix che abbiamo la prima e vera star dotata di movimento e che può interagire con gli elementi dello scenario. Questi particolari, aggiunti al surrealismo delle sue storie ed al divertimento delle sue gaffes, hanno fatto di Felix un beniamino intramontabile.  

Poteva mancare il Doodle per il 90esimo anniversario della prima dimostrazione di televisione meccanica? Certamente no! E infatti possiamo ammirare tutti uno splendido omaggio all’ingegnere a cui dobbiamo essere grati per questa magnifica invenzione: John Logie Baird. Fu proprio lo scozzese ad utilizzare per la prima volta, in quel famoso magazzino di Londra, i due dischi di Nipkow con cui trasmettere le immagini. Era il lontano 1926 quando Baird radunò alcune centinaia di persone della Royal Institute, fra cui giornalisti e personalità di spicco del mondo scientifico, per rivendicare l’invenzione che aveva fatto solo pochi mesi prima. In quell’occasione trasmette, per la prima volta nella storia, il viso di una persona che nello specifico era il suo fattorino William Tayton. Ogni immagine era costituita da 30 righe, rese possibili dai fori presenti su ogni disco utilizzato e venivano trasmesse con una frequenza di cinque immagini al secondo. I dischi, noti come dischi di Nipkow, erano un’invenzione dello scienziato omonimo del 1884 e Baird se ne servì per creare il sistema di scansione per la trasmissione dell’immagine in movimento. L’idea di Nipkow era certamente molto valida ma così complessa che lo stesso inventore non decise mai di usarla. Fu invece Baird ad aggiungere un dispositivo in grado di trasmettere la complessità degli impulsi. Ma come funzionava il tutto?  potete trovare una piccola dimostrazione. Uno dei due dischi veniva usato per la riproduzione del soggetto in questione, mentre l’altro veniva utilizzato per la ripresa della telecamera. I fori disposti a spirale su ogni disco veniva fatto girare ed il dispositivo elettrico posto sul lato opposto trasformava la luminosità trasmessa in impulsi elettrici. Un anno più tardi, nel 1927, fu inoltre lo stesso Baird a realizzare la prima trasmissione televisiva transoceanica, mettendo in comunicazione Londra e Glasgow. Nello stesso anno l’ingegnere riuscì inoltre a trasmettere le prime immagini a colori. Baird rese possibile quella che è a tutti gli effetti la ‘televisione elettromeccanica’, diversa da quella elettronica inventata negli anni seguenti.